Intimo etico-equo: PRIMO ORDINE della ReteGAS

Ecco un altro passo in avanti del gruppo Gas Tessile avevamo gia pubblicato qualcosa la settimana scorsa sul progetto Made in NO.

Inoltro dalla lista retegas nazionale:
——– Messaggio Originale ——–
Da: Silvia Serventi <silvia.serventi@gmail.com>

Ecco la prima proposta di ordine collettivo e coordinato di intimo (e altro) etico equo ed ecologico.
Dopo un anno di lavoro da parte di 5 gas del gruppo tessile, siamo pronti a raccontarvi la storia del nostro lavoro e a proporvi di provare, dopo di noi e con noi, slip e altro di cotone biologico, equo e con tanta umanità nella trama.
[…]
Vi chiediamo di visitare il sito www.made-in-no.com dove troverete dettagli sul progetto e di scaricare il modulo per l’ordine da compilare da parte di ogni gas (lo si trova nella sezione – prodotti – area gas). Il prezzo per i gas ha un 20% di sconto su quello al pubblico!

Dato che la produzione di questi capi necessita di grandi numeri, ecco le modalità di raccolta che vi proponiamo.
La raccolta ordini inizierà al convegno del 17-18 maggio a Misano Adriatico, dove uno dei produttori mostrerà modelli e taglie.
La raccolta durerà fino a fine maggio (potrete, successivamente, spedire gli ordini via mail). Questo dovrebbe permettere di ricevere la merce prima delle ferie estive!
Si chiede un prefinanziamento del 50% da versare al momento dell’ordine come caparra.

Avremmo un sacco di cose da raccontarvi sul come si è arrivati a questo grande momento, ma lo faremo al convegno e in una mail successiva di approfondimento. Per ora vi assicuriamo che il processo che abbiamo seguito è stato lento, ma umano, condiviso e arricchente.
Come esperienza pilota, ci siamo soffermati sulla prova e sulla messa a punto dei modelli di quattro slip da donna (cristiana, gianna, sara e antonia) e quattro da uomo (tiziano, alberto, luca e dario).

Risultato:

  • L’esperienza è molto bella e arricchente.
  • Le mutande hanno un buonissimo cotone. (i problemi che abbiamo trovato in fase di sperimentazione, i famosi buchini vicino alle cuciture, sono stati risolti!
  • La scelta di avere un filato non trattato, nè colorato, presenta il problema del recupero di competenza nel trattamento delle fibre tessili.).
  • Gli elastici si mantengono al lavaggio.
  • I modelli provati sono buoni e comodi.
  • Le modalità di ordine che abbiamo sperimentato sono buone, ci hanno permesso di approfondire l’argomento tessile tra noi e di conoscere realtà locali che cercano di non soccombere alla migrazione asiatica della produzione e di unire i propri ideali all’attività lavorativa.

Per il resto, confidiamo nell’esperienza di chi produce e nel vostro aiuto per continui miglioramenti…
Chi avesse bisogno di chiarimenti urgenti, ci contatti all’indirizzo lalunafl@livecom.it Laura (per richieste dettagliate su questo progetto)
oppure http://liste.lillinet.org/viewforum.php?l=29 (forum/mailing-list del gruppo tessile per commenti generali in ambito tessile).

Quindi cosa ne dite di iniziare la prova?
Noi siamo tutti molto emozionati!

A presto

Elena – Gas Brescia
Deborah, Silvia, Paola – Gas Genova
Roberta – Gas Lodi
Silvia, Annamaria – Gas Fidenza
Laura – Gas Villasanta

2 risposte su “Intimo etico-equo: PRIMO ORDINE della ReteGAS”

Bene bene..

allora Paolo sfilerà con un paio di slip e ci dirà come si è trovato..

certamente partire con slip da donna e da uomo è un’ottima proposta anche perchè non so qnt potrebbero essere comode in canapa..

le alternative (per felpe e magliette) a mio avviso possono essere appunto la canapa;(pianta che necessita di molta meno acqua) presso la bottega della canapa (cesena)… Luca ci spiegherà meglio il tutto..

altra proposta sarebbe questa, se si andasse a cooperare con altre associazioni?
Mi spiego, ci sono già associazioni che con il loro impegno sociale, umano, propongono (anche) vestiario che non solo promuove una cultura di pace, ma raccogliere fondi per sostenere i progetti umanitari nei paesi in guerra.
..
Avrete capito di quale associazione parlo, Emergency_
Ho contattato la sede nazionale per poter parlare con la responsabile generale (Claudia Lazzarin) sul tipo di filiera che c’è dietro, tipo di cotone, dove e come producono, colori con i quali son prodotte le magliette….ecc…
per avere un quadro generale ed accurato sul prodotto.
nei prossimi giorni vi indicherò il tutto; voi che ne dite?

a presto bella gente!

I commenti sono chiusi