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Nota di Riunione: Plenaria del 15/09/2017 c/o Villaggio Mafalda

Ospiti Hubert Bosch e Lucilla Satanassi di Remedia-Erbe

Dopo la piacevole piadinata con annesso diluvio al Piada 52 in compagnia dei nostri ospiti Hubert e Lucilla (ma anche gli InGASati erano solo in due, Aleald e Acquacheta), alle 21:00 circa, trovate le chiavi della sala, radunata (nonostante l’infausto presagio) una truppa piuttosto numerosa  e predisposti gli accrocchi da proiezione, diamo inizio alla Plenaria.

Ci presentiamo con la nostra Pianta/Albero preferito.

Lucilla di Remedia (erborista ed agronoma, fonda con Hubert 25 anni fa Remedia, proprio per dar voce al regno vegetale: difficile scegliere, ma sceglie)- l’Angelica che protegge, tonifica, rinforza; Hubert di Remedia-il Melo; Laura Gaspaccio-il Mandorlo; Marcello Villagrappa-la Quercia; Alice  Gasrage-il Calicanto; Irene  Gaspaccio-il Salice; Aleald Gasrage-il Limone; Acquacheta Gasrage-l’Abete; Cri Gasrage-la Lavanda; Claudia e Matteo Caossi-rispettivamente il Tiglio e la Menta; Babs Gasrage-il Rosmarino; MonicaP Gasrage-l’Iperico; PaolaV Gasrage-il Ginko Biloba; Marco Giunchi Gasrage-l’Alberaccio (che sarebbe il pioppo bianco); Simone Benini Caossi-la Canapa; Stefania di Stefabio Gasrage-il Glicine; ClaudioS Gasrage-il Bagolaro (detto spacca sassi); Paobal Caossi-il Liquidambar (assume un bellissimo colore in autunno)

Hubert inizia a parlarci dell’Acqua,  proiettando una sua presentazione in power point (Allegato A1, in fondo).

Vedete l’acqua nella prima slide? Non è facile, data la trasparenza, limpidezza, purezza..

E’ una sorgente a 1.600mt. di quota in Austria.  Secondo voi cosa rende buona una acqua?

Proviamo a rispondere: purezza, assenza di inquinanti, vicinanza alla sorgente,..

In effetti l’acqua in montagna è più carica di energia; più scende a valle e più viene a contatto con sostanze inquinanti, ma soprattutto perde la sua innata capacità di depurarsi, che è grandissima.  Ma la perde quanto più fa percorsi innaturali, che poi sono quelli cui la obbliga l’uomo.

In natura si vitalizza scorrendo sui sassi e facendo percorsi e traiettorie naturali.

La seconda e la terza slide mostrano tratti del fiume Savio via via più a valle: nella terza si vedono molte alghe..già la qualità dell’acqua è compromessa dalle attività umane (allevamenti e industrie in questo caso).

Le qualità dell’acqua possono essere biochimiche o vibrazionali e tra le qualità vibrazionali troviamo qualità energetiche e qualità informative (slide n°4).

Le qualità biochimiche sono quelle solitamente considerate importanti a livello di potabilità: con alcune assurdità, come il fatto che se c’è cloro aggiunto per potabilizzare, l’acqua va bene, ma se ci sono due batteri (magari innocui per noi)  ecco non risulta più potabile.

L’acqua ha anche delle qualità vibrazionali (cioè una sua frequenza), che come detto si coniugano in due aspetti, uno energetico e l’altro informativo. Possiamo paragonare le qualità vibrazionali ad una trasmissione televisiva dove l’aspetto energetico è rappresentato dalla forza del segnale, mentre quello informativo è quello che vedo nella televisione, ovvero quello che viene trasmesso.

Vediamo poi la slide n° 5 dove è illustrata la struttura dell’acqua, a livello molecolare. La molecola dell’acqua formata da due atomi di idrogeno ed uno di ossigeno si lega a sua volta ad altre molecole: con linea continua vediamo i legami tra gli atomi all’interno della molecola, mentre con linea tratteggiata i collegamenti tra le varie molecole. Notiamo che l’angolo formato tra i due atomi di idrogeno e l’atomo di ossigeno è di 104,45° mentre l’O ha carica negativa e l’idrogeno carica positiva.  Nell’acqua le molecole si legano tra loro formando gruppi più o meno grandi ed estesi (slide n°7). La maggiore o minore dimensione di questi gruppi dipende dalla qualità energetica dell’acqua.

Quando la qualità energetica dell’acqua è alta, abbiamo una struttura esagonale.

(Ricordiamo che la molecola, ha una struttura standard, sempre uguale, come nella slide n° 6; le molecole si possono poi legare tra loro in vari modi).

Quando l’acqua ha una struttura esagonale, di solito tale struttura si forma attorno ad una molecola esterna, eventualmente anche di una sostanza inquinante.

Se potessimo guardare l’acqua a livello molecolare, potremmo capirne la qualità energetica.

Vediamo ora alla slide n° 9 una foto di un cristallo dell’acqua scattata dallo scienziato Masaru Emoto (studiava e fotografava l’acqua).  Per fare tali fotografie, prima si congela l’acqua prelevata e poi, in una stanza a 0-1 °C, la si mette sotto al microscopio. Quando l’acqua sta per scongelarsi, la si fotografa.

La slide n°10 dovrebbe essere il cristallo dell’acqua dell’acquedotto di Parigi.

Abbiamo visto nelle prime slide quello che l’uomo fa all’acqua, a livello di struttura, nel suo percorso dalla sorgente alla foce.

La notizia buona è che si può fa anche il contrario.

Remedia ha partecipato (dal 31 maggio al 4 giugno scorsi )alla Camminata dell’Acqua, evento organizzato da Vivi Consapevole in Romagna e dai suoi partner fondatori: un’emozionante camminata di cinque giorni con partenza dalla sorgente del Savio per arrivare, lungo il suo percorso, fino al mare. Durante questa camminata, abbiamo dato all’acqua le gocce di luce, le abbiamo mandato dei messaggi, fatto meditazioni, preghiere.

Lungo il fiume Savio l’acqua passa attraverso allevamenti, agricoltura intensiva, città, etc.

E l’acqua è migliorata, con soli 5 giorni e 30-40 persone dedicate.

Le fotografie del cristallo di un campione d’acqua prelevato alla foce del Savio prima e dopo dovrebbero essere alle slides n°11 e 12: nella prima si vede l’assenza di qualunque struttura (in modo simile all’acqua che esce dai rubinetti di Parigi); nella seconda, per quanto la bassa qualità dell’acqua sia ancora evidente, dopo le azioni messe in atto durante la camminata, si nota l’apparire di una struttura geometrica ordinata, tipica delle acque di qualità migliore.

Marcello domanda se anche Remedia riesce a fare questo tipo di fotografie.

Sì, o meglio, le facciamo fare in Svizzera dove esiste una struttura appositamente attrezzata.

Alla slide 14 vediamo una foto di Emoto scattata all’acqua con essenza di camomilla: l’acqua incredibilmente cristallizza assumendo la stessa forma del fiore di camomilla.  E qui, dice Hubert, ho capito come funziona l’omeopatia: viene trasmessa, alla struttura molecolare dell’acqua, l’informazione, la struttura.  Alla slide 15 poi c’è la foto di un fiore (ma non mi sembra di camomilla, ndr).

Dopo la camminata, nel corso della estate appena trascorsa, si è riscontrato che il mare localmente era molto pulito.

ClaudioS osserva che è stato un periodo di grandissima siccità con il fiume Po ai minimi.

Hubert risponde, certamente, ma in tali condizioni si sarebbero potute sviluppare molto alghe, il che non è avvenuto. Poi è stato riscontrato un miglioramento anche in altre situazioni.

Lauaua osserva che se ci fossero state più persone, si sarebbe potuto fare di più.

22-23 anni fa, dice Hubert, ho iniziato ad interessarmi di vitalizzazione, acquistando, in Germania, un dispositivo. Noi, nel nostro podere, abbiamo un’acqua molto dura. Però con la vitalizzazione, prima con articoli tedeschi, poi con i nostri, non diresti mai che l’acqua sia così dura. E la vitalizzazione è l’unico trattamento che facciamo alla nostra acqua di sorgente.

Ora passiamo alla prova di assaggio: Hubert ci fa assaggiare acqua minerale proveniente da bottiglie di plastica, il primo bicchiere normale, senza alcun trattamento e il secondo bicchiere trattata per contatto/vicinanza con una tessera vitalizzante di Remedia.  Ci chiede quindi se abbiamo notato qualcosa.

Marcello: l’acqua vitalizzata è più mossa

ClaudioS: l’acqua vitalizzata gonfia meno

Acquacheta: sembra più liscia

MonicaP: più viva e consistente la seconda

Hubert dice che è difficile descrivere l’acqua: le sensazioni sono molto soggettive. Ognuno sente qualcosa di diverso. Generalmente la sensazione, per l’acqua vitalizzata, è di una maggior gradevolezza.

Questa carta (tessera vitalizzante in alluminio, di Remedia) è caricata con una serie di qualità che caricano l’acqua, la ristrutturano. E poi sono qualità che aiutano anche il nostro corpo.

Monimon: ma la plastica (della bottiglia) non annulla in un certo senso l’effetto della tessera? Ricordo dalla scuola che il vetro è preferibile.

Hubert: ho scelto appositamente un’acqua di scarsa qualità e contenuta nella plastica. Per vedere (e farvi testare) l’effetto. Certo la plastica cede sostanze ma magari di per sé non uccide, non fa così male.

Ci sono persone che fumano fino ad oltre 40 anni, 40 sigarette al giorno. E stanno bene.  Come fanno? Ognuno ha il suo modo di buttare fuori, di espellere (..e la sua costituzione, più o meno robusta..ndr).

Questa tessera non toglie eventuali molecole di plastica presenti nell’acqua, ma aumenta la carica vibrazionale dell’acqua.

Le piccole particelle di plastica eventualmente presenti ovviamente restano, ma vengono accerchiate dalle molecole d’acqua e passano l’organismo venendo espulse senza essere assorbite.

Alice: cosa si intende per acqua “caricata” con parole?

Hubert: si può caricare l’acqua con la propria intenzione: dipende quanto essa è forte. Con le intenzioni l’energia si può trasmettere. Perché una volta si pregava prima di mangiare? Era una depurazione energetica del cibo. Possiamo caricarla noi l’acqua. Ci sono da anni, in merito,  studi di radionica, scienza che si occupa di energie sottili e loro trasmissione.  Lakhovsky è stato uno dei più illustri e perseguitati studiosi di radionica.

I circuiti radionici (schemi geometrici capaci di creare onde di energia): l’ottagono per esempio rappresenta la comunicazione (e infatti troviamo battisteri con forma ottagonale perché in essi doveva scendere lo Spirito Santo per accogliere il bambino nella comunità). Attraverso un disegno ottagonale possiamo trasmettere energia a distanza. Es. la misura aurea che crea una determinata armonia.

Ci sono persone che si occupano di questi temi, come G. Galvani di Rimini che ha creato una macchina (elettronica) che si occupa di leggere l’energia. Sulle piastre posso mettere una pietra, una pianta, etc.

La macchina misura la frequenza e la memorizza. Può misurare fino a 8 qualità.

E poi la macchina è in grado di informare la piastra (una foto della macchina è alla slide n°16). Alla successiva slide n° 17 le parole/qualità/caratteristiche/vibrazioni con cui sono stati informati i dispositivi per vitalizzare l’acqua.

Emoto ha fatto vari esperimenti: ha scritto varie parole sulle etichette applicate ai contenitori dell’acqua. Per esempio la parola “Diavolo” e poi ha fatto le fotografie del cristallo d’acqua (ndr.: vedete su internet, si trovano..).

Qualsiasi cosa che esiste ha una sua vibrazione e la trasmette intorno: anche le persone hanno una loro energia che possono trasmettere in misura maggiore o minore a seconda della loro forza.

Se ci sintonizziamo c’è una trasmissione.

Acquacheta riferisce di avere visitato la necropoli celtica di Frög in Austria dove ha trovato tabelloni che spiegano dell’energia dei luoghi, in quel caso naturali. Si è notato misurando tale energia (in Bovis) che i luoghi scelti per le tombe dei celti, come più in generale per i luoghi di culto, erano luoghi ad alta energia, molto più alta rispetto a quella che si poteva trovare nei dintorni. In particolare in corrispondenza della tomba in esposizione è stata rilevata una “energia vitale” di 8.600 Bovis. A titolo di confronto, a Lourdes si registrano oltre 24.000 Bovis. In tali luoghi una persona concentrandosi, dopo qualche minuto, può avvertire la presenza di forze positive. Questo testimonia che già i celti sapevano misurare queste forme “sottili” di energia.

Hubert osserva come abbiamo naturalmente la capacità di sentire l’energia e possiamo svilupparla. Ad esempio quando ho in mano un prodotto che voglio acquistare, sento la sua energia.

Cri chiede come si fa.

Hubert: i bambini piccoli sentono facilmente, ma tutti ne abbiamo la capacità. Ogni nostra singola cellula sente, attraverso una ideale catena (il DNA). Di solito le persone con problemi psichici sono persone che sentono troppo.

Acquacheta fa riferimento al binomio razionale-intuitivo, che scatta per esempio quando acquisto: posso sentire l’energia, ma poi mi posso fare condizionare dall’etichetta, dalle informazioni che ho sul produttore, dal prezzo e quel punto interviene la ragione a prendere il comando.

Hubert: ci hanno abituato che ragione e intuito siano due cose distinte ma non è così, possono dialogare. Siamo noi che abbiamo creato il divario, la contrapposizione tra le due.

ClaudioS chiede di che materiale sia la carta.

Hubert: è alluminio, un materiale che riesce a mantenere la carica per tempi lunghissimi. Oppure potrebbe essere usato in modo simile il quarzo, l’oro o l’argento. Si può applicare questo principio a tutto, in agricoltura, per esempio, per migliorare la fertilità e la vita nel terreno. Io per esempio nella mia vigna, che coltivo per passione, nel tempo libero, non utilizzo più nemmeno zolfo né rame, ma solo rimedi vibrazionali. Quello che raccolgo è molto più buono.

Quanto durano? Tanto. Io ho ancora i primi dispositivi tedeschi acquistati oltre 20 anni fa.

Alcune persone ce le hanno mandate indietro pensando che non funzionassero più, ma successivamente testate da noi, funzionavano ancora.  Una volta abbiamo scoperto che era calata la carica su uno dei sistemi atti ad informare l’acqua per tutta la casa: era stato posizionato in un pozzetto dove la terra emanava radioattività e la scheda aveva perso energia.

L’inquinamento elettromagnetico non ha mai cancellato le informazioni da questi supporti. Quando diamo una carica molto alta all’acqua, questa si mantiene per molto tempo.

Un caso emblematico fu la scoperta che vitalizzando l’acqua contenuta nella cisterna che alimentava casa nostra, questa vitalizzazione si era propagata a monte fino alla sorgente.  Infatti dopo l’installazione del dispositivo, un giorno provai ad assaggiare l’acqua alla sorgente, qualche centinaio di metri a monte: era uguale a quella vitalizzata che arrivava a casa (molto meno dura dell’acqua originale non trattata).  Inoltre, dopo un certo tempo che avevo messo il dispositivo nella cisterna in prossimità della nostra casa, iniziai a notare che l’acqua non aveva più un buon sapore: così, indagando, scoprii che il vicino aveva rimosso la capsula 3 mesi prima. Questo significa che l’effetto di vitalizzazione si era mantenuto per un certo tempo, (nonostante l’acqua scorresse..)

Riguardo i vitalizzatori d’acqua centralizzati ( il modello al servizio di tutta la casa), Hubert riferisce che se già ti arriva acqua di qualità (Ridracoli), se fai evaporare il cloro, puoi bere tranquillamente perché con la vitalizzazione, l’informazione negativa del cloro (e di altre eventuali sostanze) viene cancellata.

Inoltre ti accorgerai che puoi lavare con la metà della quantità di detersivi che utilizzavi prima. Anche la doccia trasmette tutta un’altra sensazione

In autunno sarà fatta un’altra azione per l’acqua della Romagna (simile alla camminata primaverile lungo il Savio), proprio a Ridracoli. L’iniziativa sarà pubblicizzata su Vivi Consapevole oppure anche sul sito di Remedia.

Amore, pace, consapevolezza..Siamo in un periodo critico per l’umanità: o cambiamo rotta o finisce.

Ma per cambiare ci vuole la massa critica. Inoltre, per acquisire forza, occorre portare i pensieri nella materia: persone che pensano bene ce ne sono, ma poi ci vuole anche la coerenza. Certo questo richiede fatica e sacrificio, ma anche la vita che stiamo vivendo oggi è sacrificio.

L’informazione da sola, se dietro non c’è energia, non può far molto.

Ci vuole forza per uscire dal sistema, però se la acquisisci ti rinforzi e conti molto, anche come 10-20-30 persone.

La linea di prodotti per vitalizzare si può ordinare in q.que ordine che facciamo a Remedia, usufruendo dello stesso sconto GAS presente sugli altri prodotti.

Grazie Remedia, illuminante!


Ora passiamo all’argomento noci, referenza presa in carico da Marcello di Villagrappa, che ci espone gli esiti della sua indagine (l’ordine oramai, alla data del presente verbale, è già stato fatto e le noci già ritirate).

Due sono i fornitori, entrambi locali, dato che le quantità disponibili sono limitate: Giovanni Drei di S.Tomè (noci certificate sia biologiche che biodinamiche) e Denis Fabbri dell’Ospedaletto (noci certificate biologiche).

Giovanni coltiva circa 10 ha a noci, ma è partito da poco, per cui quest’anno, al nostro GAS, potrà fornire solo indicativamente un quintale, col guscio.

Denis ha circa 1,5-2,0 ha a noci e rifornisce Forlimpopoli e alcuni GAS del modenese. Solo una parte dell’azienda è certificata Biologica (noci e peschi).

I due nocicultori si conoscono e si scambiano aiuti.  Denis ha lavorato per tanti anni nel noceto a San Martino quando era Bio. Ha la calibratrice e riesce quindi a dare un prodotto più o meno grande oppure la pezzatura mista.

Entrambi lavorano con sacchi da 5kg, che, nel caso, ci dovremmo sporzionare noi.

Giovanni: 8€/kg; Denis: 6€/kg

Giovanni però fornisce solo la pezzatura mista, mentre Denis anche calibrata.

Preferibile la pezzatura mista.

Nota: si conservano bene fino alla Primavera, ma tendono ad assorbire umidità. Il caldo dell’anno successivo invece (dalla primavera in poi) può irrancidirle.

Marcello aprirà a breve un ordine in cui, visto i quantitativi, sarà possibile ordinare sia da Giovanni che da Denis.  Grazie Marcello, ottimo lavoro!


Infine, last but not least: la Canapa!

MonicaP ha un amico di Senigallia, agronomo, permacultore, che semina, raccoglie e macina CANAPA senza intermediari né lavorazioni industriali su un paio di ettari del podere di famiglia. Costui potrebbe fornirci, se siamo interessati, Olio di canapa (10€ la bottiglia da 250ml) e Farina di Canapa (6€/kg). Potremmo parlarne ad una prossima Plenaria: tra l’altro anche il nostro amico InGASato Simone Benini coltiva canapa.

Quindi approfondiamo pure e decidiamo relativamente in fretta, se vogliamo fare un ordine.


A questo punto si smontano gli attrezzi, ci si saluta affettuosamente in vista della prossima Plenaria e, vista l’ora, si ritorna a casa.  A proposito, subito dopo la Plenaria, è stata ventilata la non malvagia idea di riprendere il vecchio proposito di stabilire (ad opera degli Eventisti), a inizio anno, un calendario delle Plenarie, con relativo sottogruppo di assegnazione (a rotazione). A rotazione potrebbero essere anche il moderatore e il verbalizzatore ( un paio di scribacchini incaricati per ogni Plenaria potrebbero aiutarsi a vicenda e collaborare).  Inoltre i Presidenti dei vari sottogruppi potranno essere adeguatamente  stimolati a fornire per ogni Plenaria ( e in particolar modo, ma non solo, per quelle assegnate al loro sottogruppo) idee o semplici punti da proporre all’OdG.

Quindi, incrociamo le dita e … un Puro Anno InGASato!

Allegati:

A1: Presentazione vitalizzazione acqua

A2: Articolo Hubert su Vivi Consapevole

3 risposte su “Nota di Riunione: Plenaria del 15/09/2017 c/o Villaggio Mafalda”

Non concordo assolutamente con le rotazioni del verbalizzatore.
Vista la bravura, per me dovresti farlo sempre tu!!!
Ciao

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