Proposta Fornitore: Un Punto Macrobiotico

Dopo la presentazione di Danilo alla scorsa riunione (Ancora grazie!) e come stabilito durante tale riunione, con il presenta articolo chiedo al gruppo se la fornitura di “Un punto macrobiotico” può interessare. A disposizione in forma cartacea c’è un mega listino (11 pagine) che sarebbe opportuno scremare e come primo passo bisogna avere un referente. Vi chiederei di esprimere qui i vostri commenti.

Saluti.

Alex.

6 risposte su “Proposta Fornitore: Un Punto Macrobiotico”

Dalla riunione ho pensato che sia lodevole una tale “trasparenza” e disciplina,ma non credo sia un’idea sostenibile per i contadini (10 coltivatori in tutta Italia!),e poi francamente l’approccio al cibo come dieta contro le malattie,non m’ispira molto…sarà che sono nata in Romagna…
Comunque per me si potrebbe fare un’ordine di prova,scremando il listino (e scegliendo i prodotti della nostra zona!),ma la vedo dura per il referente,mi sembra molto impegnativo,io sinceramente non me la sento,anche perchè sono già molto impegnata con la Bottega del Mondo…

Se qualcuno si fa avanti…

Io mi associo a Chiara e riescprimo quanto già detto quella sera in riunione.
Rispetto il credo di Danilo e la sua determinazione nel portarlo avanti, rispetto le sue opinioni in merito al potere di guarigione del cibo perchè ne sono fermamente convinto anche io ma penso che un cammino di consapevolezza del genere, come giustamente anche Chiara rileva, sia un percorso individuale che ognuno deve compiere e che non vorrei fonderlo con il Gruppo di Acquisto proprio per le loro differenti finalità.

Io resto fermo sul fatto che il GAS deve andare, per quanto possibile, in direzione dell’acquisto direttamente alla fonte; mi spiacerebbe far guadagnare sul difficile lavoro dei creatori (allevatori o produttori e secondariamente trasformatori dei prodotti) qualcun altro che non sia chi effettivamente prima di tutti lo merita.

D’accordo eventualmente per provare a fare un ordine di prova ma, come ogni prodotto … serve un referente.

Saluti radiosi

Ci sono alcuni prodotti quali tamari, shoyu, ume su, alghe (wakame, nori, ecc.), prugne umeboshi, miso, kuzu di origine giapponese e quindi per lo più importati. Non so se ci sia un fornitore in zona.
Personalmente sono prodotti che mi interessano, e se non abbiamo alternative potremo provare con quelli del Punto Macrobiotico, anche perché se sono prodotti che utilizzano loro direttamente nei loro ristoranti sono prodotti affidabili in termini di qualità.
Se non c’è nessun referente, potrei anche farmi avanti io, ma con la gestione ordini su sito GASGAS.

Mentre per seitan, riso, legumi secchi, semi di girasole, di sesamo, … sarebbe più auspicabile trovare produttori in zona, come Integralimenti per il seitan.
Abbiamo alternative in questo momento?
ciao a tutti

io sono interessata in particolare alla pasta. me ne hanno parlato tutti molto bene (poi c’è la storia del grano antico……).

come referente…. non ci sono candidature ex-novo?

non c’ero al confronto sulle referenze, ma a me sembrerebbe logico che ogni membro di un gas viva il gas in modo attivo, altrimenti il “solidale” che fine fa?

cosa c’è che non capisco?

Maria Stella

Ciao, dico anche la mia…
Io sono ovviamente d’accordo con ciò che dice Romeo riguardo il contatto diretto con i produttori e la ricerca nell’ambito locale di questi, ma sottolineo anche che uno dei nostri criteri guida è la genuinità e la qualità dei prodotti… ora. io non sono così “integralista” (passatemi il termine) come una persona che segue una dieta macrobiotica, però capisco che qualcuno di noi possa essere interessato a questi alimenti e quindi non chiuderei le porte in faccia a questa possibilità. Personalmente da quella riunione mi sono portato a casa un ottimo cioccolato fondente e del buonissimo miglio….mentre non ho la benchè minima idea di cosa possano essere gli alimenti che ricorda Geppo (…non si finisce mai di imparare!!). In definitiva se Geppo si candida a referente (seppur dal sito di GasGas) la mia risposta è perchè no!!!!..magari si riesce a far capire ai Pianesiani che è più salutare per tutti se la farina prima di finire al loro negozio fa pochi chilometri, piuttosto che andare ad imporre per filo e per segno ogni piccolo particolare del processo di produzione al fornitore e poi far fare migliaia di chilometri al prodotto…
sarà dura fargli cambiare opinione ma secondo me tu Romeo sei capace anche di questo!!!
Saluti.
Alex.

avemus referenza….. a breve pure un listino scremato…non venendo alle riunioni importanti non sapete nulla…ma questo non è un mio problema 🙂

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