Un accordo indigesto – lettera aperta degli ingasati all’ATR

Spettabile ATR,

apprendiamo con un certo stupore la notizia del lancio dell’ “Operazione Buon Appetito!”, con la quale la vostra azienda concede agli studenti che scelgono l’abbonamento alle corse scolastiche degli sconti presso i ristoranti (???) di Forlì e Cesena di una nota catena di fast food. L’iniziativa ci lascia interdetti, delusi e indignati. Ma come? Proprio l’ATR, di cui siamo utenti da anni? Proprio l’ATR che investe tanto nella sua immagine di azienda eco-compatibile?

Siamo un Gruppo di Acquisto Solidale di Forlì, da tempo ormai abbiamo cambiato il nostro modo di mangiare e fare la spesa. Le nostre piccole scelte quotidiane sono dettate dal desiderio di valorizzare il territorio e i prodotti locali, dalla ricerca della qualità e della genuinità di quello che portiamo in tavola, dal rispetto per l’ambiente e le risorse umane, e dalla volontà di aiutare le piccole realtà produttive che con il loro lavoro perseguono questi obiettivi. Il vostro accordo con una multinazionale del fast food nega di fatto tutti questi valori e si serve di un marketing di basso profilo, che ha tra le sue vittime preferite i ragazzi più giovani e forse meno informati.

Per citare una famosa campagna di qualche tempo fa, ci sono 100 buone ragioni per stare alla larga da fast food come quello incriminato…solo gli ingredienti del cibo spazzatura che ci propone fanno rabbrividire: grassi idrogenati, conservanti e coloranti di ogni sorta, OGM, esaltatori di gusto, e persino tensioattivi! Sì, proprio quelli che troviamo nella composizione dei detersivi. Sono ormai dimostrati gli effetti dannosi che cibi così composti hanno sulla salute se consumati abitualmente. Noi non lasceremo che i nostri figli, affascinati da gusti, colori e odori artificiali, e da un prezzo ancora più stracciato, percorrano la strada che li porterà a essere adulti obesi, diabetici e cardiopatici. E non possiamo restare in silenzio di fronte a un accordo commerciale con chi persegue pratiche di allevamento crudeli, importa materie prime e trasformati da migliaia di chilometri di distanza, distrugge foreste per costruire ranch, produce tonnellate di rifiuti, paga stipendi bassi ai propri lavoratori…

Non siamo eco-terroristi anti-hamburger americani, ma solo consumatori consapevoli che hanno a cuore il futuro dei nostri figli e del nostro pianeta. Non possiamo accettare una scelta che annulla cultura, gusto, salute e tradizioni, in Romagna poi! Patria dell’Artusi, terra della piada e di tante altre prelibatezze! Continueremo a protestare contro iniziative di questo tipo, con tutti i mezzi legali a nostra disposizione. E invitiamo chi condivide le nostre idee e come noi non vuole restare a guardare a fare altrettanto.

InGASati

(gruppo di acquisto solidale di Forlì)

7 risposte su “Un accordo indigesto – lettera aperta degli ingasati all’ATR”

Ottima lettera, cari gasisti.

Continuo a chiedermi, sconcertato ed indignato, che senso possa avere questa promozione.

Mi faccio delle domande.

E’ così necessario invogliare all’acquisto dell’abbonamento annuale visto che molti studenti non possono farne a meno per recarsi a scuola?

Perché un’azienda pubblica come ATR incentiva comportamenti alimentari estremamente discutibili?

L’educazione alimentare è una conquista lunga, fatta di impegno quotidiano, sia in famiglia che a scuola.

Tanti insegnanti delle scuole a Cesena hanno aderito ai vari progetti che l’A.Usl di Cesena – Dipartimento di Prevenzione – promuove nelle scuole per la prevenzione dell’obesità e delle malattie connesse ad una alimentazione malsana, sacrificando a questi altre parti del programma, considerandoli più importanti per la vita dei ragazzi.

E poi un azienza pubblica come ATR promuove come positivo (perché questo si evince dalla pubblicità!) il panino del fast food.

Ogni abbonato avrà 100 euro da spendere. Temo che molti degli abbonati li spenderanno. Anche chi, probabilmente, nel fast food in questione non ci avrebbe messo piede. Il venditore di panini fa il suo mestiere cercando di procacciarsi nuova clientela.

Perché un’azienda pubblica deve aiutarlo?

A quando un serio regolamento sulle sponsorizzazioni che un ente od un’azienda pubblica può accettare?

Per il momento chiediamo come Verdi la revoca della convenzione con Mc Donald’s tramite apposita mozione politica da mettere ai voti in Consiglio Comunale a Cesena, nell’auspicio di una mobilitazione popolare di genitori e insegnanti volta a cancellare tale convenzione.

saluti ecologisti

davide fabbri

finalmente la “maggioranza silenziosa” si sta’…….muovendo!!!!!!!!!!………

e’ giunto il momento di ribellarsi alla logica del business a tutti i costi, soprattutto da parte di chi , parte pubblica e vicina a quella appertenenza politica che si definisce right , giusta, persegue invece i piu’beceri accordi al solo scopo di massimare i propri profitti.

ottima la lettera ,la sposo con tutto il cuore ……e la rabbia!

ricevo risposta diretta da parte di ATR tralascio di discutere sulla tempo che un azienda ha impiegato a rispondere all’email
copio la risposta

Egr. Sig. Ricci,
questa Agenzia eroga servizi di trasporto pubblico con un occhio di riguardo al rapporto qualità/prezzo e, anche se l’elemento “qualità” è il frutto di un insieme di considerazioni e di punti di vista spesso soggettivi, il solo elemento “prezzo” è un dato certo di cui abbiamo tenuto conto nell’offerta dell’abbonamento annuale studenti. Infatti, l’informazione pubblicitaria cui lei fa riferimento mette in evidenza diversi vantaggi economico-finanziari legati all’acquisto dello Scuola Card, mentre l’immagine della campagna è centrata sull’opportunità offerta dai ristoranti McDonald’s che va ad aggiungersi alle altre opportunità che consentono un significativo risparmio finanziario.
Il fatto che le tariffe del servizio di trasporto pubblico siano rimaste invariate non è da sottovalutare, soprattutto alla luce del trend inflattivo sempre più crescente che stiamo attraversando. A questo si aggiunge la possibilità di detrarre dalle tasse il 19% del costo dell’abbonamento dalla denuncia dei redditi. Si tratta di un risparmio fiscale introdotto dalla legge finanziaria 2008 e ci sembra che, per la prima volta, il poter usufruire di una detraibilità di quasi 50€ sia, indipendentemente dalla spesa sostenuta, un importante vantaggio ed un primo tentativo di favorire, con uno sgravio fiscale, il trasporto pubblico. Noi confidiamo che questa opportunità venga in futuro ancora offerta magari tenendo anche in considerazione proprio chi viaggia su percorsi extraurbani.
Una terza opportunità che consente di risparmiare ulteriormente, è data dalla possibilità di prolungare il proprio abbonamento anche per tutta la prossima estate, fino al 31 agosto 2009, con appena 30 euro, acquistando Estate Card 2009 insieme allo Scuola Card. Se si considera che un abbonamento mensile 4 zone (es. Forlì-Cesenatico) valido per i mesi di luglio e agosto costa complessivamente € 86,00, i vantaggi economico-finanziari della promozione Scuola Card 2008 emergono molto chiaramente.
A questo si aggiunge l’opportunità di buoni sconto presso i ristoranti McDonald’s per un valore complessivo di € 100,00, offerta da un partner che si è prestato a sostenere interamente il costo perché interessato a catturare l’attenzione degli abbonati Scuola Card in maniera meno convenzionale, così come fece Conad lo scorso anno, il quale purtroppo non ha ritenuto conveniente ripetere l’operazione anche quest’anno, nonostante la nostra disponibilità. Da parte nostra, abbiamo accolto la proposta McDonald’s non solo perché i clienti serviti in Italia sono oltre 200 milioni all’anno e soprattutto sono giovani studenti (cioè lo stesso tipo di pubblico che acquista Scuola Card), ma soprattutto perché non obbliga alcuno a recarsi nei loro ristoranti se non condivide la loro offerta. Pertanto, il contratto di co-marketing con Mc Donald’s va a vantaggio esclusivo degli utenti del trasporto pubblico che decidono di usufruirne e per ATR non c’è alcun vantaggio economico diretto come peraltro in tutte le altre campagne promozionali precedenti.
Questo non significa che Atr sostenga la filosofia McDonald’s, ma solo che ha voluto fare una semplice operazione commerciale che fonda però sul presupposto che ogni singola persona è responsabile delle proprie scelte e quindi può decidere consapevolmente di adottare il comportamento che ritiene più conveniente. D’altronde, anche l’operazione Conad di anno scorso è stata utilizzata solo dal 26% dei nostri abbonati e questa flessibilità di comportamento dimostra che i clienti del trasporto pubblico hanno la capacità di reagire adeguatamente agli stimoli ambientali in rapporto alle loro esigenze, principi, convinzioni, ecc.
Peraltro, Atr è sensibile ad un ruolo didattico educativo e diventa un attore dell’apprendimento dei giovani proprio sul versante della mobilità sostenibile, cosa che cerca di sostenere con coscienza nonostante le limitate risorse disponibili. Se grazie anche a questa promozione crescerà l’utilizzo dell’autobus soprattutto da parte dei giovani, aumentando così la loro sicurezza di viaggio e inducendo un comportamento più virtuoso per il miglioramento della qualità dell’aria, potremo dire di avere contribuito a diminuire i rischi della strada e avere ottenuto complessivamente un vantaggio per la collettività.
Le sue considerazioni in merito alla campagna pubblicitaria McBus sono del tutto legittime e rispettabili e ogni interpretazione critica è per noi comunque motivo di stimolo e miglioramento e, per il futuro, ci auguriamo di ricevere numerose proposte commerciali da realtà economiche che vogliono investire nel progetto della mobilità sostenibile, affinché muoversi in autobus diventi sempre più uno stile di vita, soprattutto da parte di coloro che vogliono contribuire a restituire spazi di vita e di socializzazione a tutti, liberando le città dalle auto e migliorare la sicurezza e la qualità dell’aria della città in cui viviamo.

Con i migliori saluti.
SERVIZIO CLIENTI ATR
Agenzia per la Mobilità

Adesso che avete l’opportunità di conoscere qualcuno che ci ha lavorato ed è stato cacciato in malo modo mi piacerebbe fare quattro chiacchiere con chi è interessato perchè l’anno scolastico prima o poi finirà ed a settembre io mi auspico che questa meschina operazione propagandistica non si ripeta di nuovo, a Cesena hanno promosso una mozione contro l’accordo in consiglio comunale, a Forlì vogliamo essere da meno?

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