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Resoconto riunione 09 maggio 2014 a Meldola – Referenti

Presentazione con nome, sottogruppo di appartenenza, prime impressioni o comunque un’opinione in poche parole su Meldola.
Romeo Gaspaccio: Bambino piccolo mai cresciuto; Massimo Gaspaccio Un paese che può crescere, non lamentiamoci!; Maurizio Gaspaccio, un paese in movimento; Roberto Gaspaccio, da ex forlivese ora meldolese: paese vivace che cova sotto la cenere; Claudia Gaspaccio, paese con del potenziale pronto a esplodere; Mara Gaspaccio: tutto sommato “bene” (pensavo peggio); Paolo, Gaspaccio, meldolese da un anno (non si riesce ad andare in bicicletta); Cri Gasrage (ombelico del mondo); Annalena Gaspaccio (acquisita da due anni) paese accogliente; Alice Gasrage: Meldola è un paese a modo suo; Kribe Gasrage (sembra tranquilla e dormiente); Babs Gasrage: la trovo più vivace di Forlì; Irene Gaspaccio (nido accogliente); Valentina Gaspaccio: basta salire le colline e diventa bella; Daniela F, Gasrage, Meldola: è radiosa; Claudia Z. Gasrage (il posto dove facevo la spesa); Claudia R, Gaspaccio: Meldola posto creativo; Paolo di Ravenna (Meldola Ci verrei a vivere ma il “Craffico” mi inibisce… non si trovava parcheggio stasera …); Paola Ravenna: piaciuta la rocca. Si aggiungono in corso di serata almeno, Silvia Cà Ossi, Alex Gaspaccio, Andrea Gasrage, Pino (grande Consigliere Comunale uscente di Meldola e per diverso tempo iscritto al GASpaccio); Davide e Gloria di Cà Ossi con la piccola tribù :-); Claudia e Marco (Gaspaccio) … si faccia avanti (e mi perdoni) chi non è stato citato!

Essendoci un ritardo di entrambi i fornitori si parte con Alice che presenta l’esito del sondaggio su Natura Si: Il sondaggio non ha funzionato come si aspettava perché la percentuale di persone che si è espressa è stata piuttosto bassa e sostanzialmente in linea con le presenze alle riunioni; in tutte e 4 le domande lo scarto è di 1 punto con risultati contraddittori; Sostanzialmente per 1 punto la convenzione con Natura Sì è decaduta, alla domanda su possibilità dei sottogruppi di convenzionarsi direttamente con nuovi fornitori sempre per un punto si decide di si.

Paolo de I Tirli:
Alice spiega a Paolo che il gruppo ha già convenuto con Fabio Cappelletti la possibilità di un nuovo ulteriore fornitore di pane nel massimo rispetto dell’opera di Fabio e anche vista la collaborazione/amicizia che lega Fabio a Paolo.
Paolo spiega che i Tirli è il nome del podere della sua azienda agricola e dove coltiva prevalentemente cereali, spiega le sue origini contadine. Produce circa 400 kg di pane al giorno, un po’ di schiacciata; non ha punto vendita in azienda; commercializzazione tramite gastronomie e negozi specializzate; ristornanti, farmer market (mercati contadini) in cui non sempre partecipa direttamente (Meldola, Forlì, Cesena, …. non ricordo! ).
Il pane viene prodotto alla vecchia maniera, non è industriale, tipo toscano (S.Sofia era in Provincia di Firenze fino al 1923), a lievitazione con lievito madre utilizzando prettamente farine provenienti dal grano che coltiva in azienda. Fino a dua anni fa aveva un mix di varietà studiato con un professionista sementiero amico, essendo varietà di grano antiche e non improntate alla produzione massiva ed industrializzata hanno poco glutine e hanno poca “forza” ma si coltivano bene in regime biologico; da due anni si rivolge al mulino Pransani di Bivio Monte Gelli e da allora ha aggiunto nel mix (1/3 del peso) anche il grano marca “Rieti” (grano dei primi anni 900 ibridato da Strampelli Nazareno) e che usa per un terzo nel mix originario di farine di cui sopra. L’organismo di controllo e certificazione del biologico è l’IMC ed è uscito da pochi giorni da un controllo molto approfondito. Fa parte di campagna amica (rete con coldiretti) con vendita on line delle farine (che però quest’anno sta finendo pertanto non riesce a fornire anche farina fino al prossimo raccolto. Possiamo andare a torvare in azienda Paolo che ci tiene a sottolineare che collabora anche con Slow Food e ha anche tenuto dei corsi. Elogia Fabio e il suo modo di lavorare e spiega che collabora sempre molto volentieri con lui; sottolinea che lui non è un fornaio, fa il pane circa 4 gg la settimana salvo feste o ponti per continuare a seguire la sua azienda negli altri giorni. Veniamo all’impostazione del possibile ordine: la possibilità di consegnare il Sabato a Forlì c’è tutta anche perché il sabato è al mercato contadino di Forlì (dove chi vuole può già andare a fare un acquisto per provare i suoi prodotti e prima fa già diverse consegne a botteghe ed anche ristoranti). Non ha ordine minimo e si adatta a quello che è la richiesta finale, a Meldola viene fatto un SMS quando l’ordine cambia altrimenti resta confermata la quantità di ogni gasista aderente all’ordine stesso e Massimo è il referente. L’ordine lui lo fa comunque come preferiamo anche se ha bisogno che sia snello e di poco impatto organizzativo sulla scorta di quanto fa per Meldola. Solitamente vende a pezzo per praticità così si risparmia di pesare ogni pezzo che varia sostanzialmente di poco dalla pezzatura stabilita (dipende dalla stagione e da quanto sta in forno); le pezzature e tipologie sono: Montanaro bianco 850 gr e ½ kg, Integrale 600 gr e con i semi ai 5 cereali e olive e noci + schiacciata da 3 etti circa (1/4 di teglia).
Farina ne ha pocha rimasta e fino al prox raccolto sarà dura riuscire ad averla. Per GASrage ci sarebbe già Paolo di Villagrappa che si offre come referente, si partirà a breve con ordine di prova. Spieghiamo a Paolo velocemente  il progetto SCEC e che Meldola ha già aderito in massa e restiamo che ne avremmo approfondito un pò assieme a lui la funzionalità/utilizzo a parte rispetto alla riunione (Paolo e Claudia docet).

E’ la volta di Tommaso ed Alessandra di Urbino (Fossombrone) con la loro azienda “apicoltura corbecco“, prende la parola Tommaso che spiega come la loro realtà produttiva sia nata proprio con il GAS di Pesaro  circa 13 anni fa e lui è entrato come “consumatore” e siccome lui faceva già il miele per se ed il surplus lo portava al GAS e piaceva e così piano piano è cresciuto con il GAS e con altri GAS allargandosi via via. Alessandra viene una volta alla settimana a Forlì, Diversi GAS li hanno appoggiati e sono arrivati alla certificazione. Gestione famigliare, lavorano a casa.Gestiscono circa 300 alveari. Lavorano con il monoflora perché dove sono ci sono pochi fiori, vanno via anche spesso anche in Toscana, Sicilia così poi uniscono la vacanza anche alla raccolta. Per il mieledi Zagara (fiori delle piante di arancia) vanno da dei loro amici in Basilicata. L’inquinamento del miele è per il 90% legato a cosa fa l’apicoltore nell’alveare ed in misura molto marginale dal polline dei fiori. Comunque, spiega Tommaso, che se le arnie si mettono nei terreni biologici, con il girasole le api stesse prediligono le piantagioni bio. In primavera Tommaso gira in continuazione (si è definito un nomade!) ed in autunno si concentrano in laboratorio entrambi. Stanno avviando anche un progetto di erboristeria che è ancora in divenire.
Si apre alle domande tra le più svariate … una sintesi delle risposte: Mano a mano che gli sciami crescono poi partono e vanno in altri luoghi. Api e vespe non sono parenti, le api sono parenti con i bombi. Sarebbero interessati anche allo SCEC che già conoscono ma non avevano aderito perchè ancora non esisteva una rete di accettatori che permettesse di farli circolare. Collaborano già con diversi empori in cui ci sono grandi assortimenti di prodotti e che sono anche aperti ad altre persone rispetto ai gasisti. Sono 5 anni che esiste il miele di coriandolo e Pesaro è all’avanguardia in questa tipologia. La sua azienda è praticamente molto vicina al nostro spacciatore di pasta (Montebello – Girolomoni) che lui conosce e apprezza e ci consiglia anche Prometeo che è una azienda che lavora particolarmente il farro. Sul biologico spiega che sarebbe importante capire dal produttore di miele che si sceglie come lo stesso si comporta con l’acaro Varroa destructor (acaro che abbiamo importato dalla Cina, inizilmente i cinesi hanno acquistato api dall’Italia e poi, dopo alcuni anni, gli italiani le ri-acquistavano dalla Cina perchè economicamente convenienti … importando così l’acaro!) unico prodotto che si può usare nel biologico è l’acido ossalico che alza il ph dando fastidio alla varroa che così muore. Non è un prodotto che si spruzza semplicemente perché va assoggetato anche ad un trattamento fisico/meccanico cioè devi accompagnare l’acido ossalico con dei processi meccanici sugli alveari stessi (quindi serve più manodopera…). Importante anche capire dal produttore di miele che cera utilizza (dove la compra e se usa cera bio che è praticamente introvabile); Tommaso e Alessandra sono riusciti a raggiungere l’autosufficenza riuscendo a prodursela direttamente. Arriva la domanda su chi comanda fra loro due … risposta molto diplomatica .. .”ncora non serve capire chi comanda” 🙂
Il polline loro lo hanno solo surgelato per conservare al meglio le proprietà che ha, spiega che il processo di essicazione (alcuni addirittura lo tostano) rimuove parecchi principi nutritivi. Si produce installando una sorta di trappole davanti agli alveari in modo da far lasciare dalle api il polline che restaa  disposizione; spiega anche l’attenzione che serve per stare attenti a non tenere queste trappole troppo tempo per evitare che poi l’alveare si indebolisca. Non fanno pappa reale perché può essere sostituita con il polline ha le stesse proprietà energetiche del polline. A fine riunione si faranno assaggi e anche piccoli acquisti di prova. “Cio” (alla romagnola rende meglio il concetto :-), ma il miele di Coriandolo è veramente uno spettacolo!

 

Dopo aver letto la sezione relativa ai criteri di scelta dei fornitori del nostro GASlateo conveniamo che dovremmo cercare di dare comunque una sorta di regolamentazione all’accesso con l’ottica particolarmente mirata all’etica nella scelta del fornitore deve essere equa e non puramente legata al profitto.

Si conviene all’unanimità che i potenziali nuovi fornitori che si invitano alla plenaria devono essere prima informati previa trasmissione delle regole del GASlateo di cui sopra; sarebbe anche utile scremare i fornitori e, per nuove esigenze di aperture a prodotti/fornitori nuovi, portare in riunione 1 o al massimo 2 fornitori su cui discutere e decidere.

Si mette un tetto alle duplicazioni dei fornitori? Ne parleremo (anche alla luce di come la pensavamo prima di conoscere Tommaso e Alessandra … 🙂

Con Sara si decide che per il riso rimettiamo in circolo il sondaggio (precedente versione solo 4 si sono espressi…) con specifico articolo in cui cercheremo di dare riscontro + ampio.

Irene ci porta a conoscenza di una richiesta “in diretta” arrivatale da Sonia che chiede se vogliamo patè di carciofi e carciofi sott’olio trasformati (si rivolge a Shef Service per la trasformazione). Si opta per provare ad aprire un ordine (visto l’interesse riscosso) magari cercando di individuare prima da quanti etti sono i vasetti proposti e quanto costano indicativamente, dopodiché chiederemo a Monica di aprire un ordine o integrare quello consueto con questo prodotto.

Claudia Z. vuol sapere, anche a seguito della riunione in cui si è ascoltato il titolare dell’azienda, come comportarsi con l’ordine di Macro edizioni pertanto messo ai voti si decide, con 10 astenuti, 10 favorevoli e e 6 contrari di continuare l’ordine e di lasciarlo aperto a tutti i prodotti del catalogo senza limitazioni particolari.

Alice solleva la questione delle coppette mestruali ed eventualmente anche degli assorbenti intimi femminili riutilizzabili che, persi i precedenti referenti/fornitori, si potrebbero ordinare con Babylon o con altri agganci, viene delegata a studiare il fornitore giusto e proporre l’ordine quanto prima visto anche lì l’interesse … soprattutto maschile … 🙂

Pino illustra, prima di andarsene, l’importanza della partecipazione alla Manifestazione Nazionale a Roma di Sabato 17 maggio organizzato dal Comitato Acqua Bene Comune contro l’attuale piega che hanno rpeso certuni aspetti relativi appunto ai beni pubblici; a brevissimo farò specifica discussione in cui cercherò di spiegare al meglio la cosa.

Valentina spiega che, come girato via mail, Cristian de “I Sapori del passato” (naturale evoluzione de “l’Accademia del Tartufo”) che attualmente ci forniscono mensilmente pasta secca e surgelata, producono anche pani speciali e si decide a maggioranza che si proverà, nel prossimo ordine di inserire anche qualcuno di questi pani per provarlo. Va detto che l’ordine è una volta al mese quindi non sarà certo un ordine settimanale che si aggiunge agli altri di tale tipologia andando a costituire una semplice integrazione.

L’pzione “adotta un referente” con cui affiancare chi vuole affrontare una referenza da parte di un referente già di “esperienza” viene accolta con entusiasmo anche perchè così si riesce meglio a veicolare l’importanza del ruolo ed anche la sostanziale semplicità dello stesso. L’eventualità è già ricompresa nel gaslateo nella voce “Gestione degli acquisti: chi e come

Cribe si offre come referente di qualche prodotto vacante, la si accoglie con una fragoroso applauso e si provano a valutare un po’ le referenze attualmente libere e si opta per non farsi “trasportare” e decidere con calma (a dire la verità a fine riunione Alex giustamente propone di liberare PaolaP dalla referenza di Montebello già che lei stessa ha anche quella della bottega del mondo.

Alice vorrebbe presentare, alla settimana del buon vivere, un suo progetto dedicato al grano senatore cappelli e chiede di potersi presentare anche a nome degli inGASati, si decide a maggioranza che magari ci presenta un po’ il progetto a grandi linee ma già ci si esprime favorevolmente proprio per la fiducia che si nutre in lei.

Paolo di Ravenna (alimenti per vegani) ci spiega che, con Paola, stanno valutando il “salto” per regolarizzare la loro attività, hanno trovato lo spazio per il laboratorio chiedendo il finanziamento a MAG6 (che sceglie meticolosamente le nuove aziende da finanziare perché si vanta di non averne mai avute di fallite). Sostanzialmente MAG 6 finanzia queste nuove attività sulla base della fiducia che riscuotono da chi conosce chi le vuole avviare. Palo spiega che per partire avrebbero bisogno di 40.000€ (attrezzare una cucina e aprire un piccolo punto vendita) e questi sono stati richiesti non alla consueta banca ma a MAG6 chiede delle firme di garanzia del finanziamento pertanto si potrebbe valutare se aderire come associazione. Purtroppo i tempi sono piuttosto ristretti e Giovedì prossimo a Ravenna ci sarà un incontro in cui dovranno comunicare già le adesioni raccolte; si scusa per il ritardo nella segnalazione capendo bene che così poco tempo renda difficile la scelta anche perchè sostanzialmente il Presidente delle Associazioni si porrebbe come garante di questa firma e, in così poco tempo, si fa dura organizzare una riunione specifica per deliberalo. Babs farà girare a brevissimo via mail la documentazione che Paolo e Paola ci metteranno a disposizione per cercare di approfondire al meglio la richiesta intanto già al ritiro di stamane sarebbe bene parlarne nelle rispettive sedi.

Alle 23:20 chiudiamo ancora carichi. Come di consueto le riunioni mi galvanizzano e la mia soddisfazione personale maggiore nonchè il miglior regalo è venuta dalle tante presenze meldolesi e da una in particolare che, a fine riunione, ha sostanzialmente riconosciuto di non aver mai partecipato alle plenarie ma di esseri proprio ricreduto sull’importanza delle stesse.

Grazie a tutti

Saluti radiosi

P.s. Prossima Plenaria al GASrage per il sottogruppo di Cà Ossi.

P.s. 2: Perdonatemi ma non ho il dono della sintesi!

5 risposte su “Resoconto riunione 09 maggio 2014 a Meldola – Referenti”

ma siamo ancora in tempo per presentare progetti per la settimana del Buon Vivere? avevo capito che la scadenza era intorno al 24 aprile!

Per il resto mi spiace essermi persa la riunione, così “succulenta”.. d’altronde questo è un periodo intensissimo!

Grazie per tutto

solo per chiarezza e per rendere i meriti a che ce li ha ALICE “delle coppette mestruali” sono io cioè andrealice. mentre Alice che propone il progetto x il BV è Alice Pasini (per capirci: ns amica gaspaccisyta, nonchè veterinaria, mamma di Agata e Caterina, e anche ex del commendatore Petrelli…)

Grazie Romeo, maaaaaaaaaa chi è che si è dovuto ricredere sulle plenarie ???? 🙂 vogliamo nome e cognome !!! (o, come fanno sui giornali, le iniziali!!9 🙂
Se non fosse che c’ero, mi sarebbe venuto il dubbio che le coppette mestruali le aveva proposte Andrea di Andrealice 🙂 🙂 🙂
cmq bellina ‘sta cosa della plenaria itinerante !!
La prossima volta andiamo a mangiare al mangianotte ???? è da quando era giovine che non ci vado !!! 🙂

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