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Resoconto plenaria del 22/11/2024

Alle 21:20 dopo aver atteso il più possibile i ritardatari iniziamo il giro di presentazione con Nome, gruppo e frutto preferito:

Silvia G Caorage Cachi ( … erano presenti dei cachi da distribuirsi e così se li è accaparrati …?), Irene Gaspaccio Meldola preferisce le pesche della Sonia; Giulia Gaspaccio Melagrane; Alessandro Caorage: fichi d’India (ocio perché fanno venire la cacarella su suggerimento di Davide); Stefano Caorage: Castagne grosse definibili Marroni … con due erre; Gemma Caorage, Arance; Gloria Caorage, Anguria o cocomero mantovano; Davide Caorage preferisce le albicocche; Luca Gaspaccio: fico (al maschile … ma non solo… ?); Andrea Gaspaccio: Cocomero mantovano pure lui … ; Maurizio Gasrage a cui piace la frutta di stagione e ora predilige il/la clementin* (Non sappiamo esattamente se si scrive al maschile o femminile); Romeo Gaspaccio Pesche e albicocche della Sonia…;

Si parte con la firma del verbale di nomina del nuovo Consiglio ed è stato un onore per me stare tutta la serata alla sinistra di un PRESIDENTE e alla destra di una consigliera del nuovo direttivo … ma ammetto che il tesoriere ha sempre un suo fascino particolare 😉
I nostri eroi nuovi andranno a breve in Banca a modificare le abilitazioni … e a quel punto Alessandro diventerà il mio eroe preferito … tant’è che gli ho già dato il mio IBAN in privato …. capite a me … devo cambiare la macchina dei miei figli 🙄

Gemma e Silvia ci spiegano il luogo che ci ospita (Forlì città aperta) che è nato dal lavoro di Claudio Tesei e moglie da sempre due laici molto impegnati ed attivi nell’accoglienza degli immigrati. Qui si organizzano corsi di Italiano per immigrati appena arrivati o donne immigrate; sempre in questi locali hanno sede tante associazioni in cui la nostra cara Alice milita e anima (Lei non è potuta essere presente per una manifestazione cui parteciperà l’indomani a Roma). E’ un luogo aperto a tutte le associazioni del territorio, ci sono collettivi femminili che hanno creato una libreria. Anche spazio 2030 di Forlì ci fa le riunioni. E’ stato fatto proprio qui un mini festival ad ottobre.  Spiega Gemma che di solito si da un’offerta libera per la sala ed è stato deciso che per questa volta il Caorage finanzia con una donazione liberale all’IBAN che Gemma metterà a disposizione di Alessandro (cassiere entrante) e Davide (tesoriere uscente).

1 – Nuove referenze o ripresa di vecchie referenze (es. Via del Colle)
Si era parlato di riprendere contatti con via del Colle. Ora fanno anche molti altri prodotti oltre al miele che compravamo una volta. Il miele viene anche “elaborato” e lo vendono, come allora, anche alla spina. Si propone di fare un incontro con degustazione da loro. Luca si propone per cercare di raccogliere il listino e filtrarlo per le possibili nostre esigenze saggiando il terreno per una possibile occasione di cena o apericena insieme da loro.

Visto che si parla dei nuovi produttori come non parlare anche del furgoncino che al gir8 ha fatto il pieno e un grande movimento di gas (circa 25) e di fatturato dei produttori (superando i 100.000€). Assieme a Maurizio spieghiamo le comodità di e-circles per gli ordini perché permette anche al produttore di farsi parte attiva e riduce parecchio le complicazioni solite del referente che così può dedicarsi anche a più ordini senza troppo “sbattimento” (i listini sono aggiornati dal produttore che si scarica anche gli ordini e aggiorna eventuali articoli mancanti nell’ordine. Resta l’incombenza dei prodotti a peso che dovranno e potranno comunque essere caricati alla consegna così da avere le spese allineate per gasista. Esiste anche una funzionalità di cassa per il prepagato ma ancora non abbiamo sondato. Cs si da come obbiettivo di capire ancora meglio come funziona e di aprire anche qualche ordine extra furgoncino per testarlo ulteriormente.

Si inizia ad avere necessità di carta igienica (questa non conosce crisi…) pertanto pur essendosi presa qualche giorno di relax, Daniela e Pietro vengono da più parti evocati nei ricordi. Resterà da definire al meglio il luogo di consegna anche se Daviglo si propongono come l’altra volta  con il loro garage.

Da questo facciamo una digressione sul non “stressare” troppo i gasisti per gli ordini corposi (arance, carta igienica appunto, pasta, ecc.), limitando loro i problemi logistici. Qui riemerge il discorso di riprovare a chiedere dei locali al Comune, anche in condivisione con altri per cercare di avere un punto di appoggio definito con cui sgravare consegne di ordini impegnativi semplificando e accelerando anche i ritiri dei diversi gasisti. Anche un container posteggiato in un determinato luogo potrebbe fare al caso nostro e guarda caso forse uno è disponibile in quel di Meldola. Silvia e il nuovo consiglio proveranno a verificare le disponibilità aggiornate del Comune.

 

2 – Tessera InGASata: sì/no + formalismi associativi

Si parte ripassando le modalità di iscrizione e registrazione dei nuovi soci così come della quota di iscrizione (5€ anno Caorage e 20€ Gaspaccio) e si valuta anche se la tessera possa portare ordine alle iscrizioni o meno. Potrebbe, la tessera, essere anche utile per taluni fornitori che ci fanno lo sconto (come i Tirli al mercato contadino). Sicuramente necessita mettere in ordine il censimento attuale aggiornando il registro soci e predisporre le ricevute per le quote di iscrizione. Per Gaspaccio ci guarda Andrea con Romeo (magicamente Irene si è offerta di occuparsi del libro Soci e la lovviamo tutta), per Caorage controllerà Maurizio se c’è il libro soci nei lasciti documentali così da provare a fare il punto zero. Naturalmente i Soci restano iscritti finchè pagano (finchè hanno soldi nel prepagato) a meno di loro esplicita richiesta di uscita. Decidiamo di allineare il censimento al  foglio cassa eliminando i vecchi iscritti non più dentro. Per chiudere il codice fiscale del gruppo di Cà Ossi serve assemblea e verbale degli iscritti in tal senso, dopodichè si compila lo stesso modello usato per la costituzione all’uopo compilato per la chiusura, si prenota un appuntamento con l’Agenzia delle entrate e lo si consegna sperando che non venga imposto l’invio telematico. Per il Caorage in Banca il conto è intestato comunque al Gasrage; Stefano sistema il censimento per gasrage, Romeo lo fa per il Gaspaccio e sentiamo con Villagrappa ma … loro seno sempre più avanti ? Il modello EAS è stata la ragione principale per il ritardo nella pubblicazione del verbale … è stato un parto difficile ma alla fine quello del Gaspaccio è nato e ora resta solo da capire come presentarlo all’Agenzia delle Entrate 👿

 

3 – Possiamo trovare strumenti più efficaci per la comunicazione all’interno del gruppo? (es. Slack, Discord….)

Decidiamo di saltare il punto per i tempi molto dilatati fin qui tenuti, su Discord comunque lo riprenderemo perché, all’unanimità, è piaciuto ….

Dovremo comunque affrontare la cosa per dar ordine alle chat perchè ci abbiamo girato attorno ma dobbiamo regimentare una chat per la sola logistica degli ordini ed una lasciarla aperta alle comunicazioni di eventi, suggerimenti, critiche, miglioramenti, scornamenti e confronti.

 

4 – Organizziamo una cena con prodotti GAS?
5 – Presentazione del GAS al Festival della Sostenibilità (maggio 2025)

Gemma spiega che fa parte di LVIA (da cui è nata equamente) e di spazio 2030 (associazione nata nel 2021) che si occupa di educazione alla sostenibilità ed educazione alla cittadinanza attiva. Organizzano un festival 1 volta all’anno (festival della sostenibilità) ed, appoggiandosi all’agenda 2030, “ribaltano” sul quotidiano i punti di questa agenda. Il 09 maggio faranno una cena a Volume (bar del Campus universitario), e l’intendimento sarebbe organizzare questa cena con prodotti stagionali e comunque selezionati dai fornitori inGASati. In quella occasione naturalmente verranno dedicati anche 5 minuti di intervento istituzionale di presentazione delle attività gasiste. Sempre Gemma spiega che anno scorso era stata organizzata una cena con circa 50 adesioni ad impatto ambientale ridotto (zero è un po’ utopistico… :oops:).

Si verificherà le capienze massime di questo bar del campus per capire quanti pasti si potrebbero realizzare. Si pensa quindi di concordare un menù, se ne occupa Gemma con i cuochi di Volume. Abbiamo già indicato i produttori del giro del furgoncino perché potremmo sfruttare anche quello per l’approvvigionamento.

6 – Varie ed eventuali ma abbinate al punto sopra:

Giulia, nell’annunciare un nuovo arrivo in famiglia (ebbene si, tanti auguri di una gravidanza meravigliosa!) propone al gruppo una sua passione: fare la pasta fatta in casa e tirata al mattarello o in laboratorio prestato da un amico. Da quando è nato Sirio (il primogenito), 1 annetto e mezzo fa, ha iniziato a farla nei tempi morti estendendo agli amici questi suoi prodotti fatti con amore. Il suo intendimento sarebbe integrare nella sua produzione tutti prodotti del gas (uova, verdure, latticini, farine, ecc.) e proporre la pasta anche agli inGASati. Silvia suggerisce di attivare una chat broadcast su WA in cui chi vuole si può iscrivere ed in cui raccogliere possibili interessati a questa sua produzione. Spazia indicativamente dalle classiche tagliatelle, strozzapreti, gnocchi di patate, spaghetti alla chitarra per poi andare ai tortelli classici (erbe e zucca e patate), cappelletti classici e al formaggio e per arrivare al culmine culinario con cappelletti verdi ai funghi, caramelle rosa robiola e speck e tortelli neri di pesce … insomma … vista l’ora abbiamo deciso di alzarci e …. scappare tutti a casa di Giulia ben equipaggiati di cachi al seguito … ?

Saluti radiosi

5 risposte su “Resoconto plenaria del 22/11/2024”

Ottimo resoconto e che dire.. con un po’ di Plenarie di lavoro come queste, ci rimettiamo in sesto! Appoggio la necessità di pubblico confronto senza che sia sempre qualcuno che soffoca il confronto con la censura che sinora si è dimostrata molto discrezionale. Credo sia fondamentale un confronto aperto sui prodotti e sui produttori, nell’ottica secondo cui c’è comunque sempre una dualità fornitore/acquirente e chi è nel GAS non può fare gli esclusivamente interessi di gruppi o entità esterne. Ma di fatto è meglio farlo di persona, anzi credo andrebbe ampliato il tempo speso in presenza e ridotto quello speso al computer (con proliferazione delle modalità di comunicazione, ma peggioramento della qualità della stessa). Per lo stesso motivo credo abbia poco senso stare in un gas se non viene ad una riunione in presenza per anni.. Personalmente cerco di tornare al minimalismo e con ciò riuscire a partecipare come facevo fino ad un anno fa senza stare in alcuna chat (e-mail e blog ampiamente sufficienti e meno forieri di spam).

Io propongo chat “ingasati logistica” e chat “ingasati eventi e varie”. In quest’ultima si iscrive solo chi lo desidera. Così sappiamo sempre che eventi ci sono e cosa le persone vogliono esprimere (sempre con attenzione e sensibilità).
Ciao Irene

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