Ebbene si, mercoledì 17 settembre, sotto la sapiente regia di Licia ed Alessandro siamo riusciti a ritrovarci con i piedi sotto la tavola per una cena.
Dove si poteva andare se non da Berto al casello di Rimini Nord dopo la pubblicità che ne aveva fatto il buon Salvatore?
Sicuramente piacevole il ritrovo puntualissimo iniziale alle 20:00 che ha ricordato i primi tempi degli inGASati (e penso di un pò tutti i GAS quando ci trovavamo in giro e ci scambiavamo gli ordini direttamente da un auto all’altra); sono stati liquidati “debiti” di conti e scambiate scatole e sacchetti lungo la strada tra un abbraccio e l’altro?
La cena è andata via liscia a parte il paradigma rovesciato della verdura … porzioni minuscole a fronte di abbondanti piatti di primi e secondi … sicuramente rapporto qualità/prezzo adeguato.
Ad un certo punto c’è persino stato il fermento e l’aperta contesa di Danilo Molinari (gasista faentino) che, tempo fa, promuoveva diversi laboratori di costruzione di aquiloni e ora vorrebbe riprendere. Così si è stabilito un ordine per organizzare incontri sui vari GAS per “evolverli” al volo radente … altro che guidare droni che oramai è alla portata di tutti 🙂
Come avete visto dalle foto il mix produttori/gasisti è riuscito bene ed anche dalla Romagna qualcuno “si è mosso”.
Usciti dal rumoroso ristorante ci siamo seduti in circolo per tracciare i primi bilanci di questo progetto.
Abbiamo tributato a Licia e Francesco ed a tutti i trasportatori che si sono succeduti, con un brindisi/applauso i giusti meriti per aver permesso di raggiungere il giro 9 ( che ci sarà il prossimo martedì 23 settembre…).
Licia ci ha spiegato che, al di la del finanziamento specifico che stiamo utilizzando per ripagare i trasportatori, i giri si riuscirebbero comunque a sostenere con un 5% di costi aggiuntivi sugli ordini (praticamente analoghi ai costi del furgoncino Nazionale).
Abbiamo lasciato a Milena di Agrioasi il fardello di farsi portavoce rispetto ai suo amici produttori per avere un riscontro di gradimento da parte degli agricoltori romagnoli coinvolti.
Comunque diversi di questi agricoltori hanno già manifestato la loro approvazione mostrando anche un progressivo coinvolgimento organizzativo visti gli importanti volumi che si sono raggiunti.
La stessa Milena ci ha messo al corrente che probabilmente dovrà cedere parte del suo terreno causa un esproprio per una possibile cassa di espansione del fiume. Licia cercava, nel contempo, di stimolarla su un progetto del gas di Faenza volto al finanziamento (sempre grazie alla donazione ricevuta dal GAS) di un essicatore per “prolungare alla stagione invernale” gli ottimi sapori della sua frutta … e non solo.
Alessandro e Francesca (rispettivamente Semi di Zucca e Butrigo), presenti nel cerchio, hanno espresso la loro riconoscenza al progetto che comunque ha integrato i loro canali di vendita che cercano di mantenere distanti dalla catena distributiva tradizionale.
Si è avanzata anche l’idea, per il prossimo anno, di riuscire a rendere autonomi i produttori nell’inserimento ed aggiornamento dei listini e delle disponibilità di giro in giro (i produttori marchigiani già lo sono). Con una piccola “spinta” anche i romagnoli potranno procedere autonomamente, magari coinvolgendo le generazioni giovani della famiglia, più avvezze all’informatica (che comunque resta di base visto che anche io sono capace… ?).
Qui sotto il contributo di Eleonora … un’altra colonna portante delle utopie che si trasformano in realtà!
Questa esperienza, oltre a permettere i gas di godere dei frutti altrui, ha permesso di stabilire delle amicizie, alleanze e confidenze tali che hanno naturalmente creato una tratta consolidata. Adesso sappiamo che possiamo allargare i confini regionali, che riusciamo a collaborare tra produttori e gasisti e siamo riusciti anche a contagiarci su argomenti extra furgone, come per esempio la pizzata per Trieste da Ale di Semi di Zucca.
I nostri obiettivi sono quindi di non perderci di vista, di migliorare la piattaforma informatica a beneficio dei meno avvezzi e cercare di coinvolgere maggiormente gasisti e produttori più silenti
Stanchi ma felici verso le 23:15 si sciolgono le righe e ce ne torniamo sognanti a casa.
Saluti radiosi
Una risposta su “Furgoncini Frutta al mare e bontà di ritorno – la cena di fine progetto”
L’esempio di collaborazione tra basisti e produttori penso sia il segreto del successo di questa esperienza e di tutte le prossime esperienze(come quella della nostra sede….).
Grazie Romeo!
Maurizio