Apre il primo ordine della stagione degli agrumi di Salvo di Rossarancia Sicilia! In questo ordine ci sono arance Navel, arance da spremuta miste (che si ordinano a cassetta da 10 Kg) e limoni (che si ordinano al chilo). Come al solito si ordina su Retedes.
L’ordine chiude tassativamente sabato 1 novembre 2025 alle ore 23.59. Gli agrumi arriveranno dopo il 15 novembre 2025.
A questo giro tocca a me fare il verbale della riunione. Con il consueto esecrabile ritardo, la pubblico solo ora che sono passati 10 giorni.
Stavolta la plenaria era una cenaria. Spero di non tralasciare nulla, ma è dura, perché a un certo punto Romeo, Maurizio e Stefano hanno cominciato a infilare una sfilza di nomi, aziende ecc. e io mi sono perso. Ma ci provo.
Iniziamo, dunque.
Fase 1 Cena
Foto della cena, un po’ sfocata, ma rende l’idea
La cenaria inizia verso le 19, anzi per qualcuno prima, visto che Romeo è andato lì a mettere l’acqua sul fuoco e preparare qualcosa ben prima. La cena era parte integrante dell’ordine del giorno perché c’era da assaggiare la pasta prodotta dal pastificio marchigiano “Spoletini”. Io e Maurizio, in quota Forlì, siamo arrivati puntualmente in ritardo (vorrei dire a causa di Maurizio, ma no… è a causa mia, come sempre). Ci hanno salvato, per fortuna, Valentina, arrivata in orario e Stefano che è arrivato molto più tardi di noi (ma ha portato una ben accetta giustificazione castagnaccica).
Presenti alla cena: Valentina, Stefano, Irene, Romeo, Andrea, Maurizio, Davide, Matteo e Giulia, Nicole (che non ricordo se è arrivata per cena o forse dopo cena). Quota ingasati del futuro: Iris e Sirio (gran mangiatore di pasta e appassionato di lotta col rastrello). Quota inGASati quadrupedi: Rocky (che però non ha assaggiato la pasta). Riassumendo: 10 adulti, 2 bambini e 1 cane. Pochi? Sì, ma miglioreremo…
Il menu gourmet prevedeva:
strozzapreti alla salsa di pomodoro di Romeo (con peperoncino di Romeo strappabudella)
maccheroncini al pomodoro fresco
strozzapreti al farro al pesto
Dopo il secondo primo, son dovuto scappare via per recuperare un figlio lasciato in balia di autobus fantasmi, quindi mi sono perso una parte della discussione sulla pasta. Comunque io l’ho trovata buona. Chi c’era, commenti pure questo articolo.
Fase 2 Riunione
Dopo la cena iniziamo con gli argomenti della riunione, allietati dal castagnaccio di Stefano, che nel frattempo è arrivato.
Pasta Spoletini
Confezione di pasta Spoletini
La pasta Spoletini è fatta dal Molino Spoletini che si trova ad Arcevia, in provincia di Ancona. Il molino macina il grano bio prodotto da diversi produttori della zona, produttori che fanno parte del giro del furgoncino. Questi agricoltori in passato vendevano parte del loro grano a un molino e pastificio bio della zona, che però recentemente è fallito. Spoletini, quindi, ha acquistato parte dei macchinari per la pasta appartenenti a quel pastificio e ha messo su un pastificio. Spoletini usa da sempre un mulino ad acqua con macina in pietra per macinare il grano.
La prova cottura è stata superata. A questo punto si vede se aprire ordini di pasta Spoletini, specie se, da come ho capito, entrerà nel giro del Furgoncino. Ovviamente chi vuol fare da referente, si faccia avanti.
Questione sede Forlì
L’argomento principale della giornata è la questione sede per gli ingasati forlivesi.
La padrona, la signora Gabriella è disponibile a darci la sede in via Caterina Sforza per 2-3 mesi di prova (Romeo garantisce che è da intendersi “prova gratuita”). Considerando il numero di soci attuali, l’affitto (che pure è molto basso), richiederebbe di aumentare in modo considerevole la quota annuale di iscrizione, specie considerando il fatto che ci saranno da aggiungere le spese per la corrente eccetera.
Romeo propone di proporre ad alcuni produttori di contribuire alle spese della sede. Naturalmente perché ciò possa avere un senso, bisogna garantire un minimo d’ordine settimanale che renda sensata la cosa per loro.
Gruppi o aziende che potrebbero contribuire alle spese della sede:
Romeo ha già parlato con Erica della macelleria di Cusercoli (presso la quale il gaspaccio fa già acquisti periodici). Lei se garantiamo un minimo di ordine, potrebbe contribuire alla sede e sarebbe disponibile a portare la carne a Forlì. Similmente, si potrebbero coinvolgere altri produttori e riprendere a fare quindi gli ordini del “fresco” come quando avevamo la sede in via Guerrini. Questo ridarebbe vita anche a quel momento di incontro del sabato mattina che era molto apprezzato.
Altro produttore che si potrebbe coinvolgere è “I Tirli”, che già al sabato mattina viene in città al mercato contadino vicino al San Domenico e potrebbe quindi lasciare il pane in sede, prima di andare al mercato.
Similmente si potrebbe provare a chiedere a qualche fornitore di frutta e verdura (ad esempio I Piccoli, anche loro già presenti al mercato contadino oppure Rivalta). Anche loro, al sabato mattina presto, potrebbero lasciare le cassette nella sede di via Sforza e poi noi le andiamo a ritirare là a metà mattina.
Un’altra idea di Romeo è provare a coinvolgere altri GAS. Ad esempio, il GAS di Ravenna e quello di Cesena non riescono a trovare un fornitore di carne bio. Si potrebbe quindi chiedere loro di contribuire alle spese della sede e potrebbero quindi usare Forlì come hub per prendere la carne (sempre fornita dalla macelleria bio di Cusercoli). Questo permetterebbe loro di evitare di andare fino a Cusercoli.
Altra idea: c’è quel tal Francesco che avevamo conosciuto anni fa (aveva una proposta dalle parti del Gigante, finita in un vicolo cieco). Anche lui ha un gruppo di 7-8 famiglie che si stanno organizzando per acquistare verdura ecc. Romeo ci ha parlato e anche lui sarebbe interessato.
Romeo propone quindi di fare la prova e vedere se c’è partecipazione e se la cosa funziona. Davide è perplesso. Maurizio è perplesso ma essendoci l’occasione pensa che si potrebbe provare. Anche Stefano è d’accordo. A questo punto comincia una discussione in cui vengono lanciati altri nomi di persone o gruppi, ma sinceramente mi sono un po’ perso e non sono riuscito ad appuntarle. Chi si ricorda, le aggiunga pure nei commenti.
Per far accedere fornitori e gasisti, si propone di mettere una chiave con combinazione come ne B&B così i fornitori possono consegnare e i gasisti accedere, senza fare tante copie delle chiavi (cosa che la padrona ha espressamente chiesto di evitare).
Davide dice che il senso bello sarebbe di istituire il sabato mattina come facevamo in via Guerrini perché così ricominciamo a incontrarci tutte le settimane e ricominiciamo a riprendere i contatti tra noi.
Stefano sente Rivalta per le cassette. Valentina sente Laura.
Ma per le cassette potrebbe avere senso prenderle solo da un fornitore e magari ad altri produttori coinvolgerli per forniture periodiche.
Maurizio sente Gabriella, la padrona dello stabile (aveva detto 2-3 settimane, che ora dovrebbero essere passate).
Ovviamente nella sede ci sarebbe da mettere un frigo. (Anzi, se qualcuno ha un frigo in più si faccia avanti).
Si decide di mettere sul blog un articolo in cui chiediamo ai Forlivesi chi sarebbe interessato a ordinare il fresco ogni settimana.
Furgoncino romagnol-marchigiano
A questo punto della riunione, chiedo a Romeo di fare un riepilogo di come funziona la faccenda del furgoncino perché non ci ho capito molto. Esistono al momento 2 diversi giri denominati “Furgoncino”.
Progetto originario. Il progetto Furgoncino nasce come camion che va da Varese ad Amatrice e fa 2-3 giri all’anno. Il camion è di una cooperativa di Milano (è un distretto di economia solidale grande). L’idea di fare questo giro più grosso è nato dall’idea degli Amatriciani e dei gas romagnoli. Sul furgone sono saliti vari produttori anche lontani dal giro (come BioLanghe e BioPizza) che portano i loro prodotti a Milano (o Varese?) perché vengano caricati sul camion.
Progetto romagnol-marchigiano. A partire dall’esperienza degli amatriciani, questa estate da una chiacchierata tra il gas di Faenza e i marchigiani è nata l’idea di fare un giro più piccolo da Faenza a Pesaro originariamente per portare nelle Marche la frutta. Questo giro va dal nostro Rivalta (che è a metà strada tra Faenza, Forlì e Ravenna) fino a Senigallia. Dalla Romagna porta giù la frutta e dalle Marche porta su Butrigo, Semi di zucca e mozzarelle di bufale e altri produttori. Questo trasporto lo fanno a turno i produttori e il gas di Faenza paga gasolio e autostrada (perché ha ricevuto una donazione e intende usarla fino a esaurimento fondi). Viene fatto con auto normali o piccoli furgoni (tipo Doblò). Ovviamente, anche questo mini-giro si sta evolvendo, e ad esempio per il 14 ottobre è diventato un giro più ampliato che arriva più a sud che coinvolge anche GPS e anche Amatrice. E hanno coinvolto anche Persegona che porta il parmigiano da Rivalta in modo che possa essere portato poi a sud dal furgoncino. I prodotti sono aumentati e lo spazio nel mezzo non basta più, quindi si faranno 2 giri.
A proposito, è aperto anche l’ordine del Parmigiano per ordinare la forma intera!
Varie ed eventuali
Dall’11 ottobre l’associazione “Generazioni future” propone di fare lo sciopero della spesa e quindi invita a non andare a fare la spesa al sabato nei supermercati.
Apre l’ordine di marzo 2025 degli agrumi di Salvo di Rossarancia Sicilia! In questo ordine ci sono arance Tarocco, arance da spremuta miste (che si ordinano a cassetta da 10 Kg) e limoni (che si ordinano al chilo). Come al solito si ordina su Retedes.
L’ordine chiude tassativamente sabato 8 marzo 2024 alle ore 22.00. Gli agrumi arriveranno dopo il 15/20 marzo.
Apre l’ordine di febbraio 2025 degli agrumi di Salvo di Rossarancia Sicilia! In questo ordine ci sono arance Navel, Tarocco, arance da spremuta miste (che si ordinano a cassetta da 10 Kg) e limoni (che si ordinano al chilo). Come al solito si ordina su Retedes.
ATTENZIONE: Salvo non sa quante arance Navel da tavola (prima scelta) avrà ancora a disposizione, quindi può darsi che sostituirà qualche cassetta (o tutte) di Navel da tavola con Tarocco da tavola. Quindi ordinate pure le navel, ma sappiate che potrebbero arrivarvi le tarocco (il prezzo non cambia).
L’ordine chiude tassativamente sabato 8 febbraio 2024 alle ore 22.00. Gli agrumi arriveranno dopo il 15 febbraio.
Avvio una nuova discussione (da approfondire magari in plenaria? Abbiamo un genetista in sala?) partita da uno scambio di mail seguito a una newsletter di un nostro fornitore su tutt’altro argomento (l’astrologia, pensa un po’…). Su consiglio di Romeo, sposto questa riflessione e relativa discussione qui sul blog.
In quella catena di mail, a un certo punto Romeo scrisse:
Sul metodo sperimentale sono anche io favorevole basta che venga comunque sempre ben definito e delimitato da paletti insormontabili, altrimenti si rischia di finire all’interno dell’”esperimento” senza aver dato alcun consenso o nostro malgrado costretti (un rapido accenno al fatto di aver ridenominato gli OGM in TEA cercando di farli sdoganare con il bollino della scientificità … e qui sono volutamente pungente).
Al che Alice, rispose:
Aspetta Romeo, mi devi spiegare la cosa di Tea e Ogm perché non ho capito il riferimento.
Al che, io rispondo:
Con TEA si intende Tecnologie di Evoluzione Assistita e non c’entrano niente di detersivi di TEA Natura, mi raccomando, non incolpiamo il povero Pietro di TEA…
A parte gli scherzi, su TEA e OGM ci sarebbe un mondo da capire. Da quello che ho capito le TEA (che in ambito europeo si chiamano in realtà NGT, Nuove Tecniche Genomiche)sfruttano una tecnica completamente nuova e diversa per modificare alcuni punti del DNA degli organismi e lo fanno in modo più preciso e meno casuale. Il termine stesso OGM è un contenitore enorme che ormai vuol dire tutto e niente e per questo le normative europee (e meno che mai quelle italiane) non sono più sufficienti a regolamentare tutto quello che si può fare dal punto di vista scientifico e tecnologico (e quindi neanche quello che, come decisione politica, vogliamo che si possa o non possa fare).
Da quello che ho capito, con le TEA si possono fare ora alcune cose che con gli OGM non erano neanche immaginabili e quindi non sono normate; c’è quindi un buco normativo.
Non è solo un cambio di nome, ma proprio una tecnica diversa. In pratica si fanno piccole modifiche al DNA di un organismo dall’interno, senza aggiungere pezzi di DNA provenienti da altri organismi (cosa che invece avveniva con gli OGM di vecchio tipo). Per questo motivo non sono OGM in senso stretto, perché non c’è mischione, ecco. Gli organismi ottenuti non sono transgenici.
Ovviamente giornali e siti generalisti (sia quelli pro, sia quelli contro) hanno titolato “il governo approva le sperimentazioni con le TEA, che sono i nuovi OGM” buttando tutto in caciara come al solito. È una questione molto complessa e come al solito la realtà non è bianca o nera, ma contiene infinite sfumature di grigio.
Le domande (che non so neanche formulare bene e di cui ignoro le risposte) sono tantissime.
Cosa si può (teoricamente) fare con queste nuove tecniche di editing genetico (chiamato CRISPR)?
Quali sono i rischi?
Quali sono gli eventuali benefici?
Cosa, di tutto questo, è brevettabile (e quindi con potenziali problemi etici)?
Vogliamo proibire che su queste cose facciano ricerche le università pubbliche (come quelle italiane), lasciando la ricerca come al solito solo nelle mani dei grandi gruppi privati esteri (americani) o della Cina?
Si può fare agricoltura biologica con semi e piante TEA? (ovvero se una pianta con modifica genomica TEA consente di fare a meno di pesticidi e fertilizzanti di sintesi e ottenere rese migliori con meno consumo d’acqua la possiamo considerare una coltivazione biologica?)
Diciamo che la caciara “Sì sì sì, vogliamo gli OGM” contrapposta al “No no no, non vogliamo gli OGM” rende molto difficile capire di cosa stiamo parlando in realtà ed è una nebbia che rende tutto confuso. E nella nebbia, si sa, c’è sempre qualcuno che potrebbe approfittarne…
La realtà è sempre complessa e la semplificazione è un danno per tutti.
Mini sitografia che ho trovato, se chi legge qui è interessato.
Una pagina chiara che descrive le distinzioni tra le varie cose è questa:
Apre il primo ordine del 2025 degli agrumi di Salvo di Rossarancia Sicilia! In questo ordine ci sono arance Navel, Tarocco, arance da spremuta miste (che si ordinano a cassetta da 10 Kg), clementini e limoni (che si ordinano al chilo). È un ordine lampo perché l’ho visto solo dopo capodanno. Come al solito si ordina su Retedes.
L’ordine chiude tassativamente mercoledì 8 gennaio 2024 alle ore 22.00. Gli agrumi arriveranno dopo il 20 gennaio.
Apre l’ordine natalizio degli agrumi di Salvo di Rossarancia Sicilia! In questo ordine ci sono arance Navel, Tarocco, arance da spremuta miste (che si ordinano a cassetta da 10 Kg) e limoni (che si ordinano al chilo). È un ordine lampo perché Salvo vuole riuscire a consegnarle prima di Natale. Come al solito si ordina su Retedes. Nell’ordine troverete anche altre delizie siciliane e una novità: le collorelle, dolci tipici della tradizione siciliana fatti con miele e mandorle ordinabili in confezioni da 250gr.
L’ordine chiude tassativamente giovedì 5 novembre 2024 alle ore 22.00. Le arance arriveranno prima di Natale.
Inizia la stagione degli agrumi di Salvo di Rossarancia Sicilia! In questo ordine ci sono arance Navel e arance da spremuta miste (che si ordinano a cassetta da 10 Kg) e limoni (che si ordinano al chilo). Come al solito si ordina su Retedes. Nell’ordine troverete anche altre delizie siciliane.
L’ordine chiude tassativamente domenica 3 novembre 2024 alle ore 22.00. Le arance arriveranno verso la fine di novembre.
Ultimo ordine di arance di Salvo. Arrivano le arance tardive Valencia. In questo ordine ci sono solo queste arance e qualcosa di confezionato. Le arance arriveranno verso metà maggio. Si ordina come al solito su Retedes.
Ho aperto l’ordine di agrumi Rossarancia! In questo ordine ci sono arance Navel, Tarocco e da spremuta, limoni e i mandarini Ciaculli (con semi), oltre a vari prodotti confezionati e l’olio.Come al solito si ordina su Retedes. L’ordine chiude tassativamente sabato 9 marzo alle ore 20.00 (trattabili).
Le arance arriveranno nella seconda metà di marzo.