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APEIRON: CasaNepal chiede il nostro aiuto

Come sicuramente ricorderanno l3 vecchi3 Ingasat e come saranno felic3 di scoprire le persone nuove, da anni il nostro GAS Ingasati sostiene la Onlus APEIRON ODV (https://apeironitalia.it) con un ordine natalizio dei loro splendidi prodotti artigianali.

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30 Anni di GAS in Italia – C‘è un sogno da liberare!

 Chi mi segue e partecipa con me????

Chiunque abbia preso parte alla vita di un Gas è probabilmente consapevole del valore e/o dell’utilità dell’esperienza e, contemporaneamente, avverte dei limiti, delle contraddizioni e delle inadeguatezze.
Inadeguatezze legate probabilmente alla difficile coniugazione della parola Solidarietà, che riconosce come fondante di tutta l’esperienza, ma di difficile collegamento con la realtà personale, del territorio e del mondo!
Come non rendersi conto, infatti, che l’esperienza ha preso avvio in tempi molto diversi dall’attuale e che quindi è urgente uno sforzo collettivo di rilettura e di ricollocazione dell’esperienza?
Questo processo di consapevolezza non si può certo fare a tavolino e tanto meno da alcuni a nome di tutti.
E’ necessario, come prima cosa, uscire dagli spazi angusti del proprio pensiero, della propria organizzazione, del proprio contesto, per recuperare una dimensione più ampia.
Una dimensione a più voci, con esperienze ed attese anche differenti, ma capace di aprirsi al nuovo.
Un nuovo che non sia solo continuazione del vecchio ma sia qualcosa d’altro, in grado di dare corpo a dei sogni, a dei desideri profondi rispetto alla situazione dei territori e del mondo!
Un nuovo che può solo darsi se sostenuto dalla convinzione che si può procedere realmente solo se insieme, in un clima di “benevolenza condivisa”, come condizione fondamentale per passi nella direzione del “vero”.
Solo se il “giusto” di ciascuno saprà collocarsi in una dimensione di proposta e non di condizione indiscutibile si potrà procedere dando spazio anche ai “sogni”. E sappiamo che “sognare insieme è già l’inizio della realtà!”
Non abbiamo bisogno di piccoli aggiustamenti o di qualche aggiunta, abbiamo bisogno che i cambiamenti siano all’interno di un contesto nuovo, che tenga conto dei cambiamenti che sono avvenuti in questi 30 anni, dello stato attuale della società e anche delle dinamiche sociali che si sono affermate.

Riteniamo pertanto che quanto sopra sia condizione per poter davvero leggere la realtà e fare il punto della situazione dei Gas.
Con l’attenzione ad evitare di dare la precedenza agli aspetti organizzativi e all’eventuale mancanza di risorse per non collocare il tutto dentro un contenitore ormai obsoleto!

Proposta
A Solidalia 2023 è stato avviato un percorso condiviso che per ora ha le seguenti tappe:
– un primo incontro (via web) il 27 settembre 2023
-un incontro a Solidalia nel maggio 2024

Per aderire:
scrivi a: info@desparma.org con oggetto: Gas_30 anni
e rispondi a alcune brevi domande al link:
https://framaforms.org/gas-30-anni-1690313546
Ti aspettiamo! (Fai girare a chi pensi possa essere interessato)
Il DESParma

 

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Riflessioni

E ora come l’affrontiamo la droga subdola del 21^ secolo?

Non ci credevo quando il nostro inGASato Stefano me l’ha segnalata. Non ci credevo quando ho letto i pdf che aveva allegato alla mail e così sono andato e verificarlo nel sito del Ministero

Se devo dire la sincera verità, ancora non  riesco a capacitarmi del perfetto gioco di equilibrio di chi governa un aspetto così delicato come l’Istruzione e la crescita delle nuove generazioni richiamando semplicemente il “senso di responsabilità” che il Ministro stesso cita nella sua circolare sull’utilizzo dei telefoni cellulari e dispositivi elettronici in classe; specie dopo aver letto la relazione  (ho scaricato i file pdf dal sito e allegati qui perchè non vorrei mai che si perdessero…).

Leggo quanto conclude la relazione della Commissione Parlamentare ( che ha audito psicologi, neurologi, psichiatri, pedagogisti, grafologi ed esperti delle Forze dell’Ordine … in ben 11 sedute) e rimango basito. Ne avevo lette altre di relazioni di altre Commissioni Parlamentari in merito ad altri aspetti ed erano capolavori di equilibrismo e indeterminatezza ma questa l’ho trovata diretta e “cruda” … troppo cruda!
Il primo paragrafo è già eloquente:

Ci sono i danni fisici: miopia, obesità, ipertensione, disturbi muscoloscheletrici, diabete. E ci sono i danni psicologici: dipendenza, alienazione, depressione, irascibilità, aggressività, insonnia, insoddisfazione, diminuzione dell’empatia. Ma a  preoccupare di più è la progressiva perdita di facoltà mentali essenziali, le facoltà che per millenni hanno rappresentato quella che sommariamente chiamiamo intelligenza: la capacità di  concentrazione, la memoria, lo spirito critico, l’adattabilità, la capacità dialettica…
Sono gli effetti che l’uso, che nella maggior parte dei casi non può che degenerare in abuso, di smartphone e videogiochi produce sui più giovani.
Niente di diverso dalla cocaina. Stesse, identiche, implicazioni  chimiche, neurologiche, biologiche e psicologiche.

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Comunità energetiche – Meldola e non solo

Incontro che parte puntuale con pochi minuti accademici di ritardo, sala del consiglio piena e anche di più … gremita 🙂

Introduzione e illustrazione della Presidente del circolo ACLI:

Per la salvaguardia dell’ambiente si è stati sollecitati a questo tipo di incontri.
La maggior parte delle emissioni di CO2 deriva dal modo di produrre energia, pare che si arrivi fino ad un 70%
Le comunità energetiche (CER) possono portare vantaggi sia sull’impatto  ambientale, sia sull’aspetto strettamente sociale, e per il risparmio economico.
Alcune realtà meldolesi: Amministrazione comunale, Unità Pastorale Meldolese, Acer, AUSL Romagna, con la collaborazione di Forlì Mobilità Integrata (FMI) hanno deciso di aderire ad un bando Regionale per costituire una CER.
Branchetti Samuele (socio del circolo ACLI e Consigliere Comunale): sarà moderatore e si occupa di queste comunità da qualche anno ed è lieto di poter fornire un contributo attivo alla sua città.
Ing Carlo Maltoni (direttore di Forlì Mobilità Integrata (FMI) supportato da Ing Chinaglia Fabrizio spiegheranno la parte più squisitamente tecnica e le azioni intraprese e da intraprendere.
Filippo Santolini assessore che si occupa direttamente di questi temi energetici farà un intervento istituzionale assieme a Sindaco, Presidente di FMI e Parroco di Meldola.

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OGM … la corte europea allarga le maglie … e noi che si fa?

Il lavoro dei Gruppi di Acquisto Solidale è tutt’altro che al capolinea  …. leggo articoli su l’ndipendente di sentenze della Corte Europea che, a parer mio, dovrebbero scatenare un dibattito acceso in un paese con eccellenze alimentari e culinarie Mondiali come quello in cui viviamo; ormai, però, siamo in mano ad una informazione e ad un “orientamento” esterno che ci porta verso quello che più sta a cuore a chi manovra.

Sono sempre più sconvolto delle derive che l’umanità affronta …. sugli OGM abbiamo avuto prese di posizione chiare e definite in precedenti direttive europee che sanciscono l’importanza dell’analisi e  sperimentazione ante commercializzazione e tracciatura  di questi prodotti sugli scaffali, ma poi la Corte concede a determinati metodi di selezione genica di aggirare questi regolamenti.

Insomma, fatta la legge …. creato l’inganno per aggirarla.

Io non riesco a capire dove ci vogliano spingere e quale possa essere l’obbiettivo perseguito e ho veramente timore per il mondo che lasceremo ai nostri figli e nipoti.

Penso che il minimo che possiamo fare  è mantenere accesi i cervelli e i smettere di andare a votare alle elezioni Europee per “dogma di fede”; dovremo invece farlo con una attenta preparazione e documentazione sui tanti temi in cui questa entità sovranazionale si sta esprimendo e con cui, conseguentemente, condiziona anche la nostra Italia (oramai il “ce lo chiede l’Europa” è la via più percorsa da chi legifera per noi)!

Saluti radiosi

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Idea evolutiva per noi inGASati (ma non solo) – Filiere virtuose sui materiali di scarto

Cari inGASati (ma non solo)

Il “silenzio stampa” molte volte prelude delle analisi e dei pensieri che portano a nuove proposte.

Abbiamo da sempre mostrato molta attenzione ai rifiuti prodotti e al riutilizzo dei nostri scarti finali ma purtroppo non riusciamo ad arrivare al famoso obbiettivo rifiuti zero (che ho sempre ritenuto piuttosto complesso da raggiungere per un umano…).

Ci viene incontro ora qualche “visionario” che, aiutato anche da una legge Regionale (al momento dell’Abruzzo) che funziona da procedimento attuativo di una legge quadro Nazionale che punta alla “prevenzione” del rifiuto che ha pianificato una iniziativa che, per fortuna, può essere portata comunque in tutta Italia!

Si propone quindi:

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Furgoncino Solidale – secondo step – ora obbligatorio dire la tua!!!!

Dopo la prima riunione ho partecipato al secondo incontro; Puntualissimo alle 21:15 si è iniziato con il solito giro di presentazioni e poi siamo passati all’analisi. Viene spiegato che il mutuo aiuto è qualcosa che fin qui ha guidato le attività affrontate e che si sta anche cercando di costruire una sorta di Costituzione che guida. E’ stata preparata e mostrata una presentazione per illustrare le fasi organizzative, slide che verranno poi condivise.

Ogni GAS presenta l’elenco dei propri produttori. in foglio elettronico sul drive del furgoncino (possibilmente non pdf). In pratica ogni GAS può verificare eventuali interessi dagli altri in una cartella che viene creata nuova per ogni giro. Non è necessario che siano produttori locali ma quelli effettivamente più interessanti andranno evidenziati e spiegati così eventuali “progetti speciali” (esempio zafferano afghano). Per i listini questi verranno caricati nella cartella listini direttamente dal GAS o dal produttore.

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Predilezione dei prodotti locali …. il GAS può aver inciso?

Leggo questo interessante articolo e mi viene il dubbio che, forse, in parte assolutamente marginale e minima …. abbiamo anche noi inciso in questa tendenza. Non so l’ulteriore spinta che ne deriverà in inverno con le impennate dei prezzi energetici, semprechè non arrivino anche i razionamenti ….

Le ultime 5 righe dell’articolo paiono dare una visione di quello che è l’orientamento che già noi privilegiamo ma che dovremo approfondire e sempre più tenere presente.

Il nostro motivo di esistere come GAS non si è esaurito, siamo solo agli inizi e dobbiamo continuare a scavare la roccia … goccia dopo goccia 🙂

Saluti radiosi

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Incontri Riflessioni

Furgoncino solidale …. Dimi la tua

Alla fine, ieri sera, sono riuscito a partecipare all’incontro on line di cui avevo mandato mail in lista, qui un pò di resoconto che mi piacerebbe tu valutassi per dare feedback nei commenti.

Presenti: Andrea Rete Gas Torino; Gastore di Bologna, Simone e Laura GAS di Ancona che hanno già partecipato al secondo giro e vogliono ulteriormente approfondire. Danilo Gas l’Ortazzo di Trento (110 famiglie); Irene DES Modena e GAS di Carpi; Gastelli (Castelli romani); Noi inGASati; Carolina del GAS di Macerata; Barbara + altri 3 sono connessi e del Gas le Giare (coinvolti dal DES di Parma); Giuseppe del PonteGAS di Ciampino in provincia di Roma; Mauro Fumagalli GAS Filo di Paglia di Milano; Francesca Pascucci e (anche piccola produttrice) del Gas di Fano. Andrea e Paolo del DES di Parma.

Partito da Gas Pesaro e GAS Fano circa 1 anno e mezzo fa dal Gas di Pesaro e Fano e con il DES di Parma.

Hanno fatto un giro, per partire, grazie alla partecipazione di una Onlus di nome Gulliver che gestisce oggetti di seconda mano e riuso che ha messo a disposizione il furgone.
Hanno ordinato dall’aceto balsamico alle piadine scambiandosi poi i prodotti tra vari GAS.
In pratica ogni GAS ha scoperto e accomunato i produttori con gli altri GAS.
Si è fatto un secondo giro ad aprile – circa 1500 km con furgoncino sempre pieno … Sono arrivati da Parma a Vasto passando per i territori intermedi ?.
Si sta organizzando ora il 3^ giro programmato a fine ottobre
Mettere in comune i fornitori significa ancora rispettare l’etica del consumo, la tutela del lavoratore, l’ottimizzazione logistica e la condivisione dei saperi.
Andrea del Des di Parma ha spiegato un po’ di essere intervenuti fin dalla prima ora condividendo i produttori e mettendoli in rete.
In pratica ogni GAS ha messo in vetrina i propri produttori e gli interessati degli altri GAS interessati si sono fatti avanti ed hanno fruito di ordini che prima non avevano.
Il giro viene “costruito” di volta in volta con i GAS partecipanti assieme ai produttori che fin qui hanno collaborato più che volentieri. I vettori sono stati scelti tra le cooperative Sociali che danno poi un loro particolare contributo soprattutto umano ed organizzativo alla riuscita del progetto.
In mailing list ci si manda documenti ed informazioni e in una chat WA si scambiano i msg immediati quando il furgoncino è in viaggio; un sito è attualmente in costruzione. In pratica la rete di GAS mette in comune i produttori mettendo in evidenza i prodotti peculiari (Parma ad esempio il Parmigiano Reggiano….) gli altri GAS possono accedere quindi a listini più variegati e prodotti magari “particolari” che altrimenti si sarebbe faticato a conoscere. Lungo la tratta i GAS aderenti potranno acquistare i vari prodotti e farseli consegnare direttamente.
Ogni GAS mette a disposizione i propri produttori in un drive in cui si raccontano le aziende del luogo che si vogliono mettere a fattor comune, il perché della scelta di quel produttore, i prodotti e le condizioni di acquisto. Si decide la data del viaggio, ogni GAS apre l’ordine dei prodotti che interessano e poi si mandano gli ordini prima che parta il furgone. A questo punto serve il coordinamento perché ogni punto della tratta sia pronto alla consegna ed al ritiro …. Si scaricano i propri ordini e ricaricano gli ordini destinati agli altri dei produttori locali. Facendo fare il giro circolare al furgoncino in pratica si è riusciti a mantenere saturo e ben riempito il furgoncino.
In fase di ordini si sta ragionando di far convergere gli ordini su un unico gestionale (in fase di analisi e decisione) così da semplificare la gestione degli ordini stessi.
Per la spesa del trasporto si è valutato concorrenziale il furgoncino rispetto al corriere fin dal secondo giro con ulteriori margini di miglioramento che potremo sfruttare andando avanti. Trasporti puntuali e praticamente festa in ogni punto di smistamento/carico/scarico ?
I legami che nascono hanno sicuramente lati positivi sia in termini di scambio di informazioni che di produttori che, palesando le loro eventuali difficoltà nella lista, si possono così riuscire a sostenere grazie all’impegno dei vari GAS del giro. Le spese del secondo viaggio sono state coperte ed anche con un po’ di avanzo accantonato come “fondo furgoncino” per eventuali inconvenienti improvvisi.
Produttore fattura a Gruppo di Acquisto Solidale e il gas paga. Il produttore nella quota di sconto considera i costi di spedizione liquidando poi direttamente i costi del trasporto (per quanto ho capito). Si sta valutando, su richiesta dei produttori di Amatrice, di fare una fatturazione raggruppata per ridurre il numero di fatture ed arrivare ad una unica … ci stanno ragionando…
Per la cadenza dei giri del furgone ancora non è definita ma si cerca di fare con calma per riuscire a strutturarli al meglio, si pensa di fare un nuovo giro a fine ottobre ed anche un altro almeno prima di Natale.

Purtroppo ale 22:30 si è impallato il collegamento e mi sono scollegato senza riuscire a salutare opportunamente ma …. ho lasciato i riferimenti perchè per me merita capire meglio la cosa …. e per te?

P.s. Qui il sito del progetto: www.furgoncinosolidale.it

Saluti radiosi

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Che si fa? Cambiamo qualcosa?

Stamattina sono andato al Gaspaccio e sono stato 40 minuti a parlare con Elena che mi ha rimandato un pò di “stimoli” elettrizzanti.

Nei 40 minuti solo Irene ed Arturo si sono visti a ritirare il pane ed effettivamente, vuoi per la sede meno centrale, vuoi per gli stimoli meno importanti (in pratica con consegna a domicilio di verdure, latticini e carne ci rimane solo l’ordine del pane da ritirare fisicamente), l’occasione di fermarsi a parlare si è un pò rarefatta.

Anche io ammetto che il sabato l’attività “fluviale” sui sentieri mi “rapisce” e impegna (stamattina però vista la pioggia mi sono concesso di dormire fino alle 10:00 …. :-)).

A questo punto con Elena si è riflettuto che potrebbe essere arrivato il momento giusto di una svolta …. e potremmo fare qualche “pensata evolutiva“.

Ad esempio ci siamo soffermati su qualche riflessione, fatta anche la settimana precedente alla presenza di altri inGASati:

  • Si potrebbe pensare di aderire seriamente al progetto “plastic free”  che si sta promuovendo con il progetto “Ronco-Bidente partecipato”. In pratica fare ordini solo di prodotti o restringendo i listini e permettendo l’ordine di prodotti senza contenitori plastici.
  • Un altra possibilità da percorrere potrebbe essere quella di favorire “convenzioni” aperte con gli esercizi commerciali locali aiutando la sopravvivenza di negozi e attività che abbiamo fuori porta (un’idea è anche espressa sul resoconto dell’ultima plenaria come possibilità per i forlivesi … e non solo);
  • un’altra potrebbe essere quella di perseguire e proporre il ciclo di produzione del pane del nostro fornaio storico (Paolo de I Tirli) anche al vicinato Meldolese così che altri anche non iscritti possano fruire dell’ordine come il nostro a Meldola venendo a ritirare (il vincolo è che comunque resta un pò “fuori dalle righe” e da strutturare per i pagamenti, e resta un singolo ordine settimanale).
  • Si potrebbe propiziare anche l’evoluzione di un fornaio locale che apre una linea inGASata di pane a filiera controllata ed a prezzo trasparente così da riuscire, magari, a chiudere la produzione tra cereali e farina della Lenticchia, panificazione a Meldola e Forlì e consumo di vicinato e aperto sia a inGASati che a non inGASati naturalmente garantendogli una base di acquisto certa. La possibilità di aprire questo prodotto a tutti i cittadini, rendendoli consapevoli della scelta e partecipi nella definizione del suo prezzo finale (Filippo potrebbe scrivere un saggio su come viene composto il prezzo della sua farina dal seme al sacco….), potrebbe farci fare un salto di specie e riattivare un pò la nostra apparente “stanchezza”.