Non ci credevo quando il nostro inGASato Stefano me l’ha segnalata. Non ci credevo quando ho letto i pdf che aveva allegato alla mail e così sono andato e verificarlo nel sito del Ministero
Se devo dire la sincera verità, ancora non riesco a capacitarmi del perfetto gioco di equilibrio di chi governa un aspetto così delicato come l’Istruzione e la crescita delle nuove generazioni richiamando semplicemente il “senso di responsabilità” che il Ministro stesso cita nella sua circolare sull’utilizzo dei telefoni cellulari e dispositivi elettronici in classe; specie dopo aver letto la relazione (ho scaricato i file pdf dal sito e allegati qui perchè non vorrei mai che si perdessero…).
Leggo quanto conclude la relazione della Commissione Parlamentare ( che ha audito psicologi, neurologi, psichiatri, pedagogisti, grafologi ed esperti delle Forze dell’Ordine … in ben 11 sedute) e rimango basito. Ne avevo lette altre di relazioni di altre Commissioni Parlamentari in merito ad altri aspetti ed erano capolavori di equilibrismo e indeterminatezza ma questa l’ho trovata diretta e “cruda” … troppo cruda!
Il primo paragrafo è già eloquente:
Ci sono i danni fisici: miopia, obesità, ipertensione, disturbi muscoloscheletrici, diabete. E ci sono i danni psicologici: dipendenza, alienazione, depressione, irascibilità, aggressività, insonnia, insoddisfazione, diminuzione dell’empatia. Ma a preoccupare di più è la progressiva perdita di facoltà mentali essenziali, le facoltà che per millenni hanno rappresentato quella che sommariamente chiamiamo intelligenza: la capacità di concentrazione, la memoria, lo spirito critico, l’adattabilità, la capacità dialettica…
Sono gli effetti che l’uso, che nella maggior parte dei casi non può che degenerare in abuso, di smartphone e videogiochi produce sui più giovani.
Niente di diverso dalla cocaina. Stesse, identiche, implicazioni chimiche, neurologiche, biologiche e psicologiche.