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Riflessioni

La politica … ma cos’è? Possiamo affrancarcene?

Sono un pò di giorni che sulla chat di quel canale “deleterio” che è whatsapp ci “becchiamo” su aspetti che potrebbero venire reputati  “politici”.

Gli argomenti sono i più disparati e si va dall’intervista integrale a Putin fatta da poco, alle manifestazioni degli agricoltori Italiani per poi passare a proposte di legge di iniziativa popolare ed altri aspetti.

Ho provato a tirare fuori l’atto costitutivo degli inGASati Gaspaccio (ma che ritengo identico per tutti i sottogruppi); ci trovo un richiamo al “voto” che, probabilmente, è il “culmine” della azione Politica fino a quel momento svolta e, forse, l’unico obbiettivo vero del “politico”:

 L’Associazione sostiene che “si vota ogni volta che si fa la spesa” nonché ogni volta che si decide come e cosa mangiare. Per tentare di acquistare direttamente dal produttore, limitando il tempo e le risorse necessari, l’Associazione effettua gli acquisti per tutti i suoi associati. L’elemento che caratterizza l’Associazione è la “S” di Solidale, cioè un atteggiamento di auto-mutuo aiuto che si attua nei confronti sia dell’ambiente, sia dei produttori/fornitori, sia degli altri associati.

L’Atto costitutivo è registrato all’Agenzia delle Entrate, ma esiste anche il Gaslateo che è immortalato nel nostro blog e cita:

Gli inGASati e la politica

Gli inGASati ritengono la politica una nobile attività  solo quando questa significhi dialogare con gli altri per migliorare la vita di ciascuno. Ne consegue che il gruppo non è interessato a schierarsi con alcun partito, che a nessuno interessa per quale partito gli altri simpatizzino e che chiunque può entrare a far parte degli inGAsati. Ne consegue inoltre che la partecipazione degli inGASati ad eventi promossi da rappresentanti di un partito politico è motivata da un interesse per i contenuti dell’evento, e non implica in alcun modo l’appoggio del gruppo al partito stesso.

Non so quanti di voi lettori c’erano quando facevamo l’ordine di Altromercato inserendoci dentro anche i datteri palestinesi (qualcosa che non dimenticherò MAI e che, temo, come prodotto andrà ad estinguersi per ovvie ragioni). Ricordo che una volta, nell’andare a ritirare l’ordine, acquistai anche una miscela di spezie Palestinesi sempre da loro (e a Natale scorso non c’era più … ) anche quelle “da urlo”; che stavo facendo? Votavo con l’acquisto e quindi facevo politica … di quella alta, per quei tempi e che ora sembrerebbe quasi essere un “crimine” (senza il quasi se decido di acquistare prodotti importati dalla Russia….).

C’è poi chi ha deciso di provare a boicottare alcuni marchi conosciuti per presunte simpatie israeliane e fra questi sicuramente alcuni di noi inGASati e questo cos’è? non è forse una prova di Politica alla portata di chiunque in assenza di precise prese di posizione di chi ci governa?

Ho sempre aperto i rubinetti del fornello per cuocere la pasta e questo gas che accendevo era arrivato fino a me dalla Russia grazie a grandi metanodotti (perlomeno in parte dalla Russia …)  e che stavo facendo? Chi avevo votato aveva deciso per me che quello era il Gas da comprare in quanto entrambi (io e la politica…) ne traevamo reciproco interesse. Poi gli interessi sono mutati …. ma gli interessi di chi, di noi utilizzatori o dei politici che ci governano? Di chiunque siano questi interessi noi subiamo la decisione e ci tocca pagare gli aggravi … e nell’intervista a Putin sinceramente io ci percepisco anche qualche velata critica ai governatori Europei a cui, pur non sentendomi un putiniano, mi piacerebbe ricevere qualche riscontro sul merito da chi mi rappresenta nei consessi decisori. Qualche velata critica mi sento di aggiungerla anche io dal momento in cui l’Austria ammette di aver aumentato la dipendenza dal gas russo al 98% … ma i loro governanti siedono o meno a fianco ai nostri nel parlamento europeo?

Ai tempi della nascita della Costituzione immagino nemmeno si pensasse che potesse servire fissare in Costituzione un principio talmente basico come il diritto all’autoproduzione, nel proprio terreno/proprietà, per il sostentamento della propria famiglia e senza fini di lucro. Avendo recentemente subito periodi di forti limitazioni di diritti (che pensavo inalienabili e assoluti ma … ), personalmente penso che la proposta di legge di iniziativa popolare relativa a questo argomento sia quantomeno un buon auspicio per il futuro di chiunque. Personalmente poi sottoscriverò anche le altre due proposte … e, se di interesse per qualcuno, posso anche spiegare il perchè.

Mi interessa sapere chi appoggia queste proposte di legge di iniziativa popolare così come chi intervista Putin? No perchè se l’idioma con cui sono espresse (e la traduzione è fedele…)  riesce a permettermi di farmi un’idea, a prescindere dai preconcetti che posso avere sul Comitato o sul giornalista, e questa idea mi soddisfa poi decido le conseguenze che voglio dare da essere senziente.

Non serve a niente la proposta di Legge di Iniziativa Popolare? Io faccio la politica che è alla mia portata e, secondo me, dobbiamo tornare alle piccole cose:

  1. Acquisto i datteri, fino a che posso, dalla Palestina;
  2. Non do i miei soldi ad alcuni marchi blasonati che non mi convincono nel loro operato;
  3. Provo a usare meno gas usando energia elettrica del fotovoltaico ma laddove non riesco mi tocca “piegarmi”;
  4. Curo il mio orto famigliare e cerco pure di autoprodurmi le mie piantine;
  5. Vado a firmare la proposta di legge che segnali ai politici quello che vorrei venisse sancito in Costituzione.

Queste 5 scelte hanno praticamente la stessa valenza di quando vado a votare? E’ mai servito votare? Forse no, per come sono stati trattati i divergenti come me recentemente, ma faticheranno parecchio a dissuadermi dal farlo; perlomeno per le elezioni che “riconosco” (e tra queste, mio malgrado, ne escluderò una a giugno prossimo).

Non interessa agli altri qualche argomento specifico che ho qui trattato?

… I bravi inGASati infatti sanno che spesso le idee più interessanti nascono proprio da chi la pensa in modo diverso …. 

Restiamo con mente aperta e restiamo umani ed “usiamoci per il confronto umano e costruttivo”. Io sono aperto a questo confronto ed anche a cambiare idea se tu sarai così volenteroso da voler provare il confronto.

Perdonami se posso urtare, me ne scuso sinceramente, ma questo è l’unico canale pubblico in cui esprimo me stesso e non frequento altri “sfogatoi” social dove scarico le tensioni come tanti altri fanno e uindi tocca te “s(o)upportarmi” 🙂

Saluti radiosi

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