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Comunicazioni di servizio Riflessioni

Il blog è riaperto alle iscrizioni e abbiamo una chat Whats App libera di discussione

Ebbene si, ce l’abbiamo fatta!

Ora è possibile riaprire l’iscrizione al blog e “riaprirsi al Mondo”.

Basta cliccare sul pulsante accedi in alto a destra e registrarsi regolarmente (se non si mettono nomi di fantasia è pure meglio … in fondo, se non sei un bot, sei registrato in qualche modo all’anagrafe e i tuoi genitori hanno scelto il meglio per loro e per te!). In questo modo potrai commentare ogni discussione che c’è.

Entrare in un Gruppo di Acquisto Solidale può “spaventare” vista la forte presenza di “inGASati” che potrebbero essere anche quasi “integralisti del prodotto di qualità, biologico e di provenienza certa e amica” e così abbiamo pensato di avviare anche una chat di whats app in cui discutere fra noi di argomenti anche non strettamente attinenti al GAS con l’unica regola del rispetto assoluto per le idee altrui. Al momento la chat di whatsapp è composta solo da gasisti ma sarebbe bello anche conversare con chi non  lo è, e semplicemente vorrebbe capire con chi ha a che fare 🙂

A questo punto la proposta è:

  • Se sei già ingasato basta che chiedi di entrare e ti mandiamo il link di invito in privato;
  • Se non sei iscritto ad una delle associazioni (Gasrage, Villagrappa e Gaspaccio), ma vorresti approcciare ad un ambiente informale dove fare domande, offrire contributi e vedere le idee in circolo; è sufficiente che ti iscrivi al blog e metti un commento sotto … ti manderemo il link.

Quando e se deciderai di iscriverti verrai aggiunto al gruppo whatsapp di “logistica” (serve per monitorare e seguire il ritiro degli ordini) ed alle chat dei singoli sottogruppi; se di tuo interesse, a quelle dei vari ordini periodici (al momento un gruppo per il pane de “i Tirli” ed uno per le carni dell’Azienda Ravaglia” oltre a quello “dell’orto in cassetta” con consegna a domicilio ancora garantita dalla mitica Laura!!!)

Dai che se hai letto fino a qui anche tu hai un “tarlo” 🙂 e merita che approfondisci ulteriormente …. commenta!

Saluti radiosi

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Comunicazioni di servizio Riflessioni

Il blog inGASato e l’apertura ai commenti esterni

Cari amici,

anni fa decidemmo di chiudere il blog ai commenti esterni perchè il blog veniva usato per fare ordini commentando le singole discussioni. Siccome ora questa occorrenza è praticamente quasi azzerata la mia proposta è quella di tornare ad aprirsi ai commenti e ai contributi di tutti per favorire anche un minimo di dibattito con chi magari vorrebbe contribuire.

Per questo chiedo qui di poter procedere in tal senso (non pensate nemmeno di striscio che io abbia una “capiscite” del genere … mi rivolgerò all’informatico del gruppo … 🙂 quindi se qualcuno ha qualcosa in contrario si esprima pure … così avviamo un confronto.

Mio personale parere: o ricominciamo ad aprirci e “coinvolgere” aprendoci anche a critiche …. o ci estinguiamo 🙂

Saluti radiosi

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Eventi Riflessioni

Ultimo giorno di Gaza – Venerdì 9 maggio in Piazza Saffi alle 17:30

Appello inviato ai principali media locali per sensibilizzare sulla situazione GRAVISSIMA vissuta a Gaza

Gli inGASati (Gruppo di Acquisto Solidale del comprensorio Forlivese e Valle del Bidente composto da circa 40 famiglie associate), aderiscono convintamente all’appello “Ultimo giorno di Gaza” il 9 maggio

Il 9 maggio è la Giornata dell’Europa (quella intesa dai Padri fondatori…), ma è anche “l’ultimo giorno di Gaza”, perché Israele sta lasciando morire di fame e di sete due milioni di persone nella striscia di Gaza, impedendo l’ingresso di tutti gli aiuti umanitari. Il tempo sta finendo.

In una giornata simbolica per noi europei in cui riflettiamo sul senso della nostra Unione, vogliamo parlare di Gaza, aderendo all’appello #GazaLastDay lanciato da decine di persone del mondo artistico e intellettuale. Senza il mondo, senza l’Unione Europea, Gaza muore. E senza Gaza siamo noi, è la nostra umanità, a morire.

Noi inGASati, che da anni siamo attenti alla spesa quotidiana per migliorare e attenzionare la cura dell’ambiente, la giustizia sociale, la nostra alimentazione e l’impatto della nostra spesa sulla Natura e sui nostri cari, rispondiamo a questo appello nella convinzione che sia necessario riaffermare i valori di salvaguardia per difendere l’umanità calpestata a Gaza.
Chiediamo perciò con fermezza:
Che la UE si impegni in un‘azione diplomatica per fermare al più presto l‘offensiva di Israele e permettere l‘arrivo degli aiuti umanitari.
Che gli Stati europei fermino immediatamente l‘invio di armi (prima fra tutti l’Italia!).
Che il diritto umanitario venga riaffermato nei teatri di guerra.

Per questo manifesteremo insieme ai cittadini e alle associazioni forlivesi, in Piazza Saffi, alle 17.30. Riteniamo che anche i media principali debbano dare un segno della loro reale indipendenza ed imparzialità sia partecipando che dando risalto a questa manifestazione affinché altri possano partecipare.

Per rendere il nostro gesto simbolico ancor più efficace nel comunicare la gravità della situazione, invitiamo chi vorrà partecipare a portare vestiti da bambini, anche ognuno di noi lo è stato! Creeremo una installazione come monito per non dimenticare mai le decine di migliaia di bambini palestinesi uccisi da Israele.

Ora è il momento di costruire una rete di senza-potere determinati a prendere la parola. E il 9 maggio è la prima tappa di una strada assieme. Perché la strage, perché il genocidio, abbiano fine. Ora.

Gli inGASati

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Comunicazioni di servizio Riflessioni

Che ne dite, aderiamo a questo ordine?

Abbiamo già provato la pasta di Tra Terra e Cielo nel 2019 con un interessante ed importante progetto. Io eprsonalmente ne risultai parecchio soddisfatto ma poi … lo ammetto … la comodità e la varietà e non da ultimo anche i costi di altri fornitori mi hanno riportato tra i due guanciali della comodità.

A questo punto va precisato che l’esperienza di “Tra terra e Cielo” purtroppo è naufragata e terminata quindi quanto propone Ciurma (vi ricordate vero dei ragazzi che hanno anche salvato e rimesso a disposizione di Luca Pala i suoi pascoli e la sua azienda? qui trovate eventualmente qualche approfondimento), penso sia qualcosa a cui sarebbe importante aderire.

Se si raggiungono 5 commenti procedo ad interessarmi, diversamente aderirò per “interposto gas” 🙂

 

Saluti radiosi e … buona partecipazione.

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Incontri Riflessioni

Resoconto del pranzo ed incontro Morsi di GPS – 16/03/2025 a Faenza

Pranzo fuori dal comune con tante bellissime persone (abbiamo raggiunto i 77 pasti adulti e 1 bambino)

Al di là del numero e la tipologia degli intervenuti, la loro provenienza, la loro essenza ha reso la giornata unica nel suo genere.

Essendo arrivato presto per aiutare nell’apparecchiatura abbiamo avuto modo di chiacchierare un po’ con Fabio, Maya ed Alessandro (gli amatriciani doc) che ci hanno spiegato che, in contemporanea, anche un’altra squadra stava facendo lo stesso menù in Toscana ad un incontro tipo il nostro … 
E che dire poi dell’idea di Alessandro di avviare un progetto di funghi nutraceutici dalle caratteristiche uniche nel loro genere … idea perfezionata con professori universitari e poi, priva di finanziamenti in Italia, in corso in Serbia con finanziamenti russi (ma si potrà dire e scrivere????). Il solito genio italiano prestato ad altri che ci fanno soldi sopra ?
Appena arrivano gli amici Pesaresi ci si fa subito un bel brindisi di riscaldamento…
Comunque alle 13:00  si inizia a servire il pranzo grazie alle nostre azdore sapientemente guidate da Alessandro … si concede il bis, non prima che alcuni che hanno dovuto attendere un po’ intanto che cuoceva la seconda pentola di pasta, potessero ricevere la loro porzione di pasta all’amatriciana.

E’ stato proposto perfino un fuori menù con della Gricia fatta con mezze maniche di Girolomoni per apprezzare le differenze tra le due paste …. Dopo esserci ripuliti i piatti con la scarpetta (al che si era scatenato il panico perché i commensali continuavano a mangiare pane per lucidare il piatto … e il pane era stato distribuito tutto …).

 

 

Si è passati al secondo con qualcuno che addirittura si travestiva per ritornare a prendere il prosciutto e il salame mandando il vicino a fare la fila per la quarta volta.

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Riflessioni

Incontro NGT/TEA di Co-Energia e Rete Semi Rurali del 06/02/25

Alle 21:06 si inizia. Durante l’incontro arriveremo a circa 40 persone collegate…

CO energia gruppo Sovranità Alimentare Ada Rossi introduce e conduce magistralmente i lavori.

L’unione europea si appresta a legiferare su queste nuove tecniche genomiche. A differenza di quello che successe 25 anni fa con gli OGM la situazione nella Società è molto diversa. Il grande pubblico è purtroppo ignaro di quello che sta succedendo e compaiono pochissime posizione contrarie da parte di diversi movimenti; sia nel mondo associazionistico degli agricoltori che nei vari soggetti economici che nella classe politica c’è sostanziale uniformità in favore di queste colture mentre le informazioni veicolate sui principali media sono tendenzialmente a favore di questa tecnologia.

Le condizioni difficili in cui si trovano i lavoratori agricoli, i cambiamenti climatici, le nuove malattie contribuiscono a dare una visione speranzosa a queste nuove tecniche.

Rete semi rurali ha suggerito la possibilità di organizzare questo incontro e si sono incontrate le esigenze.

Giuseppe De Santis della rete semi rurali ci presenterà questo argomento.

Parte definendo un  perimetro tecnico. Il mondo agroalimentare, a prescindere da queste NGT, sta andando verso una forte omogeneità ed uniformità di prodotti e selezione di varietà e questo è altrettanto allarmante.

L’ambito di queste nuove NGT/TEA è piuttosto controverso e viene tendenzialmente tenuto confinato agli “addetti ai lavori”.

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Furgoncino Riflessioni

Gli agricoltori ripartono con la mobilitazione ma … occhio …

Il furgoncino solidale offre parecchi spunti di riflessione interessanti e così oggi in chat si è a lungo discusso della mobilitazione in corso degli agricoltori.

Dalla precedente mobilitazione (quella prima delle elezioni Europee, ricordate?) mi era rimasto l’amaro in bocca per come era andata a culminare la protesta e, soprattutto, per i risultati raggiunti che sinceramente mi sono parsi tutti orientati alle grandi “industrie dell’agricoltura” e qualche mollica al piccolo agricoltore. 

Non sono esperto di economia, di sigle di rappresentanza agricole e, sinceramente, faccio fatica ad orientarmi in mezzo a tante coalizioni, tavoli, coordinamenti; per questo cerco di riporre la fiducia verso chi finora non mi ha mai deluso e qui, GPS Amatrice con Alessandro, mi pare siano quelli con le idee più chiare e lui  sostiene giustamente:

Provo quindi a mettervi a disposizione il loro documento assolutamente da leggere e sperando che, magari, qualche altro nostro agricoltore di fiducia voglia dirci la sua spiegandoci qualcosa di come lui la vede. Mi inquieta quello che leggo sul fatto che su 100 euro spesi per l’acquisto di prodotti agricoli freschi meno di 20€ che si riducono miseramente a 7€ (una volta pagati ammortamenti e salari), remunerano l’agricoltore …. Curano anche un loro sito internet per coordinarsi.

Guarda caso Agricoltori Attivi Romagnoli (di cui al volantino che Maurizio ha pubblicato in chat Whatsapp proprio stamane) ha aderito al coordinamento … 🙂


In fondo potersi fare idee aiutati da amici e conoscenti è sempre molto più evolutivo che non farsela leggendo questo o quell’articolo, questa o quella rivista perchè oramai i “canali informativi” sono stati ampiamente “infiltrati”.

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Riflessioni

OGM, TEA (NGT): tanta confusione sotto al sole

Avvio una nuova discussione (da approfondire magari in plenaria? Abbiamo un genetista in sala?) partita da uno scambio di mail seguito a una newsletter di un nostro fornitore su tutt’altro argomento (l’astrologia, pensa un po’…). Su consiglio di Romeo, sposto questa riflessione e relativa discussione qui sul blog.
 
In quella catena di mail, a un certo punto Romeo scrisse:
Sul metodo sperimentale sono anche io favorevole basta che venga comunque sempre ben definito e delimitato da paletti insormontabili, altrimenti si rischia di finire all’interno dell’”esperimento” senza aver dato alcun consenso o nostro malgrado costretti (un rapido accenno al fatto di aver ridenominato gli OGM in TEA cercando di farli sdoganare con il bollino della scientificità … e qui sono volutamente pungente).
 
Al che Alice, rispose: 
Aspetta Romeo, mi devi spiegare la cosa di Tea e Ogm perché non ho capito il riferimento. 
 
Al che, io rispondo:
 
Con TEA si intende Tecnologie di Evoluzione Assistita e non c’entrano niente di detersivi di TEA Natura, mi raccomando, non incolpiamo il povero Pietro di TEA…
 
A parte gli scherzi, su TEA e OGM ci sarebbe un mondo da capire.
Da quello che ho capito le TEA (che in ambito europeo si chiamano in realtà NGT, Nuove Tecniche Genomiche) sfruttano una tecnica completamente nuova e diversa per modificare alcuni punti del DNA degli organismi e lo fanno in modo più preciso e meno casuale. Il termine stesso OGM è un contenitore enorme che ormai vuol dire tutto e niente e per questo le normative europee (e meno che mai quelle italiane) non sono più sufficienti a regolamentare tutto quello che si può fare dal punto di vista scientifico e tecnologico (e quindi neanche quello che, come decisione politica, vogliamo che si possa o non possa fare). 
Da quello che ho capito, con le TEA si possono fare ora alcune cose che con gli OGM non erano neanche immaginabili e quindi non sono normate; c’è quindi un buco normativo. 
Non è solo un cambio di nome, ma proprio una tecnica diversa. In pratica si fanno piccole modifiche al DNA di un organismo dall’interno, senza aggiungere pezzi di DNA provenienti da altri organismi (cosa che invece avveniva con gli OGM di vecchio tipo). Per questo motivo non sono OGM in senso stretto, perché non c’è mischione, ecco. Gli organismi ottenuti non sono transgenici.  
 
Ovviamente giornali e siti generalisti (sia quelli pro, sia quelli contro) hanno titolato “il governo approva le sperimentazioni con le TEA, che sono i nuovi OGM” buttando tutto in caciara come al solito. È una questione molto complessa e come al solito la realtà non è bianca o nera, ma contiene infinite sfumature di grigio. 
Le domande (che non so neanche formulare bene e di cui ignoro le risposte) sono tantissime.
Cosa si può (teoricamente) fare con queste nuove tecniche di editing genetico (chiamato CRISPR)?
Quali sono i rischi?
Quali sono gli eventuali benefici?
Cosa, di tutto questo, è brevettabile (e quindi con potenziali problemi etici)?
Vogliamo proibire che su queste cose facciano ricerche le università pubbliche (come quelle italiane), lasciando la ricerca come al solito solo nelle mani dei grandi gruppi privati esteri (americani) o della Cina?
Si può fare agricoltura biologica con semi e piante TEA? (ovvero se una pianta con modifica genomica TEA consente di fare a meno di pesticidi e fertilizzanti di sintesi e ottenere rese migliori con meno consumo d’acqua la possiamo considerare una coltivazione biologica?)
 
Diciamo che la caciara “Sì sì sì, vogliamo gli OGM” contrapposta al “No no no, non vogliamo gli OGM” rende molto difficile capire di cosa stiamo parlando in realtà ed è una nebbia che rende tutto confuso. E nella nebbia, si sa, c’è sempre qualcuno che potrebbe approfittarne…
La realtà è sempre complessa e la semplificazione è un danno per tutti.
 
Mini sitografia che ho trovato, se chi legge qui è interessato.
Una pagina chiara che descrive le distinzioni tra le varie cose è questa:
(incidentalmente trovo la lettura de Il Post e i loro podcast estremamente equilibrati e chiari e lo consiglio)
 
Altre cose vengono spiegate qua:
e anche qua:
 
Qua, interessanti spunti legati alla brevettibilità e considerazioni etiche, sull’agricoltura biologica ecc. di queste nuove tecniche:
 
 
Abbracci a tutti a piene mani
Davide
 
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Comunicazioni di servizio Eventi Riflessioni

Oltre il solo acquisto e la sola vendita: GAS e produttori di Nord, Centro e Sud uniti

Come prima iniziativa proposta in questo nuovo anno, suggerisco questo importante progetto di percorso di economia solidale e mutualistica per provare a rivitalizzare le attività di un Gruppo di Acquisto Solidale e di una comunità di produttori locali.

E’ stata prorogata a fine gennaio la possibilità di candidarsi al bando pertanto ti chiedo di coinvolgere, magari, qualche ragazzo o ragazza che ritieni sensibile a questi argomenti o che magari stia preparandosi alla laurea. Anche qualcuno di meno giovane che però abbia voglia di rimettersi in gioco e che possa valutare di proporre la propria candidatura, sarebbe l’ideale per partecipare al corso di 20 ore in tutto che, peraltro,  prevede anche un rimborso spese.

Quanto mi piacerebbe che qualche nostro amico e compaesano partecipasse …. abbiamo tanto bisogno di nuova linfa vitale e stimolo che possa coinvolgere altri gasisti e produttori che, magari, stanno a guardare dalla finestra rimandando continuamente il proprio coinvolgimento e contributo nella scelta di una spesa etica e solidale che, da sempre, cerchiamo di privilegiare.

Saluti radiosi e un grazie ai promotori di questa iniziativa (Rete Gas Marche, Energas  Veneto e Gas Friarielli di Napoli

 

P.s.: Buon 2025 a te che hai scelto di leggere questo articolo 🙂

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Riflessioni

Lavoratori agricoli irregolari in Italia – e se pensassimo a una CSA

Leggo su l’Indipendente di oggi un articolo che riporto integralmente sperando di non essere inquisito in cassazione 🙂

Rapporto su agromafie e caporalato: in Italia 200 mila lavoratori sono irregolari

In Italia ci sono 200 mila lavoratori irregolari che operano nel settore agricolo. A dirlo è il settimo rapporto su agromafie e caporalato, presentato a Roma presso il Centro Congressi Frentani. Il fenomeno emerge da 3.529 ispezioni effettuate dall’Ispettorato nazionale del lavoro, di cui 2.090 hanno rilevato irregolarità, pari al 59,2% dei controlli. Nel settore agricolo, che vale 73,5 miliardi di euro, la mancanza di regolare inquadramento è poi aggravata da condizioni economiche di sfruttamento: i lavoratori percepiscono una media di 6.000 euro all’anno, ossia 500 euro al mese.

Io penso che questo da solo faccia capire in che condizioni versa la nostra Italia che è stata ingessata in regole e regolucce varie che indirizzano le aziende (agricole in questo caso) a risparmiare sulla manodopera. Conseguentemente il caporalato e ciò che ne consegue ne è diretta conseguenza. Non so come ne usciremo ma certamente dovremmo smettere di leggere queste notizie facendocele scivolare via ….

Provo a buttare la una proposta, partiamo semplicemente magari con la passata di pomodoro che usiamo a casa. Iniziamo a segnarci quanta ne usiamo in un anno. Potremmo ipotizzare di piantarci le nostre piantine di pomidoro in funzione della quantità di passata da realizzare (partire dal seme sarebbe ancora più entusiasmante…), prendercene cura, raccogliercelo e trasformarlo in passata magari a piccoli gruppi per cercare di renderla attività sociale e divertente.

Troppo ambizioso? Non hai la terra per le piante? non hai l’attrezzatura per trasformare il pomidoro? Preferisci prenderlo bio dal supermercato o da qualche fornitore di tua fiducia?

Di buono c’è che si può procedere a piccoli step successivi; magari commissioniamo ad un nostro custode della terra il prodotto e dedicarci alla sola trasformazione oppure, viceversa, trovare un trasformatore che ci trasformi il nostro pomodoro. In questo modo via via ci coinvolgeremmo in qualcosa che poi ci può far culminare nella creazione di una Comunità che Supporta l’Agricoltura (non me la sono inventata io in sto momento la CSA …. se vuoi approfondire clicca e leggi)

Probabile che se togliamo il nostro acquisto di passata il lavoratore venga ancora più sfruttato ma potrebbe anche essere che qualche lavoratore decida di affrancarsi e venire ad aiutarci nella CSA…. tu come la vedi?

Tanti punti interrogativi e spero che ci siano almeno il triplo di commenti perchè dobbiamo incidere in una Società oramai rassegnata e se rendiamo possibile qualcosa del genere sono certo che altri ci seguiranno.

Saluti radiosi

 

P.s. anche oggi mi “gioco” la pausa pranzo (sono lento nell’elaborazione…), spero che tu ti prenda il tempo di un caffè per un commento anche e soprattutto se di critica costruttiva.