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Resoconto riunione plenaria ingasati di aprile

Venerdì sera, presso il centro Mafalda si è svolta la plenaria degli ingasati. Intorno alle 21,15 Claro ci richiama all’ordine e propone di partire col giro di presentazioni, lanciando la domanda “perché siamo entrati nei gas?”. Dopo qualche mormorio parte il giro. Poiché non avevo colto da subito che avendo io una penna ed un quaderno in mano si presumeva avrei fatto il verbale (diciamo che facevo la gnorry) mi perdoneranno i primi perché vado a memoria…e quindi sicuramente sbaglierò. Pace.
Lorenzo: è nei gas da quando sono nati nei primi anni 90, quindi ci crede davvero;
SilviaV: crede nei valori che stanno alla base dei gas;
Alessio: non è ancora nei Gas, è venuto per farsi un’idea ma vorrebbe entrare perché condivide i valori richiamati nel “gaslateo”.
Chiara (dei Piccoli): è nei Gas perché crede (ancora) si possa cambiare il mondo;
Laura: perché è una scelta etica in questo sistema in cui siamo immersi (credo…)
Alice: entrata per la filiera corta, il bio e convinta a restare…per la compagnia!
Babs: perché è un modo di acquistare più consapevole;
Claro: ha provato e si è trovata bene;
Filippo: perché i gas sono piccole economie locali sosatenibili;
Catia: è dentro ai gas per non essere solo “contro qualcosa” ma “per qualcosa”;
Albertina: interessata ad imparare questo approccio diverso da consumatrice, anche per nutrirsi meglio;
Gabriella: perché sono piccole azioni per cambiare;
Luca: perché stare nei gas, nel quotidiano, migliora la qualità della vita;
Gloria: perché sai cosa usi, sai quale storia c’è dietro ai prodotti;
Davide: sono nel Gas perché mi piace che si ragioni anche dentro e dietro le piccole cose;
DanielaP: perch s può costruire una micro società con la forza del gruppo, qualcosa che ci appartenga;
Alessandro: perché è l’unico modo per trasformare questa società distruttiva;
Paolo (Villagrappa): per la S di solidarietà e per il rapporto umano;
SilviaG: è già stato detto tutto…”ma basta con ‘sti giri di presentazione!!”
Cri: perché mi pi9ace il rapporto diretto coi fornitori;
ClaudiaZ: per nonn andare al supermercato e uscire da quei meccanismi;
Francesco e Roberta: per tuto: il biologico, la solidarietà, la decrescita ecc.;
Silvia: per la concretezza;
Antonella: sono nel gas dal 2009 perché è stata una bella scoperta capire che altri la pensavano come me sul bio, sui prodotti etici ecc.;
Andrea: io sono un esterno, sono qui per presentare la mia attività di agronomo e per conoscere i Gas;
ClaudiaL: per lasciare ai miei figli unn mondo migliore;
Francesco: perché mi piace l’idea di poter cambiare le cose;
Andrea (Scifoni): perché sono uno spacciatore di detersivi…
Matteo: perché tutte le cose sono più buone;
Ornella: perché è uno dei modi per far diventare l’economia più reale e più vicina a noi.
Finito il giro di presentazioni si dà la parola a Andrea Asirelli, agronomo.
Andrea: “Mi occupo di agricoltura bio dal 1999, prettamente come consulente esterno, quindi dabdo lezioni, facendo corsi di formazione, spaziando il più possibile: dagli orti per gli anziani a categorie particolari (San Patrignano) oltre a vari ordini di scuole. Quando prima pensavo a come presentarmi, pensavo i primi tempi a S. Patrignano, quando mi chiamavano “esterno”, per presentarmi ad altri. Certo in sé era vero, corretto, ma quando poi, tempo dopo, hanno smesso, per me è stata una bella sensazione, mi sono sentito parte di quel qualcosa. E’ stata una bella esperienza, di diversi anni. Mi piace variare, alternare le lezioni teoriche a quelle pratiche; inoltre è anche divertente affrontare lo stesso argomento con categorie diverse: ad esempio di recente ho lavorato con cassa integrati. Lavorando, negli anni, ho riscontrato che davo indicazioni sulla gestione di alcune piante ornamentali, ad esempio riguardo a come e cosa potare, ma poi le mie indicazioni venivano disattese perché il cliente si rivolgeva a dei potatori che seguivano un proprio criterio: da lì è scaturita per me la necessità la voglia, di occuparmi anche della parte pratica. Punto molto sulla formazione dei miei clienti, non credo nei mordi e fuggi. I clienti poi si fidano perché vedono i risultati. Il guadagno sta nell’avere una piante bella e sana che è anche merito del “giardiniere”. Vorrei avere una base di clienti che si fidano di me e il positivo è che ho riscontri di fiducia dai clienti. Per me diversificare significa portare sempre attenzione ed essere più soddisfatto.
Alcuni dei trattamenti che faccio sono biologici sia su richiesta esplicita del cliente, sia di mia iniziativa: sto lavorando con un asilo nido e la siepe l’ho trattata con prodotti biologici e poi ho condiviso questa mia scelta, motivandola, con la scuola. Il discorso BIO per me è importante perché prevede una formazione della persona, richiede un certo stato mentale ed un certo livello “culturale”; richiede sensibilità ne competenze diverse. Sono “sopravvissuto” agli anni di facoltà dove la frutta doveva venir su “sempre e comunque” per il valore sperimentale (non commerciale in questo caso) della cosa, anche sottoponendo dei meli a trattamenti ogni 5 giorni.
Laura: io ho constatato che c’è ancora un monopolio dei consorzi (parlo per l’esperienza coi miei genitori) e non capisco perché”
Andrea: una volta il consorzio non esisteva nemmeno, esistevano le ditte che mandavano i loro uomini a “dare consigli” e se ne andavano con l’ordine dei loro prodotti. Il Consorzio in sé come struttura è molto comoda però fa e decide tutto (compreso i pagamenti). Il problema è che il contadino è “educato” a cercare i risultato, il quintale in più, e ad andare al consorzio. Le alternative esistono ma non tutti le conoscono. In 50 anni (1935-1985) la produzione di grano è triplicata ma quella di concime è aumentata di 14/15 volte! Attualmente i “grandi” produttori sono talmente “monorotaia” (cioè abituata ad una produzione) che non li schiodi, sono iper-specializzati.
Invece chi è disposto a fare del biologico, è disposto a stare “a testa alta con la fava tra i piedi”, perché bisogna saper prevedere. Il biologico si può fare anche nel verde ornamentale ma richiede maggior tempestività ed ha una minor efficacia rispetto al prodotto conve4nzionale. Bisogna osservare e capire come sarà il tempo no come si comporteranno gli infestanti ecc. Quindi ocorre sperimentare e impiegare più tempo. Non sempre è facile trovare le piante con seme biologico.
DanielaP: “ Ho visitato recentemente l’orto sinergico di una ragazza, è stato molto interessante, ci sono pinate che “aiutano” altre piante. Aiuti anche chi fa orti sinergici?”
Andrea: “Non nel senso che forse dici tu. Cerco di fare alternanza sui terreni. Io uso pinate esca e vario i periodi di semina per ovviare a certi infestanti. Abbiamo anche fatto permacultura in certe scuole. Per concludere: io sono a disposizione e se uno ha la pazienza di ascoltarmi, io punto molto sulla formazione. OBIETTIVO VERDE DI ANDREA ASIRELLI, Agronomo. 3486551790

5 risposte su “Resoconto riunione plenaria ingasati di aprile”

grazie per il lungo e dettagliato resoconto…. alla fine è venuta fuori una bella serata come sempre!!!
se posso fare un appello a tutti (me per prima 🙂 ) magari un pò più di puntualità …se riusciamo a partire per l’orario prefissato (8,30 – 8,45) magari riusciamo a finire prima… anche in nome dei bimbi numerosi che partecipano e ravvivano le plenarie 🙂
altro appunto: CHE BELLE SCARPE CHE AVEVI, LAKE !!!!!! hihihi

Mezzonotte e dieci … micca male … direi che è il record assoluto 🙂

Ottimo lavoro. Ho già dato la mia diposnmibilità a Paolo per il discorso associazione. Interessante il discorso dell’agronomo e l’approfondimento su Ilario.

Direi che io posso stare senza vanire con dei resocontio di questo calibro e anche perchè comunque sia il giro di presentazione iniziale lo fate uguale anche senza me. Penso sia un momento fondamentale che ben ci proietta alla riunione che verrà aprendoci e rendendoci umani 🙂

Avanti tutta, come sempre!

Saluti radiosi

Ciao Ingasati,
mi siete mancati tantissimo questo mesi, ma avevo i suoceri appena arrivati da quel di puglia.
Peccato per l’agronomo.
Ha per caso dato anche consigli pratici? Non è che posso copiare i vostri appunti?
Sono contenta di leggere che la questione conficoni sia rientrata, magari potremmo scrivergli una lettera per esprimergli la nostra vicinanza?
Quanto all’associaizone so già che me ne pentirò ma per il gasrage io sono disponibile ad affiancare i cassieri nel gruppo di lavoro.
Grazie
Sara

ciao Sara, praticamente tutto quel che ha detto l’agronomo l’ho riportato. ha fatto qualche esempio di metodi ma non consgili specifici. Ha voluto farsi conoscere ma poi la consulenza la fa caso per caso.
ciao, andrealice

Caro Romeo,
devi sapere che il giro di presentazione non lo facciamo uguale “anche senza di te” ma lo facciamo uguale “in tuo onore”!
Prima della riunione Claudia di Claudia&Matteo mi ha avvicinato e mi ha detto all’orecchio:
“Oggi che non c’è Romeo cominci tu?”
e DaviGlo ha rincarato:
“Iniziamo facendo il giro di presentazione come fa Romeo”?
Quindi rassegnati ad essere preso in mezzo in presenza e in assenza!
🙂
Ciao

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