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Dal seme al vasetto: giardiniera e zucchine a rondelle rimaste

Giardinera ingasataAbbiamo praticamente completato il primo ordine sal seme al vasetto ed ora è arrivata Giardiniera, zucchine a rondelle e succo di pera. Avevo inaugurato l’inizio con la confettura di fragole ed ora è giusto coronare questo ordine con quest’ultima consegna.
Devo ammattere che la giardiniera e gli zucchini sono fenomenali e proprio come piacciono a me (non si sente esageratemente l’aceto…) e sono tanti gli amici che mi hanno parlato molto bene di tutto il resto quindi direi che è un ordine che è stato un grande successo e lo dobbiamo principalmente alla costanza con cui Babs ha portato a termine la referenza. In quest’ultimo arrivo, di cui alleghiamo fattura di chef service, sono però stati predisposti un certo numero di vasetti in esubero rispetto all’ordine fatto quindi chi vuole può aggiungersi.
In pratica si possono ordinare ancora: 98 vasetti di giardiniera da 340 gr e 40 vasetti di zucchine a rondelle da 180 gr. Purtroppo del prezzo manca ancora la componente della materia prima  ma appena Chiara e Sara li manderanno vi aggiorneremo esattamente del prezzo che sarà certificato dalle fatture quindi senza alcun ricarico; per il prezzo di trasformazione potete verificare appunto nella fattura allegata dove troverete anche le schede di prodotto con esattamente gli ingredienti riportati.
Spero che l’entusiasmo dimostrato per questo ordine ingeneri in qualcuno la voglia di cimentarsi nella referenza per aiutare così Babs e poter pensare di estendere magari i prodotti per il prox anno.

Avanti … chi primo arriva meglio alloggia e si mangia la giardiniera 🙂

Saluti radiosi

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Dopo il cece … che si fa? Vogliamo tracciare una nuova via insieme?

A seguito dell’ultima plenaria e delle proposte di Filippo (presentato efficacemente in questa discussione) con questo articolo si voleva provare a fare il punto della situazione su nuove possibili idee da affiancare al progetto cece portato a termine con un ottimo successo nel 2011.
A questo proposito rielaboriamo una parte del verbale dell’ultima riunione plenaria
Per abbassare i prezzi ottimizzando l’intervento dei terzisti con mezzi agricoli si vorrebbe cercare di “allargare”, per la prossima stagione e così sono già pronti ed in via di semina due ettari di terreno (prima incolto) con l’intenzione di utilizzarlo così: mezzo ettaro al cece, il restante destinato a un grano di varietà Gentil Rosso (grano tenero antico romagnolo con prezzo di circa 40€/q.le) e il Khorasan, che viene da Bassano del grappa ed è similare al Kamut (si consiglia la lettura per sfatare qualche “mito”…) ma non paga royalties per l’utilizzo del marchio ma che comunque ha un costo abbastanza più elevato in termini di seme (150 €/q.le con una resa in semina di 3-4 q.li ad ettaro).

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Presentazione di un produttore: Filippo!

L’articolo è già stato pubblicato sulla rivista a tutto GAS ma merita che ne teniamo una traccia anche noi sul nostro blog anche solo per capire meglio come scegliamo i produttori e cosa gli stessi ci garantiscano. Chiedo scusa se in alcuni punti il racconto è superato… ho cercato di integrarlo/aggiornarlo al meglio.

Carta d’Identità
Nome: Filippo
Cognome: Petrelli
Nato a: Novara
Classe: 1981
Residenza: Forlì
Titolo di studio: maturità scientifica
Professione / Cariche: Bracciante/operaio/agricoltore, a Forli.
Segni particolari: E’ una persona che si fa con le sue mani, ha voglia di metterle a disposizione del prossimo e le usa anche per coltivare la terra e darci i suoi frutti; si è avvicinato da poco ai GAS e si è subito appassionato del tema tanto che, sentito il problema che alcuni avevano nel reperire in loco ceci non ha fatto altro che … seminarne 🙂
Figli: Una bellissima bambina di circa 1 anno e mezzo.

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Cece, la nuova frontiera

Incredibilmente quest’anno siamo riusciti a convincere un gasista di Magliano che viene a Meldola al GASpaccio per la spesa gasista a provare un esperimento avveniristico.

Inizialmente volevamo una quantità limitata di ceci ma poi siamo arrivati ai 32 kg di cece + altri 15 di cece nero (che però non avremo… perchè non seminati.) e così una rigogliosa piccola piantagione completamente gestita a mano è “dovuta” diventare un mezzo ettaro di terreno adibito appunto a cece chiaramente con l’ausilio di mezzi meccanici (comunque ridotti al minimo visto che Filippo ci ha messo tanto del suo). Comunque la scelta è stata rigorosa e si è cercato di impattare quanto meno sul terreno che non è stato fertilizzato e nemmeno verrà irrigato (anche perché non c’è acqua!!!). Va detto che il cece è una coltura “miglioratrice” nel senso che riesce ad arricchire il terreno fissando l’azoto e permettendo così una cultura successiva ulteriormente senza concimi; l’intenzione che avremmo valutato con Filippo sarebbe quella di piantare poi del farro che verrebbe indicativamente buono per il prox anno ….

In dipendenza di come verrà fuori il raccolto, dipende dalla quantità di impurità (sassetti, pula, ecc.) presenti in uscita dalla mietitrebbia, si deciderà se mandarlo o meno a Cesena in vagliatura (pensate che perfino dalle Marche lo portano fino a Cesena per la vagliatura…) ed in base a quante infestanti nasceranno (si rammenta che non sono stati dati diserbanti!!!) si deciderà se procedere ad uno sfalcio prima della trebbiatura. Come si osserva in agricoltura i se sono d’obbligo e

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Referendum 12 e 13 giugno, odio gli indifferenti!

Salve, sono un cittadino qualunque di questa bellissima Italia,
Ho un famiglia fenomenale: una moglie (santa donna!!!), tre figli, una mamma, un fratello ed una sorella, tre cognati, due suoceri, 3 nipoti, tanti colleghi e un numero imprecisato di amici e conoscenti. Tutti noi godiamo delle bellezze di questo pianeta così come soffriamo di alcuni disastri che la Natura ci riserva o dei disastri e delle bellezze di ogni genere che lo stesso uomo rende possibili.
Fatta questa premessa veniamo al dunque, il 12 e 13 giugno ci saranno dei referendum che reputo troppo importanti per continuare a godere del nostro status di paese democratico e, soprattutto, di persone di questo mondo.
Penso che di diversi dei quattro referendum, dovremo in qualche modo rendere conto in prima persona a chi verrà dopo di noi quindi non possiamo e non dobbiamo mancare di andare a esprimerci. Io ho la mia idea ma non è quella che conta … quello che conta maggiormente è il fatto che si vada a votare.
Ho intenzione di filtrare un pò l’ambito dei colleghi e degli amici (la famiglia resta comunque e sempre la famiglia … anche se la mia pressione resterà pesante anche su di loro…) proprio in funzione della partecipazione a questo voto. Inizialmente avevo pensato di chiedere copia del certificato elettorale dei miei conoscenti per un certo periodo dopo i referendum ma ho capito che è una richiesta troppo impegnativa (io stesso conservo il certificato elettorale da una consultazione all’altra gelosamente al sicuro proprio per andarmelo a guardare ogni tanto confortandomi così di vivere in una repubblica democratica…) e così, siccome penso di avere a che fare con persone di buon senso, mi accontenterò di una “dichiarazione di partecipazione al voto” di chi la vorrà dare. Chi non la darà chiaramente mi desterà qualche sospetto e magari gli chiederò conto direttamente appena lo vedrò.
Sinceramente io penso che chiunque inviti all’astensione sarebbe da mandare in tribunale per vilipendio alle persone che hanno combattuto (e tanti pure fino all’estremo…) per lasciarci in eredità la nostra Costituzione e la nostra terra. Questo voto (almeno di tre dei 4 quesiti) come forse nessun altro è un voto che non ha a che fare con destra, sinistra, centro (rammento che i due referendum sull’acqua sono frutto dell’impegno e della raccolta firme della “Società Civile” senza alcun apparentamento politico); è semplicemente ed unicamente, dal mio punto di vista, un voto al futuro nostro e di chi verrà dopo, un voto alla speculazione sulla vita e al futuro del genere umano. Insomma un voto che va oltre noi stessi che lo esprimiamo e di questo dobbiamo sentire la responsabilità individuale, ognuno di noi deve farlo, anche chi non può votare direttamente (pensiamo ai minori di 18 anni …) perchè, comunque, anche lui può incidere su qualcuno che invece al voto magari può prendere parte.

Ricordo anche che, volendo, c’è la possibilità di rifiutare la scheda (e quindi di votare) per uno o l’altro referendum se non rispecchia o non è condiviso … basta farlo presente al momento del ritiro delle schede nel seggio; questo per dire che NON C’E’ SCUSANTE AL NON VOTO

Restiamo umani radiosi

Romeo Giunchi, un cittadino del Mondo di cittadinanza Italiana!

P.s.1: Odio Gli indifferenti!!!

P.s. 2: Se qualcuno proprio non riesce a tornare nei luoghi di residenza per votare batta un colpo che si può informarsi se si riesce ancora a iscriversi tra i rappresentanti di lista … essendo membro di un seggio può votare anche nel seggio in cui è rappresentante 🙂

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Dal seme al vasetto, il primo ordine inoltrato: FRAGOLE

Non nascondo una certa, esagerata, soddisfazione per aver finalmente inoltrato il primo ordine di un nuovo progetto inGASato.

Qui trovate da cosa deriva e da cosa nasce ma mi preme sottolineare una cosa che deve risvegliarci. Se riusciamo a pianificare un minimo i nostri “consumi” alimentari di talune specie possiamo permetterci di “commissionare” ai nostri agricoltori locali esattamente quello che ci servirà e che, se coltiveranno dandoci fiducia, sicuramente venderanno.

Ricordo ancora quando da carellista in una cooperativa della frutta caricavo camion e camion (ma tanti è!) di pesche che andavano all’AIMA per finire il più delle volte sotterrate e macinate dal peso di ruspe che ne decretavano una infausta fine a spese dei contribuenti che finanziavano questo “Istituto” e di tanti al modno che morivano di fame. Quanto mi faceva star male questa cosa!!!

L’ordine delle fragole vedrà circa 55 kg di fragole inviati a shef service per la trasformazione in circa 100 vasetti da 370 ml e circa altri 75 kg da destinare alla trasformazione in proprio di tanti amici gasisti. In tutto fanno circa 1 quintale e 30 kg di fragole che probabilmente il prossimo anno potremo prenotare prima che i nostri coraggiosi imprenditori agricoli (perchè oggi per buttarsi in agricoltura ci vuole soprattutto e solo coraggio!!!) preparino il terreno in cui piantare le fragole!

Per correttezza cito i coraggiosi che ci hanno creduto nella speranza che sia l’inizio di una nuova, grande avventura:

Gli autoproduttori:
antonellaM, MonicaP, francescam, Irene e Arturo Meldola, Monia S. Meldola, pietro, Remo Mambelli, sarmik, rosanna amadio, simon.
Chi ha ordinato i vasetti fatti da shef service:
claudia e matteo, Maurizio, AliceyIvan, andream, massimos, Remo Mambelli, Romeo Giunchi, babs, Lake, mammarocco, silia

Grazie a tutti … ora cercherò di coinvolgere Babs nella cosa affinchè possiamo portarla avanti insieme e spero anche che siamo in diversi a vedere di approfondire questo progetto e renderlo replicabile per tanti altri!

Saluti radiosi

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Giù le mani dai referendum!

Il Comitato Referendario 2 Sì per l’Acqua Bene del Territorio Forlivese si mobilita contro il tentativo di scippo dei referendum da parte del Governo.

Ogni tentativo di impedire ai cittadini di esprimersi rappresenta un attacco alla costituzione e alla democrazia.

Per questo lunedì 2 maggio, dalle ore 17 alle ore 19 verrà organizzato un presidio davanti alla Prefettura di Forlì – Cesena, P.zza Ordelaffi 2 Forlì.

Il Comitato ha inoltre inviato una lettera a tutti i membri del Parlamento in cui chiede di attivarsi affinché venga impedito questo scempio democratico.

Vogliamo che i cittadini vengano informati, vogliamo che sappiano che i referendum ci saranno e come sarà possibile votare. Giù le mani dai referendum, oggi più di sempre si scrive acqua ma si legge democrazia.

Forlì, 28 aprile 2011

Comitato Referendario 2SI per l’acqua bene comune – Forlì Pallareti Marilena 339 3242067

 

Io ci sarò … non si può mancare!

Saluti radiosi

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Resoconto riunione 08/03/11; verbalizzatrice Alice; Moderatore Paolo

Sono le 21:05 quando si comincia, e siamo tantissimi!

Elena, della casa del cuculo, ci parla di “Arate Arte”. Un progetto che prevede l’affitto di uno o più quadri per un certo periodo di tempo. Alla fine del periodo stabilito, diciamo un anno, si ha un bonus (quello che si è pagato d’affitto) da usare per acquistare il quadro in questione, oppure un altro. A tal proposito ci ha portato un dipinto per ogni sottogruppo in “visione gratuita” per un mese, che noi gasisti possiamo ammirare nelle sedi oppure ogni membro può decidere di portarlo a casa per provare l’ebrezza di una vera opera d’arte nelle proprie mura domestiche.

Questo il link dei quadri che fanno parte del progetto.

Passiamo poi alle presentazioni, col proprio nome e quello della propria banca.
Paolo spiega la disposizione delle sedie in cerchio, questo tipo di disposizione favorisce la socializzazione e da la possibilità a tutti di parlare.

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E’ possibile una Società migliore? Integriamo il gaSlateo?

 

Tratta da http://leo.leonardo.it

Cari amici inGASisti,

dopo l’ultima serie di e-mail in cui si è assistito ad un “battibecco” fra due gasisti ho avuto occasione di riflettere qualche giorno per farmi un’idea più serena e anche per conoscere personalmente entrambi gli interessati (ne conoscevo solo una parte…).

Conoscere personalmente i componenti del gruppo per me è una cosa essenziale perchè permette di associare a dei “nik name” dei volti, delle storie, delle passioni e dei sentimenti, in poche parole delle persone in carne ed ossa!

 Il gruppo si è parecchio allargato rispetto a quello di partenza (che bello!) e ancora si aggiungono nuove persone e questo dimostra la forza e bontà dei principi che porta avanti; lo scambio di battute o di commenti via mail oppure su una discussione facilita parecchio i contatti ma purtroppo non facilita per nulla il conoscersi personalmente, che è ben altra cosa e che è sempre + difficile viste, appunto, le dimensioni del gruppo.

 Quando sono un pò “giù di corda nell’attività inGASata” mi rileggo il nostro documento fondante (gaSlateo) che, dal mio modo di vedere, è il frutto di una bella serie di cervelli sintonizzati e proiettati

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Resoconto riunione plenaria 04/03/2011

Iniziamo verso le 08:55 con il solito giro di presentazioni con nome e verdura preferita: Andrea carote, Sara carote, Martina (“intrusa”) zucchini, davide patate, Gloria pomidoro Ciliegino, Leonardo pomodoro, Manuela pomodiro datterino, Laura pomodoro, Ivano spinaci, Alessandro (broccoli in inverno e pomidoro in estate), Diego cavolo nero, Gilberto Cavolo romano, Gabriele Insalata, Massimo carote, Chiara zucca, Gianluca pomidoro, Alex rucola, Gessica insalata, Maya latte (lei è giustificata…:-), Paola Zucchine, Angela radicchio, Michele rucola, Luisa pomidoro, Cristina insalata, Marco cavolfiore, Daniela Rucccola (proprio con 3 c…), Raffaele radicchio, Barbara Cavolini, Simona carote, Clara finocchi, Max pomidoro, Luna cetrioli, Gianluca zucchini, Romeo Finocchio. Durante la riunione si aggiungono almeno altre 7-8 ai quali però non viene rivolta questa domanda strategica…