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Succhi di frutta

Come promesso a Luca ecco la mia ricetta dei succhi di frutta:

Ingredienti

1 kg di frutta matura (io l’ho provato personalmente con pesche, albicocche e pere)

Dai 500 ai 700 grammi di acqua (a seconda dei gusti)
2 misurini di zucchero (io uso di solito succo d’uva concentrato oppure lo zucchero di canna della bottega)
succo di un limone.

Procedimento:

Si può chiaramente usare multipli delle quantità soprariportate.

Una volta lavata e denocciolata la frutta la passo nell’apposito passatutto per rimuovere buccia e scarti ed ottenere la polpa che metto subito in pentola a bollire assieme al dolcificante scelto (quest’anno proverò con il succo d’uva di Lotti mettendo meno acqua)
Intanto preparo l’acqua e spremo i limoni ed aggiungo alla pentola; appena inizia a scaldarsi (la porto in ebollizione) aggiusto il dolcificante secondo il gusto ed aggiungo l’acqua fino a mio piacimento quindi imbottiglio (nelle bottigline dell’anno prima pulite dopo l’uso) e poi faccio cuocere a bagno maria per circa 20 minuti nella famosa furnaséla a legna e il gioco è fatto. Ripongo in dispensa per i tempi invernali e mi godo il meritato riposo 🙂

Fatemi sapere come andrà!!!

Saluti radiosi

6 risposte su “Succhi di frutta”

scusa, ma se perchè bolli il succo della polpa? così distruggi vitamine e principi nutritivi. se non bolli?cìè il succo di limone come conservante-antiossidante.contiene l’acido citrico che ha queste proprietà. dammi lumi

Il problema è cercare di amalgamare bene gli ingredienti. Se non porti ad una certa temperatura il composto è difficile che l’acqua e il succo si amalgamino bene e nella bottiglia poi decantano i due composti (è anche difficile imbottigliare perchè si deve continuamente mescolare il tutto), quando poi vai a utilizzare il succo devi energicamente miscelare ma non sempre (almeno con le albicocche) si rimischia efficacemente. Riscaldando tutto il composto invece l’effetto è meno marcato e anche poche scossate rendono il tutto omogeneo al momento dell’utilizzo.

Mia mamma non ha mai messo il limone e il fatto di far bollire a bagno maria ha sempre permesso la conservazione (almeno per un anno) dei succhi di frutta imbottigliati. Sicuramente il limone gli permette di mantenere meglio il colore (come giustamente osservi tu la sua funzione antiossidante) permettendo di riconoscere ad occhio il succo di pesca da quello di albicocca; per me anche il sapore stesso ne risente.

Penso che le vitamine termolabili già con il procedimento di cottura a bagno maria si volatilizzino anche se il composto è chiuso ermeticamente dentro la bottiglia … non saprei … ci vorrebbe un chimico … magari Luca ci aiuterà a dipanare il mistero.

In conclusione il bagno maria ci permette di fare delle prove ed adattare la ricetta ai nostri gusti – palati … provare per credere.

Saluti radiosi

Come frutta matura x la marmellata noi saremmo interessati alle prugne stanley (pesche, albicocche, susine ce le fornisconi i miei genitori)

RICETTA MARMELLATA DI FRUTTA by GESSICA&ALEX – X chi non ha la Furnasèla….Conservazione SENZA il Bagno Maria:

Per 1 kg di frutta matura, 2 etti di zucchero, scorza+un po’ di succo di limone.

Sbucciare la frutta e tagliare la polpa a pezzettoni. Aggiungere un po’di scorza di limone non trattato, un po’ succo di limone, lo zucchero e mettere il tutto a bollire in una pentola di acciaio antiaderente (con il fondo grosso, x evitare che attacchi).
Se c’è bisogno aggiungere un pochino di acqua, io personalmente, di solito non aggiungo acqua anche perchè la frutta, cuocendo ne produce abbastanza.
Mescolare di tanto in tanto e fare bollire per circa 1 ora e mezza o due.
Intanto preparare i vasi (devono essere puliti e assolutamente asciutti).
Dopo circa un’ora e mezza di bollitura spegnere la fiamma.
A questo punto versare in una padella (sempre antiaderente) 2/3 mestoli di marmellata e “tirarla” in padella per circa 10/15 minuti (mescolando sempre con un cucchiaio di legno) fino a quando non raggiunge una consistenza “mielosa”.
Quando è pronta versare immediatamente la marmellata bollente nel vasetto, chiudere ermeticamente il tappo e capovolgere a testa in giù. La marmellata deve essere bollente (dalla padella al vasetto) in modo che il calore sigilli perfettamente. L’ideale sarebbe fare in modo di mettere in padella la quantità necessaria a riempire un vasetto.
Ripetere il procedimento per riempire tutti i vasetti.
In questo modo la marmellata si conserva perfettamente nel tempo e mantiene il colore e il sapore della frutta.
Può essere una alternativa a chi non ha il pentolone o la furnasèla x il bagno maria.
Anno scorso, con questo procedimento, abbiamo fatto la marmellata di pesche, albicocche, ciliegie, prugne, fichi…ed è venuta OTTIMA!!!!

scusate…
sono capitata qui, proprio cercando come fare succhi di frutta: grazie per la dritta, ma…
noi comuni mortali, abbiamo bisogno di sapere quant’è un misurino di zucchero/fruttosio..
😉

ah e poi.. quanto dura il succo fatto così?

Ciao Sara, premetto che è esclusivamente una questione di gusti comunque 1 misurino è 100 grammi.

Il succo fatto così e bollito a bagnomaria a me dura un anno … perlomeno, dovrebbe durare tanto … quello di anno scorso è già finito :-)))

A proposito, complimenti per il tuo blog … interessante il discorso della birra … mi sa che il buon Alex ed io saremo molto interessati e ti chiedermo qualche informazione … è da un pò che vorremmo provare a farcela :-)))

Saluti radiosi

grazie per la risposta!
è che quando si comincia con cose nuove, vado nel panico se non ho i dati giusti… eheh!!!

per la birra, quando volete, chiedete..
è una bella soddisfazione, e c’ha un effetto collaterale mica male: le bottiglie sono veramente riciclate, e all’infinito.
🙂
A noi è venuta un po’ forte, ma abbiamo scelto il malto e tutto il resto, simile alla guinness.. è molto corposa, niente a che vedere con le pilsner e le weizen!

La mia email dovrebbe essere nel form della risposta..
😉
(ma poi vi passo Paolo, io tutto sommato ho fatto bassa manovalanza.. e..ehm… sono piuttosto astemia! hihi)

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