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Resoconto riunione inGASata del 04 Novembre 2011

Partenza piuttosto a singhiozzo e arrivi continui poi finalmente alle 21:15 (termine ultimo!!!) si parte.

Il giro di presentazione è d’obbligo e stavolta ci si presenta con nome ed Hobby:
Paolo (no hobby); Sara – Sarmik sul blog (Canto in coro Gospel); Luciano Villagrappa (non ha hobby al momento); Antonella – Mammarocco sul blog – Villagrappa (Cucina naturale); Anna  che è la titolare di doppio zero (fare ritratti e cantare); Margherita Ricci che è la ncoltivatrice e produttrice di olio S.Cristoforo (Giardinaggio); Barbara - Babs Gasrage sul blog (cucina); Fabio (pattinaggio in linea); SilviaG Cà Ossi (accudire i suoi gatti); Silvia – Silia sul blog (piante, gatti, campagna, “mettere assieme i colori”); Grazia studentessa, (trovare amici e nuovi gruppi); Annalisa Villagrappa (orto e passeggiate); Ornella Gasrage (fotografia e scalare montagne); Diego Gasrage (cucina e bicicletta); Maurizio (pallacanestro); Claudia Cà Ossi (Settimana eutropea per la riduzione dei rifiuti); Matteo Cà Ossi (Pallacanestro); Gloria – Daviglo sul blog (cucito e montagna); Davide Cà Ossi (Montagna, cucina, “spacciatore” di pasta mare); Luca Cà Ossi (ora il suo hobby è la figlia e lo studio di psicologia); Francesco Gasrage (viaggiare); Andrea (Lettura); Romeo (agricoltura e galline). Sono arrivati altri 4/5 gasisti durante la riunione ai quali ho dimenticato di chiedere gli elementi per la “schedatura”, mi diapiace per loro 🙂

Passiamo ai punti all’ODG.
Presentazione dell’azienda Doppio zero (Gastronomia bio)
Anna presenta la sua azienda spiegando di essere cuoca, ci racconta che era partita come agricoltore diretto a Ravaldino in Monte, aveva costruito casa in bioarchitettura per ricavare poi una sorta di agriturismo ma per problemi famigliari ha poi venduto tutto e si è trasferita a S.Martino in Strada e ha aperto l’attività in viale Bologna in zona Cava vicino alla rotonda di Villanova, traducendo la sua passione appunto in questa attività. In pratica riesce ad esprimersi al meglio con la cucina naturale, etnica, personale (nel senso che da il suo tocco ad ogni sua creazione. Vista gusto e digeribilità sono i punti che si prefigge la sua cucina; fin da quando aveva 12 anni cucina cercando di sviluppare il suo estro artistico.  Riesce a preparare di tutto dalla pasticceria alla pasta (e a giudicare dal rinfreschino finale direi che le viene + che bene!!!). Gli ingredienti sono rigorosamente ed esclusivamente bio, le farine provengono da mulini della Regione (no Conficconi). La proposta per la “inGAStronomia doppio zero” (definizione liberamente carpita e integrata da Antonella durante la riunione) che potrebbe funzionare con una card ingasata (già abbozzata e presentata in riunione) che da diritto ad uno sconto e su cui si potrebbero registrare le varie spese per coloro che vanno direttamente in sede a scegliere tra i prodotti disponibili; questo permetterebbe di non appesantire l’organizzazione e così potremmo risparmiare il referente e non passare direttamente dal blog. Discutiamo un po’ su questo aspetto che, per alcuni, presenta qualche criticità arrivando alla conclusione di affiancare a questa inGAStronomia “00” card una sorta di ordine quindicinale di prova sul blog in cui ogni sottogruppo si organizza come crede per ritirare gli ordini autonomamente pagando al ritiro per tutto il sottogruppo. Visto come andrà l’ordine si deciderà se e come procedere in accordo sempre con Anna.
Olio (presentazione di un produttore di zona: l’olio di San Cristoforo)
Fatto il doveroso preambolo circa il fatto che attualmente abbiamo già una referenza di olio acquistato dall’amico Lorenzo Segurini (che tra l’altro arriva in riunione verso la fine proprio in tempo per le degustazioni :-), passiamo alla presentazione di Margherita che presenta il suo (e del marito che comunque fa un altro lavoro) olio sottolineando che l’olio non va considerato un semplice condimento ma un vero e proprio alimento, spiegandoci poi che la sua produzione essendo limitata finora è stata dedicata ad amici e conoscenti. Ha ereditato l’oliveto (circa 3 ettari) e lo mantiene con diverse piante di olivi di varie razze ed è proprio molto vicino alle stalle di Saurano. Spiega che era, fino a pochi anni fa, certificata bio anche perché si avvaleva di una sovvenzione regionale, poi però è sparita la sovvenzione e hanno abbandonato la certificazione (troppo onerosa) che comunque è rimasta di fatto anche per volontà del marito visto che in azienda viene usato solo solfato di rame in limiti molto ridotti.
La molitura la fa a Rimini e potrebbe anche lasciare l’olio la ma non vorrebbe farlo mischiare a tutti gli altri oli vedendo anche che tipo di olive alcuni portano. Ha certificazione DOP ma per essere certificato tale l’olio del frantoio deve essere mescolato agli altri e poi reso al produttore e anche questo, per i motivi sopra, non è troppo gradito. Racconta che in alcuni paesi d’Europa addirittura fanno cadere le olive con sostanze spruzzate dagli aerei risparmiando così parecchi soldi di manodopera per la raccolta. Va segnalato poi che essendoci pochi frantoi passano più giorni prima della molitura facendo in questo modo decadere alcune proprietà proprie dell’oliva che per trasferirne il massimo nell’olio andrebbe spremuto quanto prima subito dopo la raccolta.
Lei ed il marito invece raccolgono (facendosi aiutare da manodopera del loco scelta anche in funzione dei bisogni delle persone vista limperante crisi … ) e portano tutto in giornata al frantoio, raccoglie olive non troppo mature per preservare aromi e sapori e sostanze organolettiche. Le piante non vengono innaffiate quindi risentono particolarmente della “stagione”.
L’oliveto ha diversi tipi di olive, anno scorso il leccino non ha prodotto, quest’anno si anche se era leggermente più acerbo, cita latri nomi di razze di cui mi rimasta la “Corniolo”; spiega che l’olio ogni anno è diverso e proprio questo dimostra che è naturale ed è difficile non dubitare di quegli oli che mantengono costantemente lo stesso sapore e caratteristiche.
Hanno dovuto fare la scelta della lattina per mantenere al buio l’olio e mantenerne le caratteristiche ma l’handicap è che la lattina non si conserva e tende a ossidarsi quindi è difficile riutilizzarla. spiega che è fondamentale conservarlo al buio e ha fatto anche esperimenti ci conservazione in frigorifero o freezer ma in bottiglie piccole in modo che quando si estrae lo si usi poi subito mantenendo così gli aromi e i sapori dell’olio appena spremuto. Il freddo è temuto dall’olio che è pur vero si ri.liquefà ma in questi passaggi perde comunque delle importanti caratteristiche nutrizionali.
Se si va ad aiutarli per una giornata nella raccolta delle olive di solito si viene premiati con un buon bottiglione di olio (la raccolta per quest’anno è però già terminata :-) 
Al sud in diversi posti tendono a far cadere le olive (per risparmiare sulla raccolta) e questo implica che le olive siano molto più mature dando così un olio diverso, su questo discorso si accende una discussione in cui si può sintetizzare che ognuno ha i propri gusti in fatto di olio 🙂
Decidiamo per aprire un ordine sul blog in cui verrà anche illustrata la composizione del prezzo finale (11€/litro) visto che ancora un pò di olio le è rimasto.

A questo punto sono ormai le 23:00 e si decie per una abbondante libagione basata sui tanti assaggini (sia dolci che salati) portati da Anna e da lei illustrati uno ad uno. Paolo ha fatto qualche foto che spero pubblicherà ma che non rende assolutamente il gusto e la spiegazione diretta di ogni singolo ingrediente che ci ha fatto la stessa Anna. Grazie a Margherita (olio) e SilviaG (pane) abbiamo anche degustato il superbo olio di San Cristoforo! Peccato per chi non c’era e beato il GASrage che si è portato via il cabaret rimasto 🙂

La riunione è poi continuata attorno al tavolo sbecchettando sul buffet …

Legge regionale sui GAS: a che punto siamo?
Ornella spiega un po’ l’incontro che è avvenuto in Regione con diversi Consiglieri Regionali per cercare di studiare una legge regionale in favore dei GAS. Sabato 19 ci sarà un’altra riunione in cui gli inGASati vorrebbero portare portare il discorso restrittivo di quanto fissa la legge sulla necessità di costituirsi in Associazione provando magari a proporre una sorta di registro Comunale di questi GAS che non abbia implicazioni burocratiche e costi di gestione e mantenimento. Inioltre si vorrebbero approfondire le difficoltà e le coperture fiscali per i cassieri e per le movimentazioni di cifre ingenti ai quali sono costretti.

Cena ingasata natalizia: organizziamoci!!
 Siccome la sala del Villaggio Mafalda è già occupata i venerdì, sabati e domenica di dicembre e peraltro non mette + a disposizione la cucina, si pensava al circolo di Villagrappa (noto sottogruppo inGASato in esponenziale espansione ….); le date analizzate sono il 3, il 10 senza escludere neppure la possibilità del capodanno inGASato. I Villagrappini (o villagrappesi che dir si voglia) si informeranno e riferiranno. Cristina è stata proposta liberamente come capogruppo che studierà il progetto e lo farà decollare. Ci siamo dati tempo fino a metà novembre per decidere!

Formaggi: iniziativa del CAI del 12/11/2011.
L’assemblea nomina Ornella (che di hobby ha scalare le montagne…) a rappresentare gli inGASati e le loro istanze alla riunione portando i saluti di tutto il gruppo, lei stessa poi riferirà eventuali inizative interessanti. Lorenzo consegna davanti tutti noi il listino dei produttori di formaggio di capra della valle Montone essendo lui già stato contattato proprio dal CAI e avendo visto cosa altri GAS vicini già acquistano da questo gruppo di allevatori caseari di montagna della val Montone.

Varie ed eventuali a go-go
La riunione di dicembre salterà e verrà concentrata nella cena inGASata; la prox riunione ci sarà pertanto il 13 gennaio 2012 (il primo venerdì sarebbe la festa delle befane e non si voleva allontanare potenziali befane inGASate dai loro bambini); inoltre conh Francesco abbiamo prenotato i primi venerdì di ogni mese di qui fino ad aprile … and a Happy new Year

Non so voi ma queste riunioni mi arricchiscono ogni volta di più, conoscere nuove persone, vedere nuovi interessati e il loro timoroso silenzio stimolati almeno ad un sorriso, vedere amici che oramai considero di sempre e scherzare con loro realizzando e costruendo i nostri acquisti ed intessendo le nostre filiere dandogli le nostre impronte etiche inGASiste mi permette di pensare che stiamo cambiando il mondo!!!

Saluti radiosi

8 risposte su “Resoconto riunione inGASata del 04 Novembre 2011”

nononono io mi ero proposta come AIUTO cuoca non so mica fare a fare la capogruppo!!! non so le quantità per così tante persone , non so nulla, non so nemmeno cucinare bene!!!….daiiiiiiiii non si fà così!!! non mi date questa responsabilità!!! non ce la posso fare….
pizza per tutti???? 🙂

e poi vorrei proprio sapere dov’è andato a finire il cabaret rimasto del gasrage, visto che stamane non ce ne era traccia!!!! 🙂

Tranquilla cri, siccome nons emrbava vero di avere qualcuno volontario dalla prima ora ci siamo fatti prendere la mano e lo abbiamo nominato capo gruppo … ma co me per gli inGASati è iol gruppo che fa la forza 🙂
Mentre per il cabaret temo che Paolo avrà tanto da raccontarci 🙂

Saluti radiosi

aahhhh meno male!!!
intanto mi scuso per non averti ringraziato dell’ottimo resoconto come sempre, ma mi sono talmente spaventata che non ho capito più nulla 🙂
io potrei proporre di lanciare un sondaggio su google per scegliere la data della cena mettendo come opzioni il 3 il 10 o il 17 dicembre, lo farei io, ma non so come si fà 🙁

ciao, nella mail paolo ha lanciato un po’ di sondaggio. avevo visto però solo le date del 3 e del 10, che confermo che a noi vanno bene. il 17 lo lascio come ultima scelta ma se agli altri ve bene ci stiamo anche noi (è il mio compleanno…!).
grazie del resoconto chiaro efficace e “sentito” soprattutto nelle considerazioni finali.
ciao, andrealice

scusate, ma di che mail state parlando? io ne ho un sacco di paolo, ma su un sondaggio no 🙁

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