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Riflessioni

Il mutuo aiuto e la Solidarietà – e i social?

La pandemia passata ci ha un pò tutti pesantemente terremotato (almeno quasi tutti); Whats App e la facilità di commentare (e conseguentemente essere fraintesi) ci ha ulteriormente diviso.

Come dice il nostro Pietro: la malattia dell’inoltro (di qualsiasi articolo, post, video, registrazione, fotografia) è alla portata di un semplice click e diventa “epidemia” …. e non conti più le interazioni. Ad un certo punto, essendo il tempo umano “finito”, arrivi a mettere tutto come letto e amen. Perdi cose importanti e meno ma … perdi … e con me perdono anche gli altri dentro al gruppo. In fondo la “perdita” ci unisce ancora una volta.

Sono arrivato più di una volta ad uscire dai gruppi WA perché mi rendo conto di risultare divisivo e questo mi fa pentire ogni volta che poi ci ricasco. Un gruppo su WA è chiuso quindi è meno facile pesare le parole che si scrivono o registrano.

Quanti compagni di strada persi per questo o quel commento, quante perdite! Poi, però, ci sono gruppi speciali con cui, ad esempio, ci si organizza per coprire i turni alla mensa Caritas di Forlì, o altri dove ci si organizza per la cura dei sentieri e del nostro amato Bidente …. e realizzo che anche in mezzo all’oceano, ci sono dei porti sicuri.

Il blog non è troppo meglio ma, essendo pubblico, almeno mi porta a pesare le parole e, soprattutto, rileggere anche più volte per affinare il concetto per come lo sento più “mio”.

Sto seriamente meditando di uscire da WA un pò come ho fatto quando uscii da Facebook: meno social e più “animale sociale” che  privilegia incontri diretti e di persona ed anche una telefonata, di quelle che allungano la vita. Mi accorgo che il canale di messaggistica rapida è dopante, da dipendenza e rende troppo semplici certi passaggi … e ogni giorno che passa è sempre più difficile uscirne …

Ultimamente leggo molto di più e leggere aiuta parecchio a …. non scrivere su WA 😆

Ultimamente ho abbandonato completamente la TV ed anche l’ultima serie che mi aveva “drogato” (Criminal Minds). Nel leggere ritrovo persone che avevo perso di vista e che hanno una capacità magnetica di scrivere ed un carisma sicuramente sopra la media.

Ne ho incontrato uno nell’intricata rete in cui ho cercato (e sto cercando tuttora) di raccogliere spunti perchè sentivo il peso degli anni nel GAS e la sostanziale immobilità degli inGASati.

Ho iniziato a seguirlo e leggere sue considerazioni e ho ritrovato quel minimo di appoggio su cui darmi la spinta per tentare di riemergere e per continuare a crederci.

Riporto qualcosa che è semplicemente una sintesi perfetta di quello che anche io sento nel mio profondo:

Come ci racconta il libro di Pablo Servigne e Gauthier Chapelle sulla “Altra legge della giunga”, gli animali e l’uomo sono guidati sia dalla legge della competizione che da quella della collaborazione e del mutuo aiuto. Ma mentre la legge dell’egoismo consente agli individui di primeggiare gli uni sugli altri, la legge della solidarietà si dimostra vincente a livello di gruppo: i gruppi che vivono meglio nel loro ambiente sono quelli che collaborano maggiormente; quando le condizioni sono ostili, il mutuo aiuto è la chiave della sopravvivenza.
“Finché siamo in grado di mantenere dei legami, e soprattutto una storia comune, abbiamo delle possibilità di attraversare le tempeste. Ma se questa tela così fragile si sgretola, se le ragioni che ci tengono insieme svaniscono, allora la questione si complica velocemente. Il cedimento è prima di tutto quello della storia che ci fa vivere insieme. Il resto è secondario, sono questioni tecniche. Se  restiamo uniti, possiamo gestire gli aspetti tecnici. In effetti, la cosa più pericolosa non è la mancanza di cibo, ma la presenza di esseri umani educati nella cultura dell’ognuno per sé, che si chiudono agli altri, di bambini viziati ed egoisti. Il mondo sarà probabilmente molto pericoloso a causa di questo. Il mutuo aiuto è ancora più importante quando le cose si complicano, questo rende ancora più importante imparare ad amare i propri vicini e a condividere”.

La capacità di sviluppare e applicare la legge della solidarietà è quanto più ci serve per affrontare questo passaggio d’epoca nel modo migliore; come scrive Lorenzo Guadagnucci: «Oggi prevale la “legge dei mercanti”, domani dovrà esserci la “legge della solidarietà”».

Grazie di esserci, Andrea Saroldi!

Saluti radiosi

2 risposte su “Il mutuo aiuto e la Solidarietà – e i social?”

I social sono uno strumento del presente, per me non nativo digitale, un pochino ostico da manovrare. A volte tendono a ampliare i solchi tra le persone, ma possono anche costruire ponti. Come tutti gli strumenti quindi possono essere usati bene o male…

I social sono uno strumento del presente, per me non nativo digitale, un pochino ostico da manovrare. A volte tendono a ampliare i solchi tra le persone, ma possono anche costruire ponti. Come tutti gli strumenti quindi possono essere usati bene o male…

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