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Furgoncino Riflessioni

Luca Pala e la sua azienda, un salvataggio possibile

Partono i saluti tra gli intervenuti collegati … finalmente inizio pure io a riconoscere i volti, i sorrisi e, in mezzo a tutti, a colpo d’occhio e senza nemmeno leggere alla base, individuo il pastore: Luca Pala … dove sarà …trovalo anche tu ?

Nel “petting” iniziale (se non ti sei collegato agli incontri del furgoncino non puoi capire il significato sotteso al termine hard tra virgolette … ma la Treccani non tradisce mai 🙄 ), Mauro propone una calendarizzazione futura di una presentazione di “Tra Terra e Cielo”, azienda marchigiana che sta attraversando grossi problemi e sarebbe utile aiutare con gli acquisti di pasta (effettivamente purtroppo la pasta non trova posto, al momento, nel furgoncino per problemi di volumi). Spiega come questa azienda coaguli dietro di se almeno 100 produttori agricoli biologici della zona che conferiscono i loro cereali riuscendo a farli trasformare nel pastificio appunto di “Tra Terra e Cielo”. Si concorda di poter avere loro in una serata di presentazione specifica dedicata.

Alle 21:23 Diana prende le redini e “doma” i più recalcitranti che non si sono ancora indicati come appartenenza nella descrizione della connessione e da fuoco alle micce … le donne … sempre una marcia in più …

La serata verrà “coadiuvata” anche da Francesca Pascucci dell’azienda Butrigo (la sempre sorridente gasista/produttrice … DUE marce in più) nonché membro della “Ciurma” (bellissimo conio letterario che bene si presta a definire l’opera che intendono portare avanti, di astrazione piratesca ma non si vedono bende all’occhio o uncini alle mani ma tanti bei sorrisi).

Ciurma è inteso come acronimo di: Comunità Integrata Urbana e Rurale di Mutuo Appoggio. E’ una rete di persone ed associazioni, costituita in APS dal 2018 e che, entro fine mese marzo, verrà pure registrata al RUNTS. Si occupa principalmente di:

  • Aiutare e coordinare i mercatini contadini
  • Coordina il GAS Nomade (riporto solo lo spot “cassette a staffetta” che è già affascinante di suo ed ha obbiettivo di estendere oltre i confini del gas tradizionale il giro dei produttori …. Idea meravigliosa!);
  • Garanzia partecipata (tentativo di superare la certificazione consapevolizzando produttori e consumatori e affiancando il gruppo qualità e visite ai produttori dei GAS);
  • Moneta sociale “Ora” (cerca di astrarre dal mercato rendendo multi-reciproci gli scambi unendo banca del tempo al commercio classico, per come almeno ho capito)
  • Cassa mutua (e qui salta fuori il progetto pensato per il pastore Luca Pala ma … non solo), per come è stata spiegata durante la riunione. Il punto veramente forte per quanto ho capito, è che con le basi di microcredito e mutualismo fra produttori, si stanno gettando le fondamenta per futuri produttori che dovessero avere necessità così da non costringerli allo “strozzinaggio” del credito tradizionale, un po’ sul principio delle MAG. Non piace il termine “strozzinaggio”??? Consiglio caldamente la lettura di tutto e poi riconsiderare se il termine è troppo eccessivo!

 

Ciurma ha un’assemblea che si riunisce periodicamente e, magia, lavora con il metodo del consenso; quindi non ha logica di voto di maggioranza ma cerca l’unanimità (mezza rivoluzione che mi piacerebbe vedere all’opera dal vivo!).

A questo punto è doveroso vedere un po’ di storia dell’azienda, oltre a sentirla dalla viva voce di Luca ho anche letto la perfetta sintesi “Destinazione Pastore articolo per Malamente” che trovate in fondo. Nel leggerla ho pensato alla protesta dei trattori ed al fatto che gli inGASati volevano capirne di più …. Consiglio spassionatamente di prendersi il tempo di leggere perché è davvero sconvolgente pensare a come sia orientata la nostra italica burocrazia. Una per tutte: premi di produzione per rendicontazioni precoci dei lavori che sono stabiliti da prezziari regionali e con importi minimi da raggiungere pena l’esclusione dal contributo … e infatti il contributo è stato perso da Luca principalmente per non aver seguito il “così fan tutti” … e, sempre per la “burocrazia” (cerco di essere neutro..), finanziamenti che passano da 2×150.000€ diventano 2×300.000 € … 😥

Comunque fino al nevone del 2012 tutto viene pagato (circa 70-80.000€ all’anno…); ma il nevone fa crollare le strutture sul bestiame con decimazione di svariati capi e riduzione drastica della produzione. Luca si piega, ma non si spezza, e nel 2013 ricomincia a costruire e, robe da non credere, al collaudo il problema è lo stesso … non avendo raggiunto il 50% della spesa prevista dai tabellini del bando che viene rapidamente chiuso … nada ancora un volta. NESSUN RIMBORSO DEI DANNI … la neve si era sciolta abbondantemente …le macerie interiori si ammucchiano

Mi viene da piangere a pensare che con il 110%, che ho fatto a casa nel 2022, i preventivi richiesti erano tutti allineati al massimo importo concedibile con il 110% … e anche oltre …. Dal 2013 al 2022, in soli 9 anni, il mondo artigianal/imprenditoriale è completamente risvoltato 👿

Quel che è peggio e che solo uno come Luca poteva “non piegarsi” alla fatturazione gonfiata come tanti altri che i contributi li hanno sicuramente incassati …. Basta qui, mi viene il voltastomaco, continuate da pagina 10 la lettura dell’articolo pubblicato sulla rivista Malamente linkato in fondo per il resto della storia che veramente merita … compresa l’adesione alla legge “antisuicidio” e le 15 chiamate di asta pubblica con valore che passa da febbraio 2020 con valore di 1.840.000€  ai 220.000€ attuali

Veniamo alla proposta per portare Luca e la sua azienda alla “riesistenza” che è un po’ il perché ci siamo collegati tutti.

La CIURMA proprio ai vari mercati in cui si riuniva ha approfondito il ragionamento su come cercare di approcciare a questo “salvataggio” giungendo alla soluzione.

Intanto il focus esatto su come è costituita l’azienda (che in riunione ci ha spiegato direttamente Luca) e che trovate nella sintesi a fianco (e nella presentazione completa) e mancano li gli ulteriori 24 ettari di terreno che aveva preso in affitto…. Ci lavorano Luca, il fratello e la mamma che aiuta per fare le provole. Garantisce Luca che l’attività è molto provante a livello fisico.

Luca sta continuando la sua attività al minimo e partecipando ai mercatini locali e rifornendo i GAS che lo conoscono, quando riesce. Racconta di avere provato ogni genere di possibilità, in questo periodo di tempo, arrivando anche a parlare con “speculatori puri” che hanno anche proposto e tentato lo smembramento aziendale con tentativo di assumere lui e la famiglia come una sorta di “perpetui servitori”. Il suo paragone è ancora più penetrante: volevano renderlo “trivella” per estrarre dal territorio le sue ricchezze e portarle su ogni genere di mercato, anche lontano, depredando la sua stessa terra!

Superato il rischio di smembrare l’azienda ora CIURMA vorrebbe condividere questo progetto con tanti interessati creando così un precedente che possa risvegliare la collettività.

Luca è nato Pastore e come tale ha portato avanti il suo lavoro da sempre. Sente che il territorio attorno a lui ha necessità di avere una realtà disponibile a rifornire dei suoi preziosi prodotti facendo anche un po’ da apripista per altri che volessero avviarsi in avventure simili.

La partecipazione a questa sorta di “mutuo aiuto” volto al riacquisto dell’azienda di Luca è stata pensata con un’offerta economica, già inoltrata ed irrevocabile, che è già stata giudicata congrua dal giudice competente che adesso, nel breve, deciderà se accettarla o pubblicare l’offerta per valutare eventuali ulteriori interessati con cui poi si andrebbe alla successiva asta. Anche Luca ha affrontato positivamente questa possibilità perché ha sentito la solidarietà di tante persone che gli stavano attorno.

Se si aggiudica l’asta l’azienda passerebbe di proprietà alla APS CIURMA; Luca potrebbe così esdebitarsi e tornare “cittadino libero”

A quel punto si farà dapprima un contratto di comodato per permettere a Luca di continuare la sua attività e, stabilito un piano di rientro con determinati criteri e con definiti interessi “umani”, procedere alla restituzione dell’azienda al suo proprietario legittimo.

Si può aderire quindi a questo progetto di salvataggio rivolgendosi a Ciurma (ed associandovisi al costo di 5€/anno) in uno dei seguenti modi:

  • con il classico prestito (definendo piano di rientro da 1 a 10 anni e sottoscrivendo un contrattino interfacciandosi direttamente);
  • Effettuare donazioni (a fine mese dovrebbe essere completata la registrazione al RUNTS e da quel momento le donazioni saranno detraibili per chi le compie);
  • Con il crowdfunding, che è già attivo e trovate qui.

Tutti questi fondi costituiranno una base per la cassa mutua quando rientreranno da Luca. Si potranno anche ipotizzare o strutturare prestiti infruttiferi.

Anche MAG6 di Reggio Emilia (Struttura autogestita che raccoglie capitali sul territorio e li utilizza in chiave sociale e mutualistica su progetti meritevoli) si è detta disponibile a collaborare con un prestito. Indicativamente la cifra massima ammonterebbe a un massimo di 75.000€ (Cinzia Melograno segue questo progetto) ma sarebbero, comunque, contenti di poterne dare anche meno. C’è un piccolo contributo di gestione per questo prestito ed anche per questo si vorrebbe limitarlo. MAG6 chiede comunque una garanzia di corresponsabilità da parte di persone del territorio che condividano questo progetto (per chi c’era, diversi noi inGASati lo avevano affrontato già anche per il trattore di Claudia e Filippo de “La Lenticchia” agli albori della stessa).

Al momento come raccolta si è circa a metà del cammino. Per i tempi per la raccolta ci sono circa 3mesi davanti … non troppi …

Finita la parte strettamente legata alla presentazione siamo passati alle domande e alle curiosità dei partecipanti.

Luca mi è da subito parso una persona squisita, è disponibile al confronto ed ha reso pubblica la storia di come sia arrivato a questo punto molto serenamente e con la schiettezza tipica della persona semplice.

Alla domanda sul preacquisto di prodotti spiega che può essere anche un altro metodo di finanziamento ma questo progetto vorrebbe uscire dalla dinamica vendo/compro allargando il piano di condivisione visto che tutto sta nascendo da una assemblea ragionata e condivisa insieme. Luca ha un  allevamento di pecore e vacche e trasforma tutto e solo il suo latte e non ne acquista da altri. Il preacquisto potrebbe coesistere solo in piccola percentuale perché, avviato da subito, implicherebbe aumentare i capi vista la precisa (e giusta) volontà di non acquistare latte extra o diluire il pre-acquisto anche in oltre 10 anni….  L’Azienda è completamente a ciclo chiuso e sostenibile in quanto foraggio e fieno provengono completamente dalla sua terra ed anche questo è un ulteriore vincolo che Luca vuole mantenere fisso. Alla proposta di alcuni (rilevata da Eleonora durante la plenaria del GAS di Pesaro) di aumentare il prezzo dei suoi prodotti, Luca candidamente spiega che lui produce cibo e non “opere d’arte” e non è un suo interesse aumentare i prezzi della sua produzione anche perché non tutti potrebbero poi permetterseli (come succede appunto con le opere d’arte!). Qui ammetto che ho sentito un tonfo al cuore!

Quando ha acquistato l’azienda nel 2003 conferiva il latte al caseificio. Molti degli adeguamenti che aveva fatto sui vari laboratori ha realizzato poi che poteva anche ripensarli (come diversi hanno fatto) ma la mia impressione è che il rispetto di ogni singolo regolamento sia stato, per lui, un dovere morale. L’adesione alla legge 3/2012 con messa in liquidazione dell’intero patrimonio in cambio dell’esdebitamento è stata una via praticamente obbligata, per lui per salvaguardare se stesso e l’azienda da lui creata.

Il GAS di Pesaro oltre ad aiuti personali dei gasisti ha deciso di affrontare anche con una adesione a “cellula GAS”: il GAS si associa a Ciurma e raccoglie soldi al suo interno per fare il prestito. Non ci sono, in generale, timori sulla restituzione del prestito; i dubbi sono rivolti più che altro  sulla raccolta dei fondi mancanti in 3 mesi.

Con questo progetto si fondono Economia e Politica, quelle Nobili ed allo stato puro. Ci sono anche altre realtà aziendali conosciute che hanno questi excursus non piacevoli e l’economia solidale potrebbe, una volta strutturata, aiutare altre realtà appena Luca avrà la forza di ritornare sulle sue gambe restituendo questo importo di acquisto. La Cassa mutua prevista da CIURMA potrà ammortizzare parecchio anche le esigenze di altre realtà produttive risparmiando loro di rivolgersi alle banche risparmiando loro gli epiloghi vissuti da Luca.

Anche le aziende produttrici del furgoncino possono aiutare associandosi a CIURMA agendo in uno dei modi sopra indicati.

Sono previsti momenti di allineamento, durante questo periodo di 3 mesi, per riuscire a fare il punto e valutare lo stato di avanzamento.

Questo progetto potrebbe essere presentato anche a Solidalia a Parma il 25 e 26 maggio anche e siamo purtroppo a ridosso della scadenza dei 3 mesi di raccolta prefissati

Interviene anche Piero di Tea Natura che spiega che sicuramente la sua azienda potrebbe collaborare e fare un versamento e ne parlerà con gli altri suoi collaboratori … bello il suo accenno alle sue motivazioni dettate, principalmente, ad offrire un aiuto alla salvaguardia di 72 ettari di Natura …  sempre un grande Piero!

Luca ci saluta spiegando che a lui piacerebbe una partecipazione quanto più orizzontale possibile con cifre eque e contenute per ricreare le condizioni per uscire dall’incubo e poter tornare a sognare.

Sempre Piero conclude la serata con una richiesta di regalo rivolta a Luca per invitarlo ad un “Turismo Pastorale”: offrire la possibilità di stare un giorno intero in azienda spaziando dal pascolo alle stalle ed al caseificio passando dal pascolo con le pecore alla gestione della cagliata con lui. Un’altra frontiera e possibilità che si potrebbe aprire per chi deciderà di aiutare questo meraviglioso progetto a concretizzarsi … pensate gli inGASati al pascolo 😆

Qui possiamo scrivere una pagina di storia Solidale ma dipende solo da ognuno di noi. Ricordiamoci anche di: diventare il cambiamento che vorremmo veddere avvenire nel Mondo (Mohandas Karamchand Gandhi)

Saluti radiosi

 

Come preannunciato ecco gli allegati molto più completi:

Destinazione pastore modalità presentazione

Destinazione pastore articolo per Malamente interessante articolo completo della storia aziendale completa.

Una risposta su “Luca Pala e la sua azienda, un salvataggio possibile”

Grazie per il riassunto dell’incontro. Mi ero collegata, ma sono rimasta poco, solo per il petting 😉 poi non ho potuto più seguire e mi è dispiaciuto.
Credo sia sempre interessante ascoltare queste persone che con tanta dignità affrontano alcuni momenti difficili.
Irene

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