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Farina e Cereali

Ordine Farina e Cereali Conficoni – Scade martedì 24 marzo 2015 ore 20.00

Riapre l’ordine della farina biologica macinata a pietra e dei cereali del Mulino Conficoni di Predappio.
Cosa possiamo ordinare?

  • farina T1 (leggermente più grossolana della 0, in quanto macinata a pietra)
  • farina integrale
  • cereali non macinati
  • crusca
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Incontri

Presentazione Scec all’apebianca Mercoledi 11 ore 20.45

Mercoledi 11 all’Apebianca il gruppo Gas Gas ha organizzato un incotro di presentazione dello scec, a spiegare cosa sia lo sconto che cammina sarà il nostro ormai vecchio amico Andrea Di Furia presidente dell’Arcipelago Scec Emilia Romagna, sarò presente in qualità di “punto scec” così chi non fosse ancora iscritto lo potrà fare

l’appuntamento è presso Apebianca Viale Bologna 277 Forli ore 20,45

scec

Cliccando sull’immagine è possibile scaricare il volantino in pdf

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Incontri

Riassunto dell’incontro Forlì città in transizione

ne approfittiamo pubblicando la mail riassuntiva di Andrea

Ciao transizionisti forlivesi!

Per chi non è riuscito a venire domenica all’incontro, ho preparato un riassunto di ciò che è successo.
Poi l’ho riassunto ancora, fatto bollire un po’ per rassodarlo ed ecco qua il “concentrato” di Transizione 🙂

*** Riassunto dell’incontro di domenica scorsa ***
L’incontro è iniziato con una presentazione “a coppie” tra vicini di posto, il cosiddetto “ascolto attivo”, in cui a turno in pochi minuti uno parla e l’altro ascolta e poi ci si scambia di ruolo (detto così non fa molto effetto, ma garantisco che dal vivo è diverso).
Oltre alla presentazione di sé, si illustrava anche quale motivazione ci avesse spinti ad essere lì e cosa si riteneva che fosse la Transizione.
E’ stata poi presentata la storia della nascita del movimento, iniziato nel 2004 dal professore britannico Rob Hopkins in Irlanda a Kinsale insieme ai suoi studenti. Entrando in contatto con il geologo Colin J. Campbell (http://en.wikipedia.org/wiki/Colin_Campbell_(geologist)) dell’associazione per lo studio del picco del petrolio (ASPO – http://peak-oil.org/), vennero a conoscenza della teoria – poi confermata dai fatti – del picco del petrolio, appunto. Dopo un lavoro di squadra, presentarono alla cittadina un piano per la discesa energetica a Kinsale.
Rob, tornato a casa sua a Totnes (UK – http://www.transitiontowntotnes.org/), pensò che si potesse replicare quel lavoro, in modo più strutturato e meno frettoloso.
L’iniziativa ebbe successo, così successo che altre città di varie dimensioni in Gran Bretagna la “copiarono” e il passaparola mediatico la fece conoscere e replicare in tanti altri luoghi in tutto il Mondo.
A questa introduzione, è poi seguita una parte più specifica sul processo di Transizione. Esso segue tre fasi:
– Testa (presa di coscienza/studio dei problemi e delle conseguenze del picco del petrolio e del cambiamento climatico, delle loro connessioni, di come il nostro modo di vivere sia ad essi direttamente collegato, della scarsa resilienza della nostra società);
– Cuore (prendersi cura dell’impatto emotivo che queste informazioni hanno su di noi in primis e sugli altri, lavorare sui sentimenti di paura e sconforto che possono insorgere e focalizzarsi su una visione positiva del futuro. La nostra società e il nostro stile di vita hanno una dipendenza dai combustibili fossili proprio come una persona può avere una dipendenza da fumo/alcol/droghe ecc. Questa dipendenza può essere superata, come per le persone, approdando infine ad una condizione migliore);
– Mani (passare all’azione, realizzando iniziative concrete e tangibili per la collettività, riscoprendo la dimensione comunitaria, che si colloca a metà tra l’individuo e la società/governo. Un efficace modo di capire le mani lo abbiamo visto in questo filmato https://www.youtube.com/watch?v=rtoUgj54owg)
Dopo il video, alcune persone sono intervenute e si è accennato ai temi dell’economia solidale, dei gruppi di acquisto, del picco del petrolio e di altre risorse. Essendo un po’ tardi, non si è riusciti ad approfondire e a discutere queste tematiche come forse avremmo voluto, tuttavia ci sarà senz’altro modo di farlo le prossime volte, durante occasioni dedicate a questo.
Nel prossimo futuro organizzeremo quindi incontri per dare avvio alla fase “testa”, conoscerci meglio, parlare, organizzare il gruppo.
Dopo metà marzo potrebbe esserci la possibilità (da confermare) di fare un transitionTalk in un weekend, con uno o più facilitatori di Transition Italia (dura circa 4 ore).

Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno partecipato, soprattutto Paolo ed Erika del maneggio “il raggio di sole” – che ci ha gentilmente messo a disposizione la saletta e le attrezzature – e l’assente Claudio – che ha prestato lo schermo.
Chiunque sia interessato a mettersi in contatto con noi, in attesa della nascita di un qualche tipo di canale pubblico/ufficiale, può scrivere a andream@canaglie.net

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Riflessioni

EXPO: LETTERA APERTA A RENZI

Ciao, mind grazie al presidente del Gaspaccio che hai inviato la lettera ai soli presidenti, try alcuni di noi incontratosi per derimere altre questioni hanno valutato importante che gli ingasati adeissero e pubblicassero quanto scritto da Vittorio Agnoletto e Franco Calamida

“Allo stato attuale la produzione agricola mondiale potrebbe facilmente sfamare 12 miliardi di persone……. si potrebbe quindi affermare che ogni bambino che muore per denutrizione oggi è di fatto ucciso”

Jean Ziegler, già Relatore Speciale delle Nazioni Unite sul diritto al cibo

Alle Autorità

e p.c. agli esperti invitati all’incontro istituzionale di Milano.

Signor presidente del Consiglio,

i giornali ci informano che lei sarà a Milano il 7 febbraio per lanciare un Protocollo mondiale sul Cibo, in occasione dell’avvicinarsi di Expo. Ci risulta che la regia di tale protocollo, al quale lei ha già aderito,   sia stata affidata alla Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition. Una multinazionale molto ben inserita nei mercati e nella finanza globale, ma che nulla ha da spartire con le politiche di sovranità alimentare essenziali per poter sfamare con cibo sano tutto il pianeta.

EXPO ha siglato una partnership con Nestlè attraverso la sua controllata S.Pellegrino per diffondere 150 milioni di bottiglie di acqua con la sigla EXPO in tutto il mondo. Il Presidente di Nestlé Worldwide già da qualche anno sostiene l’istituzione di una borsa per l’acqua così come avviene per il petrolio. L’acqua, senza la quale non potrebbe esserci vita nel nostro pianeta, dovrebbe quindi essere trasformata in una merce sui mercati internazionali a disposizione solo di chi ha le risorse per acquistarla.

Questi sono solo due esempi di quanto sta avvenendo in preparazione dell’EXPO.

Scriveva Vandana Shiva: “Expo avrà un senso solo se parteciperà chi s’impegna per la democrazia del cibo, per la tutela della biodiversità, per la difesa degli interessi degli agricoltori e delle loro famiglie e di chi il cibo lo mette in tavola. Solo allora Expo avrà un senso che vada oltre a quello di grande vetrina dello spreco o, peggio ancora, occasione per vicende di corruzione e di cementificazione del territorio.”

“Nutrire il Pianeta, Energia per la vita.” recita il logo di Expo. Ma Expo è diventata una delle tante vetrine per nutrire la multinazionali, non certo il pianeta.

Come si può pensare infatti di garantire cibo e acqua a sette miliardi di persone affidandosi  a coloro che del cibo e dell’acqua hanno fatto la ragione del loro profitto senza prestare la minima attenzione ai bisogni primari di milioni di persone ?

Expo si presenta come la passerella delle multinazionali agroalimentari, proprio quelle che detengono il controllo dell’alimentazione di tutto il mondo, che producono quel cibo globalizzato o spazzatura, che determina contemporaneamente un miliardo di affamati e un miliardo di obesi.

Due facce dello stesso problema che abitano questo nostro tempo: la povertà, in aumento non solo nel Sud del mondo ma anche nelle nostre periferie sempre più degradate.

Expo non parla di tutto ciò.

Non parla di diritto all’acqua potabile e di acqua per l’agricoltura familiare.

Non parla di diritto alla terra e all’autodeterminazione a coltivarla.

Non si rivolge e non coinvolge i poveri delle megalopoli di tutto il mondo, non si interroga su cosa mangiano, non parla ai contadini privati della terra e dell’acqua, scacciati attraverso il Land e Water grabbing, ( la cessione di grandi estensioni di terreno e di risorse idriche a un paese straniero o ad una multinazionale), espulsi dalle grandi dighe, dallo sviluppo dell’industria estrattiva ed energetica, dalla perdita di sovranità sui semi per via degli OGM e costretti quindi a diventare profughi e migranti.

E non cambia certo la situazione qualche invito a singoli personaggi della cultura provenienti da ogni angolo della terra e impegnati nella lotta per la giustizia sociale. Al massimo serve per creare qualche diversivo.

In Expo a fianco della passerella delle multinazionali si dispiega la passerella del cibo di “eccellenza”. Expo parla solo alle fasce di popolazione ricca dell’occidente e questo ne fa oggettivamente la vetrina dell’ingiustizia alimentare del mondo, nella quale la povertà si misurerà nel cibo: in quello spazzatura per le grandi masse e in quello delle eccedenze e degli scarti per i poveri.

In questi mesi, di fronte a tutto quello che è accaduto nella nostra città, dall’illegalità  allo sperpero di ingenti risorse economiche per l’organizzazione di Expo in una città dove la povertà cresce quotidianamente e che avrebbe urgenza di ben altri interventi, noi abbiamo maturato un giudizio negativo su Expo.

Ma come cittadini milanesi non posiamo fuggire la responsabilità di impegnarci affinché l’obiettivo di “Nutrire il pianeta” possa essere meno lontano.

Per questo avanziamo a lei e alle autorità politiche ed amministrative che stanno organizzando Expo alcune precise richieste.

Il Protocollo mondiale sulla nutrizione che lei intende lanciare, pur dicendo anche alcune cose condivisibili, evitando i nodi di fondo, rimane tutto all’interno dei meccanismi iniqui che hanno generato l’attuale situazione . Noi le chiediamo di porre al centro la sovranità alimentare e il diritto alla terra negati dallo strapotere e dal controllo delle multinazionali in particolare quelle dei semi. Chiediamo che sia affermata una netta contrarietà agli OGM che sono il paradigma di questa espropriazione della sovranità dei contadini e dei cittadini, il perno di un modello globalizzato di agricoltura e di produzione di cibo che inquina con i diserbanti, consuma energia da petrolio, è idrovoro e contribuisce al 50% del riscaldamento climatico.

Le chiediamo che venga affermato il diritto all’acqua potabile per tutti attraverso l’approvazione di un Protocollo Mondiale dell’acqua, con il quale si concretizzi il diritto umano all’acqua e ai servizi igienico sanitari sancito dalla risoluzione dell’ONU del 2011.

Chiediamo che vengano rimessi in discussione gli accordi di Partnership tra Expo e le grandi multinazionali, che, lungi dal rappresentare una soluzione, costituiscono una delle ragioni che impediscono la piena realizzazione del diritto al cibo e all’acqua.

Chiediamo che si decida fin d’ora il destino delle aree di Expo non lasciandole unicamente in mano alla speculazione e agli appetiti della criminalità organizzata e che, su quei terreni, venga indicata una sede per un’istituzione internazionale finalizzata a tutelare l’acqua, potrebbe essere l’Authority mondiale per l’acqua,  e il cibo come beni comuni a disposizione di tutta l’umanità. Una sede dove i movimenti sociali come i Sem Terra, Via Campesina, le reti mondiali dell’acqua, le organizzazioni  popolari e i governi locali e nazionali discutano: la politica per la vita.

Una sede nella quale la Food Policy diventi anche Water Policy, dove si discuta la costituzione di una rete di città che assumano una Carta dell’acqua e del Cibo, nella quale si inizi a concretizzare localmente la sovranità alimentare, il diritto all’acqua, la sua natura pubblica, la non chiusura dei rubinetti a chi non è in grado di pagare, la costituzione di un fondo per la cooperazione internazionale verso coloro che non hanno accesso all’acqua potabile nel mondo.

Una sede nella quale alle istituzioni e ai movimenti sociali, venga restituita la sovranità sulle scelte essenziali che riguardano il futuro dell’umanità.

“La Terra ha abbastanza per i bisogni di tutti, ma non per l’avidità di alcune persone” affermava Gandhi. E questa verità oggi è più che mai attuale e ci richiama alla nostra responsabilità, ognuno per il ruolo che svolge.

Moni Ovadia, Vittorio Agnoletto, Mario Agostinelli, Piero Basso, Franco Calamida, Massimo Gatti, Antonio Lareno, Antonio Lupo, Emilio Molinari, Silvano Piccardi, Paolo Pinardi, Basilio Rizzo, Erica Rodari, Anita Sonego, Guglielmo Spettante.

Milano 21 gennaio 2015.

Le adesioni alla lettera aperta, sia individuali che collettive, vanno comunicate ad uno dei seguenti indirizzi mail:

Vittorio Agnoletto vagnoletto@primapersone.org

Franco Calamida f.calamida@alice.it

 

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Libri Ordini

Ordine Libri, Sementi &Co. – Scade venerdì 13 febbraio 2015 ore 20.00

libriEcco riaperto l’ordine di libri, eBook, sementi e di tutto quello che è presente sul sito di Macrolibrarsi.
Le condizioni, come sempre vengono comunicate via mailing-list.
L’ordine chiude venerdì  13 febbraio ore 20.00.

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Riflessioni

Forlì in Transizione – primo incontro

Ciao,

come probabilmente vi avevo già anticipato, presto ci sarà il primo incontro per dare vita ad una iniziativa di Transizione a Forlì.
Finalmente ci incontreremo!

Quando: domenica 1 febbraio, ore 16.30

Dove: via Pertini 6, 47121 Forlì (presso il maneggio “il raggio di sole”, traversa di Viale dell’Appennino)

Come arrivare: il maneggio si trova vicino al Parco Urbano, presso l’entrata che porta alla piadineria ed al ristorante Peter Pan/pub “Collina dei Conigli”. Una volta svoltato provenendo da Viale dell’Appennino, subito a destra, prima della rotonda, c’è un parcheggio. Da qui vedete il maneggio e l’entrata. Una volta nel cortile, seguite il vialetto e dopo pochi metri, sulla sinistra, vedete una saletta a piano terra con delle vetrate: ci vediamo lì.
Per gli amanti delle mappe: http://bit.ly/1IDWroA

Sarà un incontro “semplice”, con l’obiettivo di conoscerci di persona e non più con il filtro di un monitor, stringerci la mano e guardarci in faccia.
Ci presenteremo e cercheremo di mettere un po’ a fuoco cosa sia questa Transizione, chi siamo, da dove veniamo e dove andremo – le solite domande esistenziali, insomma 🙂

Chiunque voglia portare qualcosa da mettere sotto i denti o da bere, è ovviamente ben accetto e, penso, incoraggiato da tutti: la Transizione non è mica una roba triste e noiosa, se non ci si diverte significa che c’è qualcosa che non va!
Consigliato avere con sé un proprio bicchiere ed eventualmente un piatto (con posata?): l’usa-e-getta fa felice solo chi lo vende.

Chi vuole, può portarsi una chiavetta USB con almeno 1GB di spazio libero, carta e penna se pensa che possa essere utile scrivere qualche appunto (magari viene fuori qualche sito/libro/film consigliato da altri).

Vi prego di comunicarmi la vostra presenza o assenza, per capire più o meno quanti saremo. L’incontro è aperto anche a chiunque voglia farvi compagnia!

Credo di avervi detto tutto ciò che serve, vi mando un grande abbraccio e, sperando di vedervi tutti il 1° febbraio, vi lascio con una frase di Bill Mollison che è tra le mie preferite.

= Andrea =

“Non posso cambiare il mondo da solo. Dobbiamo essere almeno in tre.”

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Ordini

Ordine Albero del caffè scade il 25 gennaio

caffèCorrete a far l’ordine del caffè su digigas, L’ordine scade il 25  gennaio, per poter cogliere cosa sia l’albero del caffè e quali siano i loro prodotti vi consiglio vivamente di andar a leggere il resoconto della gita che facemmo a dicembre scorso.

l’ordine verrà consegnato circa 15 giorni dopo la chiusura dell’ordine

L’Albero del Caffè coniuga la cura del gusto e la ricerca della qualità in un prodotto ad alto contenuto etico, biologico e solidale. Perché è fatto nel rispetto dell’ambiente e delle persone coinvolte nell’intero processo produttivo, dalla coltivazione alla lavorazione finale. E perché è un progetto sociale pensato per offrire nuove opportunità di lavoro a detenuti o a persone in condizioni di svantaggio sociale.

sul loro sito hanno dedicatoo una paginetta su come si deve far il caffè a casa

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Farina e Cereali

Ordine Farina e Cereali Conficoni – Scade domenica 21 dicembre 2014 ore 20.00

Riapre l’ordine della farina biologica macinata a pietra e dei cereali del Mulino Conficoni di Predappio.
Cosa possiamo ordinare?

  • farina T1 (leggermente più grossolana della 0, in quanto macinata a pietra)
  • farina integrale
  • cereali non macinati
  • crusca
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Comunicazioni di servizio

CI FACCIAMO UN CAFFETTINO ??

ao a tutti,
ho pensato di cogliere la palla al balzo (un pò troppo di rimbalzo in verità, visto il ritardo con cui faccio il doodle, ma in pochissimi avete risposto al blog!!!!) alla proposta da Paolo R. di fare una gitarella a Bologna per prenderci un caffè…
Visto che non abbiamo più il fornitore di caffè Tatawelo che ci ha risvegliato per tante mattinate in questi anni, pensavamo di cercarne un altro e questo potrebbe essere quello che fà al caso nostro!!!
Quindi vi chiedo di rispondere al seguente doodle, il più urgentemente possibile, visto che i tempi sono sempre un pò strettini….. si pensava al sabato pomeriggio, unico giorno per noi accessibile per i più…anche se sto ancora aspettando una conferma definitiva dal fornitore.
Ho inserito il sabato 13 che sarebbe festa qui a Forlì, quindi se qualcuno può e vuole partire anche di mattina mi faccia sapere via mail (solo a me)
Nella mia testolina, mi era balenata l’ideuzza di fare un picnic dopo l’apertura al gasrage, che potremmo definire come punto di incontro per la partenza con i Meldolesi o Villagrappini che volessero venire, e poi andarci a prendere il caffè a Bologna :-)))) per quello ho messo l’orario delle 14:00
Che ne dite ??? ce la facciamo ??? in fondo Bologna non è in capo al mondo !!! :-))
ciao
cri

ps: non fate come per le regionali e VOTATEEEEEE 🙂

Vorrei invitarti al sondaggio di Doodle “CI FACCIAMO UN CAFFETTINO ??”.

Per favore visita il link per partecipare al sondaggio:

http://doodle.com/rkvkytwasypf3vbz

 

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Libri Ordini

Ordine Libri, Sementi &Co. – Scade venerdì 28 novembre 2014 ore 20.00

libriEcco riaperto l’ordine di libri, eBook, sementi e di tutto quello che è presente sul sito di Macrolibrarsi.
Le condizioni, come sempre vengono comunicate via mailing-list.
L’ordine chiude venerdì  28 novembre 2014 ore 20.00.