Non potevo evitare di entrare in questo argomento dopo che Paolo mi ha segnalato questo bell’articolo (da cui ho tratto l’immagine di cui sotto…) degli amici del Passatore che, come potete apprezzare, riporta i consumi di acqua di qualche bene di comune utilizzo fa ben riflettere su cosa e quanto richiedano alla natura in termini appunto di acqua. Da buon vegetariano non posso non notare che i picchi di necessità di acqua sono riservati ad alimenti tipicamente “carnei”.Ora vi dico la mia idea e, conseguentemente, la mia richiesta: trascinato da un’iniziativa di Jacopo Fò che si propone di creare una “catena del regalo” con cui appunto scambiarsi regali o oggetti non graditi o non utilizzati come più o meno la nostra iniziativa del nostro cerco – offro; ma mi piacerebbe provare ad aggiungere un’altra variabile in più.
Mi piacerebbe cercare di avere la quantificazione di quanta energia (possibilmente espressa in kW/h) è servita per ottenere il bene finito che ci scambiamo. Ad esempio se io metto nel piatto un aspirapolvere e se lo prende un altro gasista abbiamo:
- Evitato di produrre un oggetto del genere (materie prime che lo compongono);
- Evitato di spendere soldi per un oggetto che magari un altro non utilizza;
- Abbiamo, infine, anche risparmiato un tot di energia e potremmo annualmente tracciare un bilancio di quanti kW/h abbiamo così risparmiato.
Io sono una negazione nelle ricerche via internet ma ci ho provato ed in italiano ho trovato pochino (direi meglio … niente) ma magari qualcuno di voi è molto più ferrato e non si pone il limite linguistico dell’italiano; se lo trova chiederei che lo condivida e magari vediamo di costruire insieme quato metodo nuovo di vedere sia il regalo che lo scambio di oggetti!!!
Grazie per continuare a darmi credito (se sei arrivato fin qui a leggere … 🙂 e grazie di esistere!!!
Saluti radiosi