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Il punto critico e gli inGASati

Leggo saltuariamente (ho un buon arretrato… 🙂 ma senza cercare di perdermene alcuno i messaggi della mailing list di Jacopo Fo perché la ritengo molto molto positiva per far partire la giornata nel migliore dei modi ed ecco che mi sono imbattuto in una sua riflessione (mail del 18/07/2010) parecchio stimolante che vorrei condividere con voi per provare a rifletterci su insieme; la riflessione parte dallo stimolo che gli ha dato un libro che, sicuramente, dovrò leggere anche io prima o poi: Il punto critico (I grandi effetti dei piccoli cambiamenti, di Gladwell Malcolm, Editozioni BUR). Riporto alcuni significativissimi stralci che penso possano anche far riflettere anche un inGASato come te:

Tra le altre cose utili (il libro di cui sopra ndr) racconta con dovizia di esempi storici che, perche’ un nuovo comportamento si diffonda, e’ necessaria la collaborazione di 3 tipologie umane: l’esploratore che trova la novita’, la prova e si convince che va bene. Poi c’e’ una specie di uomo delle tecniche, quello a cui chiedi consiglio se devi comprare un cellulare perche’ ci capisce. E infine c’e’ il comunicatore, quello che dice: “Avete visto che l’esploratore ha trovato questa cosa buona e l’esperto ha detto che e’ veramente buona, anch’io l’ho provata, e’ fantastica, se la provi anche tu resterai entusiasta!”

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Emozioni inGASate

Tutto è partito con una mail che ho girato stamattina in lista referenti che riporto di seguito:

Volevo condividere con voi alcune impressioni sull’ultimo periodo inGASato.
Vedo che noi referenti siamo molto attivi e reattivi e ci scriviamo e discerniamo di parecchie cose ma vedo nel nostro specchio verso l’esterno (il blog) un certo “appiattimento”.

Sinceramente sono convinto che c’è di mezzo il periodo estivo e che le consegne del sabato ci permettono già una grande comunicazione interna ma è anche vero che non tutti gli inGASati ci sono poi il sabato ai vari punti di spaccio o alla consegna e tante volte diversi rimangono esclusi dalle discussioni che nascono in queste occasioni.

Noto che le discussioni extra-ordini viaggiano piuttosto scarne di repliche o commenti mentre magari in mailing list ci confrontiamo molto meglio oppure proponiamo tante belle occasioni di incontro via mail ma il blog è oramai uno strumento di ordinazione … quasi un sito di e-commerce (naturalmente sto calcando la mano per smuovervi e stimolarvi!!!).

Io sinceramente mi ci metto per primo ed infatti ho ridotto gli articoli pubblicati soprattutto per il famoso fattore T (Tempo); penso che dovremmo rivederci e rivedere la funzione ed i compiti del “gruppo comunicazione” per dargli maggiori autonomie e liberarli di eventuali referenze per permettergli di dedicarsi maggiormente alle discussioni sul blog e alla nuda e pura comunicazione nel gruppo e soprattutto verso l’esterno.

Presto pubblicherò una discussione stimolante sull’essere Squadra vincente come in realtà siamo e sul come trasmettere la cosa più coinvolgente di tutte (… stimolata la curiosità?); preannuncio anche che se arriveranno più di due risposte a questa discussione stopperò i commenti e le offese per trasferirle sul blog con il fine ultimo di ravvivarlo anche oltre i consueti ordini.

Grazie per considerarmi uno della squadra!

Saluti radiosi

Avrete capito che si sono state ben più di due risposte e così ecco al pubblico ludibrio in modo che anche chi non è referente possa esprimersi.

Saluti radiosi

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Siamo onnivori o vegetariani di origine?

Tempo fa abbiamo avuto, nella lista dei referenti, un bello scambio di mail e, ad un certo punto, ho deciso che era meglio spostarci sul blog in modo da aprire la discussione a tutti.

Dopo oltre 1 mese provo a vedere di “quagliare” qualcosa ed esprimere alcune riflessioni.
Argomento del contendere: l’uomo (e perché non anche la donna…) è di origini annivore o vegetariane? Insomma qualcosa del tipo se è nato prima l’uovo o la gallina 🙂

La disquisizione si sviluppa non tanto per tornare alle “origini” quanto per approfondire se il vegeterianesimo sia poco di più di una moda new age oppure possa rappresentare un miglioramento generalizzato non solo della salute ma anche dell’ambiente che ci circonda e, in ultimo, se sia fattibile, almeno, ridurre i quantitativi di carne.

Ci sono una certa quantità di articoli “di parte vegetariana” in rete che spiegano la morfologia dell’uomo e la sua naturale prediposizione al vegetarianesimo e, solo per comodità e risparmiarvi inutili ricerche qualcuno ve lo linko di seguito:

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Acqua del rubinetto da bere, ma “depurata” o no?

Ebbene, dopo circa 12 anni di depuratore ad osmosi inversa che inizia a mostrare qualche acciacco (lampada UV non funzionante, serbatoio e rubinetto con segni del tempo, ecc.) ecco che sto iniziando a valutare qualche possibile alternativa.

Intanto devo dire che sull’osmosi inversa ho rivisto gli iniziali entusiasmi dopo che ho letto che, probabilmente, “toglie” anche alcune sostanze (minerali soprattutto) che potrebbero essere utili alla fisiologia del corpo ed infatti, da circa tre anni, abbiamo fatto la scelta di mettere in parallelo allo stesso un filtro a struttura composita.

Durante le mie vacanze di Luglio mi sono letto un bel librettino della Macro Edizioni: “Invertire l’invecchiamento” e devo dire che l’idea dell’acqua alcalina mi ha letteralmente conquistato ma non sono un chimico e nemmeno uno che se ne intende troppo anche se devo ammettere che la presentazione del libro mi è parsa alquanto circostanziata; volevo confrontarmi con altri gasisti che magari hanno elementi in più e magari mi sanno indicare ulteriori riflessioni o prodotti o fornitori per questi “filtri” visto che si parla anche di cifre importanti (attorno ai 2.000€ ).

Di sicuro c’è che, rispetto alla prima versione che doveva stare assolutamente sopra al lavello, ne ho già trovata una che può stare sotto e questo per la nostra cucina è quasi un obbligo visti gli spazi sempre ristretti a disposizione 🙂

Non metto link ai prodotti perchè non voglio fare pubblicità e perchè sto raccogliendo informazioni e sono curioso di capire cosa ne pensate e cosa suggerite … sono certo che non mancheranno gli scambi che arricchiscono sempre e comunque. Prego anche commentare gli altri che al pari di me e mia moglie sarebbero interessati … magari se ne potrebbe ricavare un incontro con qualche esperto!

Saluti radiosi

P.s. Il libro sopra-citato è a disposizione di chi lo voglia leggere 🙂

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Opportunità di cena conviviale alla festa Artusiana

Visto che c’era in aria una cena inGASata e che ci sono le feste artusiane a Forlimpopoli ricevo dal caro amico Matteo un invito a diffondere questa opportunità che mi sembra molto piacevole … che mi piaccia così tanto perchè sono anche vegetariano? 🙂

Sabato 19 Giugno alle ore 19:30 presso il Bioristobar (all’interno della festa Artusiana) ci sarà una cena a km zero ed ecco di seguitò menù e costi:

  • ANTIPASTO: “BioFrittatine di verdure”
  • PRIMO: “Bio lasagne alle verdure del contadino”
  • SECONDI: Bio pomodori alla provenzale e formaggi misti
  • DESSERT: crostata alle bioconfetture
  • Acqua e vinobio della casa.

Il prezzo convenzionato adulti 25,00 euro / bambini 10 euro

Si potrebbe anche dirvi dove sia esattamente questo bio-ristobar ma è anche piacevole pensarla come una caccia al tesoro … chi lo trova mangia … ma se qualcuno non ha voglia di cercare troppo allora chieda e glielo spiegherò 🙂

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Gaspaccio Meldolese e pane … avanti tutta!

Salve a tutti, volevo spiegare che, dopo alcune tormentate vicende che nel tempo si sono verificate per far arrivare il pane su fino a Meldola (quando riusciremo mai a sdebitarci con gli amici Cà Ossini per la disponibilità dimostrata in questi anni?) ed appurati alcuni problemi a farci arrivare su il pane di Dovadola; a Meldola abbiamo in corso di sperimentazione avanzata (oramai non è più sola sperimentazione ma vera e propria abbuffata 🙂 il pane dell’azienda agricola i Tirli di S.Sofia che, oltre a partecipare al mercato contadino del sabato mattina a Forlì ed a quello del sabato pomeriggio a Meldola ora, grazie all’amico Massimo Sardone che referenzia, è diventato a tutti gli effetti fornitore del GASpaccio.
Paolo Marianini (titolare dell’azienda) si è subito detto interessato e addirittura dato disponibile a consegnarci direttamente al GASpaccio l’ordine settimanale il sabato e, se vorremo, anche altri giorni della settimana.

Paolo, usa farina al 35% macinata a pietra (per ottimizzare il sapore ha fatto la scelta di non usare unicamente farina macinata a pietra) proveniente da grano che coltiva direttamente nei suoi campi (certificato bio) e che stocca in silos di un mugnaio in provincia di Perugia (più vicino a S.Sofia rispetto al Mulino Conficconi che pur conosce) e poi panifica con pasta acida e forno a legna con queste scelte:

  • Pane da 1/2 kg (al mercato venduto a 2€)
  • Pane da 850 gr circa (al mercato venduto a 3,5 €)
  • Sciacciatina in pezzi da 3,2 etti circa (al mercato venduta a 2€/pezzo)
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Cohousing a Faenza, chi c’è?

Per caso mi sono confrontato con Antonella (la mitica MammaRocco Villagrappese) proprio sul tema Cohousing la settimana scorsa e pochi giorni dopo ci troviamo questo comunicato stampa che ci ha ulteriormente incuriosito!

Gli inGAsati sono fatti così, volano sempre alto e quando sono troppo bassi gli altri gli danno la spinta per tornare in alto … dice Coelho che “è proprio la possibilità di realizzare un sogno che rende la vita interessante” e così abbiamo deciso insieme di aprire questa discussione per vedere se ci sono altri che vogliono venire a sentire cosa si narrerà all’evento e per capire a che punto siano i nostri vicini amici Faentini e per vedere se possiamo rendere più interessante anche la nostra vita…. purtroppo nel frattempo io (Romeo) ho maturato un impegno al comitato mensa meldolese ma … non possiamo lasciare sola Antonella!
Fermiamoci qui, lasciamo a voi continuare il volo alto e commentare oppure a farci tornare con i piedi per terra se nemmeno vi degnerete di rispondere!
Saluti radiosi (questo saluto non posso proprio ometterlo… perdonami Antonella!!! 🙂

Romeo e Antonella

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Quanto tempo ci vuole ad essere inGASati?

Un nuovo interessato ai GAS ha fatto girare in questi giorni una bella domanda sulla mailing list, penso meriti una discussione specifica in modo che ciascuno possa dare ad Andrea (questo il suo nome) la risposta che ritiene più corretta; ora ecco la domanda:

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Acqua: bene privato o bene segreto? Oppure DIRITTO inalienabile?

Oramai molti di voi sapranno che è partita la dislocazione dei banchetti per la raccolta firme per tre iniziative referendarie che vedono l’acqua al centro.

Noi sostanzialmente per la maggior parte del nostro peso siamo acqua (da piccoli addirittura al 75%…) quindi si può capire subito di cosa stiamo parlando, o no?

Il comitato per l’acqua che ha promosso questi referendum è uno straordinario insieme di associazioni, gruppi, persone, sindacati, partiti, ecc. ….

Sinceramente ho avuto qualche remora a preparare questa discussione perché non vorrei sfociasse in una questione politica che, come ben sapete, niente centra con il Gruppo di Acquisto ma poi ho pensato che la S di Solidale mi permetteva di discutere questo argomento in modo aperto e sincero.

Dopo essermi un po’ documentato ho deciso di aderire a questa raccolta firme in modo pieno e attivo (mi siederò anche sui banchetti a scrivere o farò volantinaggio e quant’altro serva) ma

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Gemma Lea Venezia, nata a Meldola il 01/04/2010

Dal titolo avrete capito che si tratta di un lieto evento, una nuova meldolese ingasata 🙂
Forse penserete ad un errore di trascrizione nel titolo ed invece Gemma Lea è nata proprio a Meldola, in casa sua dove ha fatto i suoi primi vagiti salutando gli ambienti che era abituata a “sentire” e percepire dalla pancia di mamma Laura, Lauaua per gli amici.

I miei auguri al papà Pietro li ho fatti e presto andrò a farli anche alla mamma ed a Gemma Lea se proprio non verranno prima loro al GASpaccio a salutare uno di questi sabati, ma a questo punto è doveroso soffermarsi un po’ su questa scelta forse un po’ “controcorrente” per un atto tanto naturale quale appunto la nascita ma che tanto è stato “medicalizzato”.

Anche io, a suo tempo, mi informai ma poi non se ne fece nulla soprattutto per rispetto delle volontà della mamma, l’attore principale assieme al bimbo, della “Nascita”.

Sta di fatto che i nostri Pietro e Laura hanno resistito ed alla fine con caparbietà assoluta hanno portato a termine questa fantastica avventura.

Esiste un servizio domiciliare di ostetriche Rita e Linda www.lenovelune.sm che sono a disposizione per chi fa questa scelta e che prima vengono a conoscere la famiglia e gli ambienti e che poi, a chiamata, arrivano tutte belle attrezzate (come se ci volesse chissà cosa…) al momento delle prime doglie. Questo servizio sinceramente non capisco perché sia solo parzialmente rimborsato dal SSN ( circa 1.000€ ) mentre in parte resta a carico della famiglia che attua questa scelta visto che chi decide per questo tipo di nascita poi non “impegna” i nostri ospedali che, sicuramente, hanno un loro costo non propriamente irrisorio e, visto che almeno due giorni la mamma ed il bambino stanno in Ospedale, sicuramente più alto della cifra che resta a carico della famiglia che sceglie il parto domiciliare.

La coraggiosissima Laura e Gemma stanno bene, i loro famigliari tutti gli stanno vicini, il pediatra già ha fatto la visita alla piccola Gemma così come le ostetriche hanno rivisto la mamma dopo al parto, il papà ha registrato la piccola all’anagrafe Meldolese che da 12 anni non scriveva più nei computer “Meldola” quale luogo di nascita (sembra che sia stato un imprevisto nel 1998… non una cosa voluta) mentre le nascite massive (nel reparto maternità dell’allora Ospedale Civile) risalgono a ben 35 anni fa (e qui forse qualche lettore si annovera fra i “nati a Meldola”).

Un aneddoto, io e mia moglie chiedemmo di poter donare il sangue placentare (utilizzato per cure e sperimentazioni visto l’alto tenore di cellule staminali) ma non ci preoccupammo di come la placenta stessa (probabilmente la cosa più meravigliosa con cui Madre Natura permette il ciclo della vita) venisse “smaltita”; mamma Laura e papà Pietro l’hanno piantata assieme ad una pianta, probabilmente vivrà una seconda vita collegando indissolubilmente la pianta a Gemma Lea bimba/ragazza/donna/mamma/nonna e lasciandone una traccia alla sua dipartita.
Visto che il parto a casa non è fuorilegge ma e’ regolato dalla legge reg. n. 28 del Luglio 1998 sul percorso nascita, R.ER. parto extra ospedaliero ci piacerebbe che le famiglie venissero informate anche su questo servizio.

Auguri Gemma Lea, auguri ad una nuova ingasata ora anche meldolese.net!

Saluti radiosi