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Resoconto plenaria Venerdì 21 Gennaio 2022 – Meldola

Giro di presentazione con nome, gruppo e … sbornia memorabile nella vita…

Romeo-Gaspaccio, vino e livello di ubriacatura moderato/allegro ai tempi del servizio militare; Mattia Caorage – prima dei 20 anni grappa alla pesca, al miele e ai frutti di bosco – 3 bottiglie in due si sono scolati… livello elevato ma non da coma etilico; Roberta Caorage: mai ubriacata completamente ma si è fermata poco prima dell’euforia, con vino; Nicole Gaspaccio: Birra e vodka a livello di stare male … ; Francesco (il nostro ospite) ha avuto un periodo alcolistico a 19 anni durato una settimana finalizzato ad un intorto (che poi non è riuscito….ma in compenso lo hanno sbattuto fuori dallo Zorro), Jack Danniel’s, e Contreaus .. gran mischione. Daniela Caorage: Non è mai arrivata all’ubriacatura totale ma al mal di testa del giorno dopo, Spritz, Vino, grappa; Pietro Caorage alla prima comunione si è ubriacato con un bicchiere di vino … ma è riuscito a farlo anche con l’alchermes …. Costava meno … ?

Un bel preambolo iniziale sull’alcool e sulla canapa … non pensate male … solo canapa a basso contenuto di THC e quindi legale…. ?

La prossima volta facciamo il miglior massaggio fatto o ricevuto (sono arrivati diversi stimoli da Roberta… :-); la volta successiva la discoteca preferita (va bene anche quella dove si andava da giovani…). E così non ce lo dimentichiamo!

Confluenza con un possibile nuovo sottogruppo inGASato e confronto sul tema con qualche portavoce;

Francesco (Coordinamento gruppi Forlì Libertà) spiega che l’intenzione di questo nuovo coordinamento è sicuramente quello di aprirsi ad una moneta complementare all’euro sullo stile dello SCEC che già in diversi conosciamo (ci sono svariate associazioni e gruppi pre-esistenti anche questi interessati che potrebero permettere di coprire, con l’associazione “via Emilia”, tutta l’Emilia Romagna). Si vorrebbe integrare ulteriormente in questi aspetti anche l’idea che si sviluppa attorno della banca del tempo.

L’intenzione di questo coordinamento è quella di costituirsi in associazione e gli è stato fornito il nostro come fac-simile da valutare. Certamente servono integrazioni allo stesso per aprirsi anche ad altri ambiti che vanno dal mercatino dello scambio oggetti, scambio lavoro, educazione parentale, assistenza sanitaria, ecc. Si stanno cercando posti in cui possibile raccogliere e suddividere eventuali ordini di gruppo con alcuni già individuati. Hanno già individuati circa 115 possibili fornitori (si va da autoproduzioni, agricoltori, artigiani, sanitari, educatori, ecc.) nell’ambito di Forlì e comprensorio che possono integrarsi tra loro ed interconnettersi sia come gruppo di acquisto Solidale che come scambio lavoro, che altre possibili relazioni. Anche i fornitori si punta a che facciano parte di questo nuovo gruppo per ricostituire una comunità che, purtroppo, si è un po’ persa nell’ultimo periodo. C’è anche l’idea di integrare il Wwoofing di questo nuovo gruppo così che automaticamente ci si possa tranquillamente aiutare senza problemi al momento del bisogno di qualche aiuto nel campo.

La possibile collaborazione con gli inGASati: Si può sia convergere questi nuovi iscritti nei gruppi esistenti, che creare un nuovo gruppo a se stante. Probabilmente creare un nuovo gruppo è più indicato per i tanti risvolti analizzati e proposti.

Perché non avete pensato prima ad aderire ad un GAS: era piuttosto scomodo, di nicchia, non c’era l’interesse attuale derivante dal fatto che serve fare rete e risparmiare prima di tutto favorendo lo scambio. Attualmente le esigenze sono cambiate, è variato lo stile di vita e si è affacciata la necessità di poter creare anche una sana rete di produttori “vicini” per restare ancorati sul territorio. Si stanno ragionando sia orti condivisi che mercati popolari autogestiti con spaccio ma si deve andare per piccoli passi…

Prossimi passi: valutare con alcuni Avvocati del gruppo le modifiche/integrazioni da fare allo Statuto per meglio inserire tutte queste varie possibilità. A lavori conclusi valuteremo insieme questo nuovo statuto per verificarne la confluenza; il 29 gennaio si troveranno e proveranno a capire i prossimi passi che li caratterizzano e di conseguenza verremo avvisati.

Cosa possono fare gli inGASati per questo nuovo gruppo: trasmettere le competenze, aiutare con le piattaforme informatiche già collaudate e funzionanti e collaborare negli ordini allargandoli a questo nuovo sottogruppo così come aprirsi all’analisi ed a possibili nuovi fornitori che verranno valutati insieme.

ForestiAMO insieme domenica 23 gennaio: ne abbiamo parlato ma

tra i presenti la propensione era scarsa, comunque un manipolo inGASato è intervenuto e la missione prevista dei 500 alberi che si sono sommati ai 500 della precrdente domenica è stato praticamente raggiunto.

Consegna Girolomoni: Mattia ha caricato una parte dell’ordine forlivese ed ilr esto è andato a destinazione entro la successiva domenica 23 gennaio ?

Prossimi ordini e  gradimento degli attuali: La carta igienica è prioritaria, ce la faremo grazie a Sara ed ai ragazzi del Cuculo; dobbiamo pensare se continuare esperienza del parmigiano a pezzi porzionato in comunità.

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Plenaria venerdì 21 gennaio 2022 – ritrovarsi per riabituarci a vederci :-)

Il momento non è certamente dei migliori ma avevamo pianificato l’incontro per il 3^ venerdì del mese e così cerchiamo di rispettarlo!

Ci ritroviamo alle 20:45 (la location verrà comunicata sulla chat del gruppo agli iscritti) per partire assolutamente alle 21:00, come da ultima plenaria gli argomenti saranno:

  • Confluenza con un possibile nuovo sottogruppo inGASato e confronto sul tema con qualche portavoce;
  • ForestiAMO insieme domenica, non possiamo mancare?
  • Consegna Girolomoni a chi non è riuscito ancora a ritirare (il garage è al freddo e al gelo ma tutto dovrebbe essere già porzionato e solo da caricare)
  • Prossimi ordini e  gradimento degli attuali;
  • Varie ed eventuali.

    Non mancare se vuoi contare … o anche solo se vuoi rivedere volti amici 🙂

    Saluti radiosi

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Resoconto plenaria/cenaria del 10 Dicembre 2021

Incontro meraviglioso e con persone meravigliose, come sempre 🙂

Presenze: Nome, nick name, sottogruppo e dolce preferito

Filippo Produttore: Bombolone; Stefano -Acquacheta – Caorage: Torta di riso; Roberta Caorage: Brutti ma buoni; Raffaele Caorage: Mascarpone; Irene Gaspaccio: Torta di riso; Davide -Daviglo- Caorage: Pastiera; (i piccoli figlioli presenti: Caterina dolci al cioccolato, Ettore Gelato alla crema; Filippo torta alle mele; Vittoria Crema); Alice Caorage ogni dolce con cioccolato; Pietro -Daniepietro- Caorage: tutti i dolci; Daniela -Daniepietro- Caorage torta Helvetia di Mantova (strati di pasta di nocciole e zabaione in mezzo); Laura -LAKE- Caorage: Panna cotta; Selena (interessata ai GAS) Profiterol; Andrea (Interessato ai GAS): torta sacher; Maria – Caorage: crostata alle mele con crema cotta; Marianna (Marilunina) – Caorage: Gelato in ogni declinazione; Mattia -Mattia&Chiara- Caorage: Manotavana; Romeo – Gaspaccio: Torta di riso.

Parmigiano: Proviamo a ordinare un Gran bio con sporzionamento sabato 18 al Gaspaccio. Davide viene a ritirare la parte forlivese se si combina tutto (domani – martedì 13/12/2021 – Claudio ed io vi facciamo sapere se fattibile con sicurezza)

Piantumazione piante ci si orienta a domenica 23 gennaio. Verifichiamo bene il discorso del green pass eventualmente necessario per l’attività.

Iniziamo la discussione per un possibile ingresso di nuovi amici gasisti analizzando la possibilità che questi formino un nuovo sottogruppo. Siccome è un gruppo numeroso potrebbero sia portare nuovi produttori al loro interno che nuova spinta propulsiva. L’intenzione di questo nuovo gruppo, spiegano Roberta e Romeo, è basarsi per il fresco su convenzioni dirette con i produttori locali con individuazione mediante tessera o altro sistema. A seguire si pensa ad una struttura stabile in cui concentrare le spese di ciascuno e “spacciarle” ma questo nuovo gruppo di persone deve ancora trovarsi per definire al meglio una loro organizzazione ottimale. Si potrebbe anche ipotizzare si riesca a trovare una possibile sede per gli ordini periodici più impattanti che è comunque necessaria per non appesantire l’attuale porzionamento di taluni ordini (un esempio per tutti: gli agrumi) dove sicuramente potremmo collaborare e trarre reciproco vantaggio.

Su questo sottogruppo si valuteranno anche nuove possibilità di inquadramento fiscale che al momento sono in  corso di analisi da questi nuovi gasisti.

Questo gruppo sta anche valutando e studiando la possibilità di organizzare: home schooling, una possibile banca del tempo con possibilità di scambio sia di competenze che di produzioni e, magari, anche una possibile moneta alternativa sull’esempio, già conosciuto dagli ingasati, dello SCEC.

Ci lasciamo con l’idea di capire il tipo di richiesta e di possibilità di collaborazione che potrebbero venire con questo nuovo eventuale sottogruppo e capire cosa vorremmo/potremmo impostare in comune. Sicuramente invitarli alla prossima plenaria del 21 gennaio a Meldola, così anche da conoscerne meglio le peculiarità e le persone, sarà un buon viatico alla collaborazione.

Saluti radiosi

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PLENARIA 19 DICEMBRE RIMANDATA AL 10 DICEMBRE

Ciao a tutti!

Scusate lo scarso preavviso ma, a causa di alcune congiunzioni astrali congiunte (chiamiamole così), la plenaria di domani sera è stata rimandata al 10 dicembre. Si trasformerà in cenaria natalizia e in quell’occasione sporzioneremo il parmigiano (la cui spedizione non era ancora partita). Abbiamo l’idea di un luogo più capiente e arioso dove tenerla, pertanto confermeremo ora e luogo esatti più in prossimità dell’evento.

Ci sentiamo presto via email e chat per le consegne imminenti di nocciole, farine, pistacchi, arance e altro.

Ciaoooo

Dani

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Resoconto della plenaria del 15 ottobre – conosciamo Tenuta la Fiera

Alle 21:00 dopo aver scaricato dal biroccino di Casadei le noci, aver recuperato il miele e la pasta di Bioforesta …  facciamo il giro delle presentazioni:

Avendo un mastro birraio non si poteva che approfondire la birra preferita

Alice Caorage Birra rossa; anche Claudia Gaspaccio sceglie la rossa, Cri Caorage bionda leggera e fresca; Paolo R. Basta che non sia dolce vanno bene tutte; Laura Gaspaccio birra Bale Burdéli bionda di Mazapegul;  Andrea Gaspaccio non vedendo bene opta per una qualsiasi birra ma non la mazapegul aromatica; Silvia G Caorage, purchè sia birra ma non sgasata e nemmeno calda; Nicole Gaspaccio birra chiara alla spina bella ingasata; Daniela Caorage Ambrata fresca e ogni tanto può anche arrivare alla Guinnes; Pietro Caorage Qualsiasi IPA; Barbara (compagna di Luigi il nostro mastro-birraio) Red IPA; Luigi Tutte quelle che fa ma cerca di contestualizzarle al pasto; Luca Gaspaccio: IPA fredda; Gabriele Caorage IPA molto volentieri; Babs Caorage Acida a temperatura ambiente oppure IPA Fresca; Romeo Ipa fredda e con la pizza 🙂

 

Luigi e Barbara con i piccoli Elia e Matilde hanno l’azienda agricola di famiglia e nel 2016 decidono di rilevarla e oltre al seminativo realizzano  un impianto di more e coltivazioni di carciofi, costruiscono poi il laboratorio di trasformazione con cui lavorano anche conto terzi. Sono partiti anche a produrre malto dall’orzo che hanno nel campo visto che la birra ne necessita di grosse quantità. Altri birrifici portano l’orzo al laboratorio esterno per ottenere poi il malto ma questo loro lo sviluppano con filiera tutta interna. Luigi ha scelto di “investire” nel malto come materia da produrre anche perchè la coltivazione del luppolo è non poco impegnativa e può influire di parecchio sulla tipologia di birra che ne deriva.

Ci spiega il processo di maltatura dell’orzo: in pratica obbiettivo è far germinare l’orzo con bagni in acqua così da permettere, alla germinazione, la produzione di zucchero. Si ferma la germinazione con l’essicazione e poi si fa la tostatura. Ogni giorno ne produce 7 kg per riuscire ad avere produzione e rifornimento di materia prima costante per poi procedere con la birrificazione. Il malto che germina, quando ben trattato, ha profumo di cetriolo. Fatta la tostatura lo macina con un mulino a rulli in modo che resti grossolano e a quel punto è pronto  per la birra. Tra l’altro spiega anche che il livello di tostatura incide sulla colorazione finale della birra.

Quest’anno ha prodotto circa 400 litri al mese di birra, vende al GAS di Mercato Saraceno e da quest’anno, oltre che imbottigliarla, fa anche fusti per locali (alcune birrerie e ristoranti tra i clienti). Degno di nota rilevare che le etichette della birra riportano i volti di animali dell’azienda e per queste etichette hanno vinto premi sulla stilizzazione delle stesse.

Fa confetture di more (interne all’azienda) e ciliegie (di un vicino). Come sott’olio ha i carciofi che ha scelto di non etichettare biologici in quanto l’olio che usa non è da agricoltura biologica (spiega che la scenta è stata fatta per mantenere un prezzo contenuto al prodotto finale.

Ci spiega poi che da aprile ad agosto lavora più il laboratorio di trasformazione mentre nei restanti mesi si concentra sulle birre. Da tenere presente che coltiva circa 70 ettari di terreno tra i suoi e quelli in affitto e va anche a fare mietitura conto terzi visto che tutti gli attrezzi occorrenti.

E così passiamo all’assaggio dei 4 tipi di birra, dei carciofini e delle marmellate e si apre il mercatino in cui poi ognuno acquista le proprie birre e carciofini ed anche cerca di addolcire la vita con le marmellate 🙂

Il listino ufficiale prezzi che risentirà sicuramente della corposità dell’ordine è:

  • Birra Kaos 33cl 3,50€
  • Birra Circe 33cl 3,00€
  • Birra Glietter 33 cl 2,50€
  • Birra Gea 33 cl 2,50€
  • Marmellata di more 240gr: 5,00€
  • Marmellata di ciliegie 240gr: 4,00€
  • Carciofini sott’olio 310gr: 5,00€

Si decide di aprire un ordine in modo da poter fare le consegne alla prossima plenaria e Daniela se ne occuperà. Nel frattempo provvediamo a fare gli assaggi del caso con l’acquisto della serata …. peraltro con un buon sconto diretto e con puntuale scontrino fiscale 🙂

Vista la disponibilità di Paobal partiremo con l’ordine delle arance di Salvo;, a breveriuscirà a vedere la luce anche l’ordine di parmigiano e caffè.

Optiamo per martedì 01 dicembre per la prossima plenaria; come location si pensava di farla a Forlì e sente Silvia da “Inzir” se c’è disponibilità e ci darà conferma

Per la “diffusione” del nostro verbo inGASato alla ricerca di nuovi proseliti stabiliamo che questo non è sicuramente il periodo migliore e che più che spingerci ad invitare o a spiegare il nostro operato nella nostra cerchia di amici e famigliari, al momento è meglio non spingersi.

Alle 23:00 stanchi ma inebriati dalle bollicine ci salutiamo con un sorriso perchè, in fondo e nonostante tutto, continuiamo a fare del nostro meglio e mantenere alta la nostra attenzione ai produttori locali e alla sana produzione che rispetti il nostro ambiente.

Saluti radiosi

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Plenaria inGASata 15/10/2020 ore 20:30 a Meldola

UDITE UDITE, CI SI RITROVA
Giovedì 15 Ottobre alle 20:30, alla Saletta nell’Arena Hesperia (a fianco al teatro Dragoni – parcheggiare nei pressi della piazza e farsi una passeggiata sotto i loggiati seguendo le indicazioni per il teatro … quando arriverete nei pressi della scalinata laterale per andarci, sulla destra c’è una cancellata che porta alla piazzetta dell’arena …).

 

L’ordine del giorno vedrà trattare i seguenti argomenti:

  • Incontreremo il produttore di birra artigianale Tenuta la fiera di Piavola
  • Consegna ordine “La Lenticchia”
  • Verranno consegnati gli ordini di noci e castagne di Giancarlo (meldolese DOCG) che, pertanto, si presenterà al gruppo;
  • Referenze vacanti e prossimi ordini,
  • Varie ed eventuali

 

Per normativa COVID in base all’ultimo DPCM del 13/10/2020 noi rientriamo all’articolo 6 comma 1 punto m per cui dovremo mantenerci seduti, a distanza di 1 metro e con la mascherina (ma l’assaggio della birra ce lo facciamo alzandola un attimo … per non bagnarci 🙂

Mi raccomando venite con:

  • Mani lavate;
  • Shampoo fatto da non più di 1 settimana e capelli raccolti 🙂
  • Mascherina preferibilmente autoprodotta o cucita amorevolmente dalla nostra Monia;
  • Mattarello per tirare la sfoglia … se è lungo 1 metro oltre a usarlo contro i trasgressori lo usiamo anche per mantenere le distanze …. lunghezza minima mezzo metro così da appoggiarlo a quello del vicino di sedia 🙂
  • SEGNATEVI SOTTO NEI COMMENTI PER INDICARE LA PRESENZA COSI’ POSSIAMO COMUNICARE CHI SARA’ “OVER BOOKING”

Saluti radiosi

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Resoconto plenaria 17 Settembre 2020, il ritorno al ritrovo fisico :-)

Ore 21:05
Location: tutti sotto un bellissimo tetto di legno alle CaseFranche di Villafranca
Nome gruppo e bevanda preferita.
Andrea Gaspaccio acqua del Sindaco; Roberta Caorage birra amara; Maurizio Caorage vino rosso sangiovese senza solfiti; Daniela Caorage vino rosso Bardolino Superiore,  Pietro Caorage grappa all’assenzio di Franco della Ginestra; Gabriele birra IPA, Babs Birra acida; Cristina Cri Caorage aperitivo americano; Alice Caorage l’aperitivo al sedano analcolico del Bimby (disponibile a fornire la ricetta…); Gloria Daviglo Caorage Vino custoza; Alberto Marchi (produttore superiore di Seggio di Civitella) vino rosso sangiovese non barricato basso grado; Fabiana Casefranche Birra; Federica Casefranche vino bianco fermo; Monica Caorage vino del contadino oppure superalcolico della bottega alchemica; Raffaella Case Franca Cabernèt Sauvignon; Marianna Case Franche Mojto; Maria Case Franche Moscow mule (superalcolico); Romeo Gaspaccio Sangiovese Radioso autorpodotto; Silvia Caossi aggiunta in corso di riunione ma prontamente interrogata al riguardo: Tè.
Alberto: dopo essersi presentato al Gaspaccio qualche settimana fa è venuto nella bocca del leone pur con un preavviso minimo (chiamato al mattino) e dopo una lunga giornata di impegni… praticamente un eroe!

Spiega che l’azienda “l’arte agricola di Mimì” deriva, come nome, dalla  gatta che lui e la sua compagna di vita ed avventura avevano a Berlino … gatta da appartamento che si è adattata velocissimamente e perfettamente alla campagna la sua è un’azienda a 600 metri di altitudine a Seggio di Civitella (poche centinaia di metri oltre l’agriturismo Acero Rosso) che ha ereditato dal padre (indimenticato Orazio già nostro fornitore); non è ancora certificato ufficialmente biologico. Era emigrato a Berlino ed è tornato in Romagna perché, funzionando tutto troppo bene, ha preferito trovare qualche complicazione nella vita per renderla più saporita 🙂 Ha principalmente ciliegi e frutti dimenticati, consocia gli ortaggi nell’orto e segue in toto i dettami del biologico (spiegava come fa la lotta alla mosca del ciliegio in macchina mentre tornavamo a casa …. effettivamente si riconferma la definizione sopra “EROE” perchè si affida alla distribuzione di innumerevoli trappole cromo-tropiche integrate con prodotti di  attrazione olfattiva di sua formulazione e con una particolare cura del terreno circostante e sotto ai ciliegi.
Tramite slow food partecipano al mercato contadino di Civitella a dopo il COVID sono finiti assieme agli altri commercianti ordinari nella piazzetta che una volta era dedicata ai soli produttori locali.
Fanno trasformazione con Terra Madre di Cattolica (fanno lavorare ragazzi disabili) che permette di portare la materia prima. Di trasformati hanno:
• Confettura Extra di Ciliegie Morandine (89% frutta) formato 220 gr e 330 gr
• Confettura Extra di Susine gialle (83% frutta) formato 220 gr
• Confettura Extra di Pomodori Verdi formato 220 gr (si abbina bene con i formaggi…).
• Confettura di Mele (30%) e Uva ciliegiolo (70%) formato 220 gr
• Salsa spalmabile di Zucchine, aglio e prezzemolo formato 190 gr
• Succo di Mele formato 700 ml
Nelle sue confetture si trova frutta (con percentuali non indifferenti come si legge sopra), zucchero di canna bio e limone. Terra Madre perette di concordare anche la ricetta, cosa che altri trasformatori non sempre permettono.
Al mercato ortofrutticolo di Cesena è andato una volta con delle pere “coscia” che ha fatto fatica a vendere perché il mercato commerciale non è abituato a questi prodotti ma a prodotti standard (interroghiamoci perchè il mercato ortofrutticolo poi rifornisce i venditori e supermercati dove la gente fa la spesa….) .
Spiega il procedimento che usava quando è emigrato in Germania a Berlino con cui raccoglieva fondi di caffè, li miscelava con la paglia (che serviva a regolare umidità) dopodiche inoculava con il micelio del fungo (spero aver capito bene…) e vendeva queste ballette per la produzione di funghi domestici. Purtroppo questa attività non permetteva di vivere e così è passato a lavori “consueti” che poi lo hanno convinto a tornare alla Madre Terra 🙂 Tante piante di frutta erano state piantate dal padre e ha anche preso un podere di un amico di Villa Rovere con altri frutti più di pianura e che ora sta cercando un pò di personalizzare (anche l’amico era un estremo del Bio e non faceva ne trattamenti e pochissime potature … ). Termina la presentazione con il mercatino delle sue confetture non prima di aver discusso di come si poteva aprire un ordine. Al Gaspaccio lascerà le sue confetture e si è detto disponibile, in caso di ordini utili ad ammortizzare gli spostamenti, a portare anche le altre sue produzioni; resta da risolvere il problema su Forlì in mancanza di sede ma qualche ipotesi è stata valutata. Spiegato lui che altri produttori di ortaggi abbiamo e che quindi questi hanno già una discreta copertura ma è anche vero che lui potrebbe mettere a disposizione ortaggi in periodi diversi dell’anno (l’altitudine rende le sue produzioni scaglionate a quelle di pianura).

Alice spiega che al momento ci sono due ordini aperti: Nocciole di Pino Iuliano che ha avuto una abbondante produzione, e l’ordine di bioforesta di Santa Sofia, inoltre viene prorogato anche l’ordine di detersivi di Tea Natura proprio per permettere ai nuovi ingressi delle case franche di poter fare dei test di questi prodotti.
Le Case franche dimostrano disponibilità a poter mettere a disposizione un garage come deposito per ordini che si potrebbero poi ritirare nel tempo (non nei secoli ma nei giorni… :-), sono garage aperti quindi il problema invernale delle ghiacciate c’è e va analizzato ma in questo modo si potrebbe anche rivalutare la possibilità di tornare a fare l’ordine del fresco.
Il compito per gli amici gasisti forlivesi è quello di analizzare come si potrebbe gestire la logistica visto che non è troppo etico e ambientalmente sostenibile pensare che ogni ordinante “scenda” a Villafranca per ritirare il proprio ordine. Questo è un pò lo sforzo organizzativo che ci spetta per il futuro ed intanto i Casafranchesi riceveranno i moduli di iscrizione all’associazione per riuscire ad iscriversi e iniziare ad entrare nella logica ingasata degli ordini iniettando nuova linfa ed entusiasmo alle nostre attività!!!
Il 15 ottobre programmiamo la prossima plenaria a Meldola alle 20:45.
Inviteremo il birraiolo di Piavola che suggerisce Daniela.

Con un doveroso ringraziamento e un caldo benvenuto al gruppo di simpaticissime amiche delle case franche salutiamo alle ore 22:46 chiudiamo la riunione.

Saluti radiosi

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9 LUGLIO E’ CENARIA INGASATA ALLA LENTICCHIA!!

HABEMUS DATA per la cenaria. MARTEDI’ 9 LUGLIO ci vediamo ALLA LENTICCHIA.

PRENOTATEVI COMMENTANDO QUI SUL BLOG. Sotto trovate l’articolo scritto per “lanciare” la plenaria con cena e gli argomenti che tratteremo.

Prenotazioni ENTRO VENERDI’.

CIAO CIAO

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Incontri plenaria Riunioni

Ed ecco la giornata e il resoconto della plenaria …

Giornata spettacolare e sotto al pergolato con il sole che ci baciava e le viti che “piangevano” è stato praticamente ai limiti della fiaba.
15 baldi ingasati hanno piacevolmente e comunitariamente amabilmente conversato pranzando in modo sublime.
CI siamo chiesti come mai si sia fatto un bio-distretto senza interessare i GAS ma è chiaro che la nostra struttura “liquida” non ci connota come riferimento univoco ed in più il bio distretto è incentrato sui produttori e dobbiamo comunque gioire che tanti produttori aderenti siano comunque anche nostri produttori di riferimento.

E’ poi arrivato Marcello (tel 366/3380777) che si è presentato spiegando la sua coltura di canapa legale (voglio sperare che non scattino le “facili” considerazioni dato che si tratta di chi prova legalmente a reintrodurre una coltura su cui si basava l’economia domestica dei nostri nonni e bisnonni) che tecnicamente si definisce canapa CBD.
Lui coltiva, nei campi verso Pian di Spino, la canapa Kompolti che NON è geneticamente modificata; parte dal seme nel semenzaio e, nutrendolo opportunamente con macerati d’ortica e di equiseto ed altre sostanze naturali, trapianta in campo aperto. Anno scorso aveva circa 225 piante e per la sua coltivazione ha ottenuto la certificazione biologica (che allego) così come ha anche fatto fare le Certificato Analisi, appunto, il rispetto dei parametri di legge (THC Inferiore a 0,05% e CBD inferiore al 13%). Questo tipo di fiori sono molto indicati e usati in malattie nervose per rilassare e ridurre il dolore. La vendita è uso collezionismo oppure uso tecnico.

Ci ha inoltre spiegato le ottime proprietà di disintossicazione del terreno di questa meravigliosa pianta che raggiunge i 4 metri di altezza e da cui lui raccoglie ed essica l’infiorescenza (l’essicazione avviene ventilata ed all’ombra per non volatilizzare i principi attivi).

Praticamente i fiori si raccolgono manualmente mano a mano che fioriscono direttamente sulla pianta. voleva mandare la pianta finale alle aziende di trasformazione ma non solo non c’è ancora un mercato di questa ma ci racconta pure che l’azienda di trasformazione la vorrebbe consegnata direttamente, quindi risulterebbe perfino economicamente un onere per lui, pertanto lui la lascia macerare nel terreno una volta abbattuta.
Spiegava pure che c’è pianta maschio e pianta femmina. Il fiore maschio fa il polline che rilascia e che il fiore femmina, grazie a delle resine che ha, incastra. Ci ha anche permesso, con una specie di lente di ingrandimento, di vedere ad occhio i cristalli che coprono questi fiori. Il suo prodotto è in vasetti da 3 o 6 grammi al costo di circa 5€ al grammo; per quantità più elevate si può ragionare sul prezzo. Chiusa nel vasetto ed al buio si conserva per parecchio tempo. Al momento si pensava di fare riferimento direttamente a Marcello per eventuali ordini ma se nei commenti vuoi suggerire idee diverse … dillo pure 🙂
Spiegano alcuni presenti che ci sono anche vaporizzatori in commercio che sono certamente più sani del fumo classico visto che non c’è combustione; in viale dell’Appennino attorno al civico 256 a Forlì un negozio che li vende.
Verso le 16:30 alcuni stoici Gasisti sono ritornati alla “base” in bicicletta e altri in auto felici e contenti della meravigliosa giornata

Saluti radiosi